Nicolò Santin, Founder Gamindo e LinkedIn Top Voice
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Quanto influisce il personal branding sulla crescita professionale?
Nella nostra ultima puntata ne abbiamo parlato con Nicolò Santin, Founder di Gamindo e Linkedin Top Voice con oltre 94.000 followers. Grazie alle sue famose GIF tematiche e ad una strategia autentica, Nicolò ha costruito dal 2020 una community solida che gli ha permesso di ottenere grandi risultati: tra le altre cose ha trovato CTO e Direttrice Commerciale di Gamindo e clienti del calibro di McDonald’s e Google.
TAKE AWAYS
Introduzione al personal branding (00:00:03)
Discussione sull'importanza del personal branding e come LinkedIn funzioni da biglietto da visita digitale.
Definizione di personal branding (00:01:17)
Nicolò spiega cos'è il personal branding e la sua rilevanza nell'attrarre clienti e investitori.
Personal branding per dipendenti (00:02:13)
Il personal branding non riguarda solo gli imprenditori, ma anche i dipendenti come brand ambassadors.
Inizio della creazione di contenuti (00:03:34)
Nicolò racconta come ha iniziato a creare contenuti su LinkedIn durante la pandemia.
Sponsorizzazione di Startup Geeks (00:04:50)
Presentazione di Startup Geeks, un incubatore online per aspiranti imprenditori e startup.
Costruzione del network su LinkedIn (00:06:20)
Discussione su come LinkedIn ha aiutato Nicolò a costruire il suo network professionale.
Post virali e crescita su LinkedIn (00:06:54)
Nicolò condivide un post che ha avuto grande visibilità e ha influenzato la sua direzione.
Strategie editoriali (00:08:35)
Condivisione delle strategie di Nicolò per scrivere contenuti su LinkedIn in modo efficace.
Impatto del following su LinkedIn (00:10:31)
Nicolò discute come la sua presenza su LinkedIn ha portato opportunità tangibili per la sua startup.
Condivisione di esperienze personali (00:12:00)
Riflessione su come la condivisione di problemi su LinkedIn possa portare supporto e soluzioni.
Importanza dei contenuti multimediali (00:14:40)
Nicolò spiega come l'uso di foto e video aumenti l'engagement sui post di LinkedIn.
Filosofia di Gary Vee (00:16:18)
Discussione sulla strategia di contenuti di valore per costruire relazioni e supporto.
Uso di ChatGPT per il Personal Branding (00:17:04)
Riflessioni sull'uso di ChatGPT per migliorare i contenuti senza perdere autenticità.
Importanza di Essere Genuini (00:19:03)
Sottolineatura dell'importanza di contenuti autentici rispetto a quelli solo motivazionali.
Condivisione di Esperienze Personali (00:20:16)
Valore di condividere successi e fallimenti per creare un legame umano.
Strategie di Pubblicazione su LinkedIn (00:20:55)
Consigli su come e quando postare per massimizzare l'engagement.
Commentare i Post Altrui (00:22:37)
Suggerimento pratico per aumentare la visibilità senza creare contenuti.
Critica sul Tempo Speso per i Contenuti (00:24:26)
Discussione sulla critica di investitori riguardo al tempo dedicato ai contenuti.
Coerenza nei Contenuti (00:26:32)
Importanza di mantenere coerenza tra contenuti e obiettivi aziendali.
Benefici di Essere LinkedIn Top Voice (00:28:01)
Discussione sui vantaggi e limitazioni del riconoscimento come LinkedIn Top Voice.
Spazio per Crescere su LinkedIn (00:29:22)
Riflessioni sulla saturazione della piattaforma e consigli per i nuovi creatori.
TRASCRIZIONE EPISODIO
Inès Makula
00:00:03
Benvenuti su un nuovo episodi di MadeIT tips. Oggi parleremo di Personal branding con Nicolò Santin, LinkedIn Top Voice con oltre 90.000 followers e founder di Gamindo una startup che sviluppa videogiochi per aziende. Abbiamo scelto di parlare di personal branding perché piattaforme come LinkedIn sono diventati dei veri e propri biglietti da visita digitali e, se usati strategicamente, possono aprirci porte inaspettate sia a livello personale che professionale. Tra l'altro Nicolò è già stato ospite qui su MadeIT qualche anno fa, quindi se volete scoprire la sua storia potete ascoltare l'episodio 31.
Nicolò, è un piacere di averti con noi. Bentornato su MadeIT!
Nicolò Santin
00:01:15
Grazie mille! Grazie dell'invito.
Inès Makula
00:01:17
Partiamo subito con una domanda importante per chi magari non ha ancora sentito parlare di personal branding cos'è il personal branding? E secondo te perché è importante.
Nicolò Santin
00:01:26
Allora il personal branding? Dal mio punto di vista è il raccontare al mondo esterno chi, chi, chi è la persona e cosa sta cosa sta facendo a modo suo. E credo che sia molto importante valutare seriamente di farlo perché oggi abbiamo a disposizione degli degli strumenti straordinari per promuoversi e promuovere il proprio brand come azienda e come persona con il mondo esterno, sia per trovare clienti che per trovare investitori che soprattutto per trovare persone perché ogni imprenditore imprenditrice sa che la differenza davvero la fanno le persone, quindi è fondamentale promuoversi per trovare persone brillanti, persone giuste per raggiungere quelli che sono i propri obiettivi ambiziosi sì.
Inès Makula
00:02:13
Che poi in realtà il personal branding non si applica soltanto agli imprenditori, ma anche agli impiegati di un'azienda. Perché io vedo che adesso le aziende considerano i loro impiegati proprio dei brand ambassadors dell'azienda e quindi spingono anche a fare dei contenuti per promuovere un po anche l'azienda.
Inès Makula
00:02:32
E se uno gestisce questa cosa in maniera diciamo fatta molto bene, è anche un modo per smarcarsi un po dalla competizione che sappiamo che adesso sul lavoro, sul mondo del lavoro se nel mondo l'imprenditoria la competizione tanta quindi è anche un modo di smarcarsi. E aggiungo anche che tutte come dicevo nell'introduzione è un vero biglietto da visita digitale nel senso che una delle prime cose che uno fa quando riceve un CV e vede un nome e poi andare a indagare sui social. Quindi sia sia la vita privata che va. Cioè se tenete i vostri account privati privati ve lo consiglio a meno che siano un siano impeccabili, oppure andare su LinkedIn a vedere un po la personalità della persona. Comunque diciamo uno ti ti ti giudica come prima cosa da come ti rappresenti online ormai. E ti volevo chiedere tu, cioè come hai cominciato a creare contenuti? Era qualcosa che avevi in mente? Tipo adesso voglio crescere su LinkedIn e quindi mi metto a fare strategicamente dei contenuti o è stato molto naturale un processo molto naturale? Ma come, come è cominciato?
Nicolò Santin
00:03:34
Allora Io sono partito nel 2020 all'incirca con l'inizio della pandemia, considerando che avevo zero network, zero conoscenze di grandi aziende che erano e sono i nostri clienti perché appunto ho lanciato che avendo subito dopo l'università ho cercato di sperimentare varie piattaforme per farmi conoscere e far conoscere quello che stavamo facendo e quindi da Instagram a addirittura Tik Tok.
Nicolò Santin
00:04:05
Quando si chiamava Musical.ly l'avevo provato.
Inès Makula
00:04:08
Facevi balletti?
Nicolò Santin
00:04:09
No, no, non facevo i balletti, ma facevo cose molto creative che sono quelle che faccio anche su LinkedIn con le mie gif. Però, diciamo, ho fatto vari esperimenti. Alla fine, per un motivo o l'altro sono capitato su LinkedIn dove complice anche la pandemia, quindi più tempo a casa e più necessità di reinventarsi per parlare con le aziende, con le persone là fuori. Ho iniziato a creare dei contenuti con un mio stile, con un mio tipo di contenuto che è quella che sono le gif che poi ho sempre portato avanti. Questo mi ha permesso piano piano di iniziare ad avere un seguito, ad avere dei clienti che mi ci scoprivano tramite LinkedIn e e anche a trovare delle prime persone da portare in team.
Inès Makula
00:04:50
Facciamo una mini interruzione per parlarti dello sponsor che ha reso questo episodio possibile. Startup Geeks, il più grande incubatore online in Italia per aspiranti imprenditori e start up. Hai un'idea di business ma non sai dove cominciare. Magari hai già sentito parlare di pitch, MVP, product Market, fit, Business Plan, Fundraising, ma non hai proprio idea di come approcciare tutte queste fasi.
Inès Makula
00:05:10
Startup Geeks ha la soluzione. Si chiama Start Up Builder, un percorso di incubazione online della durata di dodici settimane, pensato proprio per chi vuole trasformare la propria idea di business in una startup pronta a raccogliere i primi investimenti e a essere lanciata sul mercato. Il programma include 25 ore di formazione pratica e sessioni di mentorship individuali e di gruppo. Per accompagnarti in ogni fase del tuo percorso. Imparerai come validare la tua idea a costruire il tuo business model e preparare i documenti fondamentali come il business plan e il pitch tech, con il continuo supporto di mentor esperti e del team di start up. E alla fine del percorso avrai l'opportunità di presentare la tua startup a investitori e acceleratori selezionati, ottenendo feedback preziosi per portare il tuo progetto al livello successivo. Le candidature per la prossima edizione in partenza a breve sono già aperte. visita Startup Builder Kit o segui Startup Geeks sui social per scoprire di più e prendere al volo questa occasione. Mi voglio un attimo soffermare sul punto che hai detto che non avevi network quando ho cominciato, perché hai cominciato subito, cioè finita l'università e hai creato poi tutto il tuo network su LinkedIn.
Inès Makula
00:06:20
Questo, diciamo, è un tool che secondo me facciamo promo, però è un tool veramente utile per crearsi il network quando uno non ce l'ha. Anche noi su 1000 ce l'abbiamo usato tantissimo e tuttora lo usiamo per trovare guest, per risolvere i problemi, per promuovere il podcast. Insomma lo usiamo veramente tanto. Ci siamo tutti i giorni su questo social e ti volevo chiedere ma c'è stato un post che tu hai fatto che ha svoltato un po la traiettoria della tua crescita su LinkedIn. C'è stato un post chiamato virale, una formula magica che hai individuato che funzionava.
Nicolò Santin
00:06:54
Bella domanda. Non ci avevo mai pensato seriamente. Ora, sentendoti parlare, mi viene in mente un post che ho fatto fino al 2019, nel 2020, in cui avevo ascoltato al Web Summit a Lisbona il fondatore di Shazam che raccontava come avevano creato la prima versione di questa app per appunto riconoscere le le canzoni. Ed era straordinaria la storia perché loro avevano inventato Shazam quando il telefono in quel momento principale era il Nokia 3310 e infatti Shazam all'inizio per attivarlo dovevi chiamare due cinque otto zero che sono i quattro numeri centrali e dall'altra parte c'era una persona che ascoltava la canzone dava il il feedback.
Nicolò Santin
00:07:37
Mi è piaciuto un sacco quella storia ho fatto un post, ha avuto una grandissima visibilità e da lì ho capito le potenzialità di LinkedIn, ma soprattutto ho capito quella che era un po la mia direzione, che è una cosa che mi piace moltissimo e che consiglio ed è il raccontare il dietro le quinte, portare delle curiosità, portare un insight che tu hai a disposizione ma che le altre persone là fuori non hanno. ed essendo tutti più o meno curiosi, attivi gli interessi delle persone che poi iniziano a seguirti.
Inès Makula
00:08:04
Ok quindi con il post che hai creato sulla storia di Sasame hai capito un po che cosa piaceva e ripetuto un po quella formula, ma al livello che tu scrivi comunque, almeno per tanti anni, hai scritto un post al giorno. Non so più se sei su questo ritmo anche oggi, ma che cosa c'è? Come tu ti svegli e scrivi il post? O magari fai in un giorno, scrivi tutti i post per Linden e poi li pubblichi mano a mano alla settimana, Hai un piano editoriale, Insomma, raccontaci un po le tue strategie editoriali.
Nicolò Santin
00:08:35
Dare la nuda e cruda verità. Inizialmente non c'è stata nessuna strategia, è stato il parto. Provo, è gratis. Mi richiede qualche minuto, ora di tempo e vediamo come va. I primi mesi, complice anche appunto la pandemia, avevo molto tempo a casa e ogni mattina mi mettevo a scrivere un. Un contenuto è andato bene all'inizio, poi è diventato un po complicato perché si tornava a viaggiare, ma soprattutto anche ci si trovava là a dire devo fare uscire un post ma non ho idee. Ma cosa faccio? Cosa non Faccio?
Inès Makula
00:09:07
Intanto trovare la creatività di scrivere qualcosa di diverso ogni giorno. È davvero difficile.
Nicolò Santin
00:09:12
Allora io poi ho cominciato e tuttora faccio così. Il sabato, la domenica, uno dei due momenti mi metto lì e scrivo un po di contenuti. I due tips, due consigli che voglio dare sono il primo non si è obbligati a scrivere un post al giorno e anche è cambiato molto l'algoritmo negli ultimi anni perché tanta gente ha iniziato a scrivere contenuti. Il feed ha sempre quello spazio e quindi è meglio fare meno post, ma di più di di qualità.
Nicolò Santin
00:09:41
Il secondo consiglio è quello di avere che sia Notion, Trello, Google Notes, quello che è il Note. Ogni volta che si trova qualcosa di interessante, che sia un link, una frase in un libro o un passaggio interessante nel podcast Hadith che si è sentito quello di appuntarsi. E nel momento in cui poi vuoi scrivere un post, prendere spunto da lì. E quello che a me succede molto spesso è che io ho una lista di 100 cose per ogni giorno. Dico bene? Di cosa che voglio parlare? Cos'è che sono ispirato oggi? Ne pesco una e la condivido.
Inès Makula
00:10:17
E avere questo following su LinkedIn in che modo ha aiutato poi la tua azienda a crescere? O anche a livello personale sono successe cose che non ti saresti aspettato? Insomma, che cosa ti ha dato questa presenza e questa visibilità?
Nicolò Santin
00:10:31
Due sono le principali opportunità che anche tangibili e concrete. Voglio condividere la prima lato sharing di persone tramite LinkedIn abbiamo trovato il primo sito. La responsabile commerciale ci ha conosciuto piuttosto che la maggior parte delle persone che sono entrate in azienda ci hanno scoperto da i vari post miei piuttosto che di Di Camillo e appunto le persone davvero in una startup.
Nicolò Santin
00:10:57
Mi rendo conto ogni giorno sempre di più sulla cosa più importante quindi questo è sicuramente stato molto molto utile. Il secondo è che una startup prima di tutto deve pensare al fatturato e ai clienti e per noi i primi clienti sono entrati proprio anche grazie a LinkedIn. Mi viene in mente il caso che all'inizio hanno inserito un po per farci conoscere ed è stato quello di Chiara Ferragni, dove il gioco è nato proprio da un posto in cui dicevo ma io vorrei fare un gioco per Chiara Ferragni, in cui succede questo, quest'altro. E appunto è la community si è mosse e ci ha aiutato a entrare in contatto con il loro team piuttosto che poi anche giochi per grandi aziende come Google piuttosto che McDonald. Ci hanno scoperto e ci hanno scritto, ci siamo sentiti direttamente tramite LinkedIn e quindi anche qua non è solo il LinkedIn un mezzo ottimo per informarsi su quello che succede là fuori, per promuovere in generale il proprio contenuto, ma anche per fatturare, che per una start up è molto importante quindi diciamo ha avuto un ritorno tangibile.
Inès Makula
00:12:00
Ricordate l'intervista a Veronica Beretta, la founder del brand di gioielli? Il Milan è stata una delle interviste più ascoltate dell'anno e abbiamo deciso di collaborare con lei per aiutarvi con i vostri regali di Natale. Quindi ascoltate bene, perché se anche voi vi trovate a scrollare internet per ore o a vagare nei negozi all'ultimo momento cercando idee e rischiando poi di cadere in regali banali, beh, siamo qui per aiutarvi. Perché il Milan è un brand di gioielli in oro fatti a mano in Italia, che combina eleganza, qualità, ma anche un tocco super cool. E il price point è davvero molto interessante in quanto lusso accessibile. Alcuni pezzi sono persino personalizzabili e io ho fatto un bel giro sul sito e ho lasciato già qualche hint a mio marito perché adoro la collana Sweet Spot. Si può anche incidere con il nome di nostra figlia, quindi spero che mio marito sia all'ascolto. Oltre al link che gli ho dato e il bracciale Boys Tears che è stupendo ed è uno di questi bracciali in oro molto semplice che si mette con tutto.
Inès Makula
00:12:56
La bella notizia che come sponsor di questo episodio il Milan vi offre uno sconto del 10% con il codice MadeIT10, quindi andate su www.LilMilan.com per trovare il regalo perfetto per le donne della vostra vita, vi garantiamo che farete una super figura. Quindi fateci sapere come vanno questi regali di Natale perché le donne nella vostra vita saranno molto, molto felici. Io mi ricordo che alcuni dei post che sono nati più virali per noi o per me come profilo personale sono stati quando lavoravo con mia sorella sul brand Claims Market e avevamo dei prodotti che erano vicini alla scadenza e ci siamo detti oddio, cosa facciamo adesso con tutti questi prodotti? Allora ho scritto tipo LinkedIn Network, aiutatemi spiegando un po la situazione ed è incredibile poi quanta gente si è messa lì a aiutarmi a cercare di risolvere il problema, a presentarmi persone. È stato veramente una svolta e quindi ogni tanto dico inutile tenersi i problemi soprattutto da founder, i problemi per sé ogni tanto quando uno condivide il problema poi si trova che tante persone sono disposte ad aiutare ed è stato un grande insegnamento vedere come si può utilizzare la piattaforma non solo per dire cosa hai fatto, ma anche quando hai dei momenti di down e o dei problemi da risolvere.
Inès Makula
00:14:06
Un'altra cosa che ho visto che invece funziona molto bene sulla pagina professionale di MadeIT e quando possiamo delle foto. Vedo che proprio quando postiamo una foto di Camilla ed io abbiamo molto più engagement di quando postiamo magari un episodio o un link a un articolo e quindi da quello ci siamo. Abbiamo deciso di fare degli spot professionali in cui avevamo delle foto un pochino più professionali che le nostre fatte in casa, anche se ovviamente non possiamo pubblicare foto di noi tutto il tempo. Però non so se tu hai notato alcune di queste cose che piacciono particolarmente all'algoritmo o ai tuoi post che vanno meglio se puoi condividerle.
Nicolò Santin
00:14:40
Ma guarda, ti porto il mio punto di vista. Allora uno molto razionale e cioè un contenuto con un elemento multimediale, che sia una foto, una gif, un video, occupa più pixel sullo schermo di un contenuto con un solo testo e più pixel hai più probabilità che le persone che scrollano il feed vedano il tuo contenuto. Quindi in modo super razionale, dico. È importante mettere dei contenuti perché prendi più spazio che puoi in quello che è il il muro digitale sull'altra parte che è quella appunto della persone a cui.
Nicolò Santin
00:15:19
Quello che io dico è che molto spesso su LinkedIn ci sono immagini da stock piuttosto che la stessa immagine condivisa da 50 persone e quindi certi giorni scrolli vedi veramente la stessa immagine postata da tante persone quando c'è una la faccia di una persona piuttosto è qualcosa di diverso rispetto al solito, è molto molto molto apprezzato. Poi credo che ogni persona debba trovare un po il suo stile e su quello che anche dicevi prima del chiedere un aiuto per me è molto importante. Ma voi, tu, voi avete questo impatto perché date tanto e a un certo punto quando chiedete la gente si sente quasi in debito del dire cavolo, ma mi fai compagnia ogni giorno quando vado a correre o quando entro su LinkedIn mi chiedi una cosa? Certo, te la do sempre volentieri. È sbagliato pensare che tu puoi iniziare ogni giorno a postare contenuti dove dici ripresentate questo fatto in quest'altro.
Inès Makula
00:16:15
No, certo e totalmente ragione. Hai fatto bene a sottolinearlo
Nicolò Santin
00:16:18
Me a me guarda piace. Me l'ha fatta scoprire la filosofia di Gary B. Che lui ha scritto un libro che è Jib Jib Job mi pare che sia e cioè dice in un creator deve fare tipo un pugile dove da tanti piccoli pugnetti all'avversario e poi quando c'è un momento determinato sferra il gancio destro.
Nicolò Santin
00:16:41
Ora è un po violento come come messaggio. Però il tema è che se dai continuamente dei contenuti di valore a chi c'è dall'altra parte, nel momento in cui vuoi parlare di un tuo brand piuttosto che una tua esigenza, non è garantito il risultato, ma è sicuramente più apprezzato da parte di chi c'è dall'altra parte. Aiutarti perché dicono ok mi fai compagnia ogni giorno ti di supporto se posso.
Inès Makula
00:17:04
Hai fatto benissimo a sottolinearlo perché bisogna comunque dare prima di chiedere sempre sempre. E invece un'altra cosa che sto notando, ovviamente con l'arrivo di chat GPT è che tante persone provano a fare personal branding o comunque crescere low profile creando contenuti, ma utilizzando GPT e proprio copia incollando quello che ha creato, cioè che ha creato GPT, soprattutto quando sono italiani che vogliono fare i post in inglese. Ho visto questa cosa, infatti l'engagement è sempre molto basso perché si vede proprio che non è stato scritto da un umano ma da GPT, soprattutto quando l'inglese è tipo troppo sofisticato per la persona che magari nessuno parla veramente così. Quindi state attenti perché io per esempio c'è GPT, lo uso e lo uso anche tanto, però magari scrivo prima un testo e poi dico mi migliori.
Inès Makula
00:17:48
Questo testo lo rendi un po più engaging, trova un hook iniziale oppure magari mi faccio prima ispirare da BT, poi lo modifico io rendendolo più mio. Tu cosa ne pensi di una cosa che utilizzi? Che consigli? Quali sono le tue opinioni su questo super tool?
Nicolò Santin
00:18:03
Sì, guarda, ti porto la mia esperienza. Io non ho mai condiviso un post creato interamente da GPT. Io lo utilizzo come aiuto per farmi trasformare in un Avenger e quindi dico voglio diventare Iron Man e per me l'armatura che mi aiuta in questa cosa dove a volte magari dico non lo so, chiedo. Ci sono dieci storie di start up che posso prendere come spunto e quindi è molto una paperella di gomma che mi aiuta, con cui mi confronto. Però il non è ancora in grado di creare dei contenuti col tuo stile e soprattutto con con un tono di voce che chi c'è dall'altra parte capisce che è un essere umano. Non escludo che potrà farlo in futuro. In questo momento secondo me è molto d'aiuto per avere uno spunto, soprattutto magari in fase di brainstorming però sul tema poi post acchiappa like, sfruttando magari chat, gpt o altro.
Nicolò Santin
00:19:03
Io ho una mentalità che è anche qua abbastanza razionale. Cioè mediamente su LinkedIn il tasso di coinvolgimento, il tasso di persone che mettono like commento è circa 1/100. Quindi sai che nel momento in cui tu metti un post una persona ti farà sapere che gli è piaciuto, ha commentato 99 persone saranno fantasma e non ti diranno nulla. Le persone sono troppo spesso concentrate nel far qualcosa che piaccia a quella persona, che metta like, ma si dimenticano del fatto che ci sono 99 persone che non fanno nulla ma ti giudicano. Il mio consiglio è non puntare a fare qualcosa che punti solo al like, ma possa portare valore, perché poi la gente memorizza, si ricorda di te e se vede da parte tua solo post motivazionali o solo di cose belle che ti succedono. La gente non è stupida e sa che la ruota gira per tutti. Dicono ok, Questa persona vuole mostrarvi una realtà che non è quella che viviamo tutti e quindi l'apprezzo fino a un certo punto. Quindi siccome è molto, molto importante essere genuini e raccontare i successi, perché non ci dobbiamo vergognare o pensare che sia una cosa sbagliata da fare? Al tempo stesso anche ammettere quando le cose non vanno come speriamo.
Inès Makula
00:20:16
Assolutamente poi in realtà quando uno condivide momenti in cui sono nati Storti o anche non solo il bello ma anche diciamo gli up and down trovo che ci sia un riscontro super positivo anche perché le persone si identificano di più. Ti sembri più umano se condividi anche le cose che sono nate storte e e penso che alla gente piaccia molto vedere sia le cose belle ma anche le cose quando le cose non vanno bene. Ti volevo chiedere invece adesso 2024 fine 2024 gli algoritmi comunque cambiano sempre, quindi quello che facevi nel 2020 non si, magari non si applica più. Adesso vedi delle cose che funzionano particolarmente bene, tipo postare tutti i giorni, non so postare a certi orari foto, gif. Cioè cosa cosa sta funzionando adesso su LinkedIn?
Nicolò Santin
00:20:55
Allora non ho la sfera di cristallo, ma mi sento di dire che alcune cose sono necessarie da fare o non fare, cioè non postare a 00:00, cosa che vedo alcune persone fare piuttosto che non pensare che sia uno sprint, ma come un'impresa è una è una maratona e quindi non è necessario partire a 1000 dicendo adesso per 30 giorni pubblico 30 post vediamo come va.
Nicolò Santin
00:21:19
Male che vada smetto piuttosto quei 30 post spalmati in tre quattro mesi, sperimentando sempre cose nuove nel vedere cosa può interessare o meno al proprio pubblico. In questo momento mi sento di dire che quello che viene più apprezzato, più di tutto, è quando le persone raccontano la loro esperienza, soprattutto professionale, raccontando quelle che appunto dicevamo prima. Sono le cose che vanno bene perché la gente apprezza sostenere chi porta la propria esperienza, i propri insight, al tempo stesso anche mostrarsi esseri umani e non macchine generate da intelligenza Esigenza artificiale. Poi un consiglio che mi sento di dare è molto pratico se non si hanno cose da dire, perché appunto siamo tutti diversi e ci può stare che magari non sia particolarmente ispirato in questo momento commentare i post degli altri, perché appunto, come dicevamo prima, il feed ha un certo spazio, tanta gente sta iniziando a scrivere contenuti e non. Le impression stanno diminuendo, ma se si trovano dei post di persone che si seguono e si vanno a commentare lì molto spesso il creator magari legge, ti commenta, ma anche le altre persone che sono lì che hanno commentato, vedono il tuo post e quindi hai molta più visibilità non creando dei contenuti.
Nicolò Santin
00:22:37
Un altro consiglio molto pratico è sconsiglio di condividere i post delle altre persone perché è molto poco apprezzato da parte di un algoritmo. Perché vai non vai ad aggiungere contenuto e quindi loro dicono bella lì ma non ti diamo troppa visibilità.
Inès Makula
00:22:52
Ottimo consiglio. Sì infatti repost non funziona tanto bene io lo vedo quando un ospite noi chiediamo sempre i nostri ospiti di ripubblicare l'intervista sui loro LinkedIn e chiediamo sempre di fare un post dedicato piuttosto che condividere il nostro, perché funziona sempre meno bene. E poi un'altra cosa che ho notato è che le pagine business hanno proprio meno traction che le pagine personali. Cioè sembra proprio che il reach del post sia molto meno quando pubblichi da una da una pagina business. Non so se hai notato anche tu questa cosa.
Nicolò Santin
00:23:21
Sì, assolutamente. Avevo visto, mi pare che avevo fatto un post che Google e il CEO di Google avevano pubblicato la stessa identica cosa. Ma il Sunday Pitch come si chiama? Aveva avuto tipo 100.000 volte più engagement. Perché c'è un essere umano che parla e non c'è una pagina.
Nicolò Santin
00:23:40
E poi considerate che appunto un post su quattro su LinkedIn è una ADV e l'azienda è fatta da aziende. Quindi ciao. Vedere un essere umano che col suo profilo personale racconta qualcosa è molto più apprezzato.
Inès Makula
00:23:54
Ma poi secondo me tutte queste piattaforme dai business account diciamo vogliono che cioè queste piattaforme vogliono che tu investi a domani per gustare il tuo post e quindi ti limitano. Secondo me invece ti volevo chiedere il rovescio della medaglia di postare tanti contenuti creati, tanti contenuti e che ho sentito dire magari da investitori quando parlavano di persone che avevano dei profili molto diciamo mediatizzati o insomma facevano tanto personal branding. La critica è un po. Passi tutto questo tempo a creare contenuti, dovresti passarli sulla tua startup, è una critica che tu hai ricevuto? E cosa ne pensi?
Nicolò Santin
00:24:26
Assolutamente sì. Cioè, io voglio essere onesto e trasparente su tutto. Ho avuto alcuni investor in e fuori che ci hanno detto ma ha senso farlo? Allora io credo che uno degli elementi che ha permesso di arrivare dove oggi è sicuramente il fatto che io il mio socio in vari social abbiamo spinto per promuoverci perché appunto non abbiamo avuto grandi esperienze in Corporate neanche la possibilità di avere Budget all'inizio per promuoverci abbracci e quindi è stato molto molto utile poi io credo che quello che un un creator che fa come me su LinkedIn il 99% dei post è orientato a portare persone portare business portare visibilità all'azienda.
Nicolò Santin
00:25:12
Quindi un conto se una persona fa delle attività su Instagram piuttosto che su altri social è una cosa scollegata. In questo caso l'obiettivo principale è portare visibilità al brand. Credo che bisogna ovviamente pesare il tempo che una persona dedica. Cioè se una persona dice io la domenica dopo aver fatto n cose mi metto 2 ore a scrivere contenuti, perché no? Cioè nel senso che al weekend è vero che devi pensare 24 barra sette. L'azienda però è una cosa che ti fa star bene e che porta del business all'azienda non non ci vedo assolutamente nulla di male poi appunto dipende quanto tempo dedichi se una persona sta 2 ore al giorno su LinkedIn è un problema se una persona sta 2 ore a settimana e questa cosa gli consente di portare a casa mega brand o persone talentuose che ti scoprono da lì. Allora credo che sia una cosa che non è totalmente stupida e che anzi è nuova nel mondo appunto per investor che magari sono abituati a un'altra epoca e che ci sono dei casi a livello mondiale di aziende dove proprio partendo da dei creator sia come dico non voglio scomodare Kim Kardashian però dico aziende che hanno avuto dei SEO o founder che hanno sfruttato molto proprio la piattaforma per per farsi conoscere e attirare clienti e soprattutto persone.
Inès Makula
00:26:32
Si assolutamente. Poi l'importante è anche far capire, avere una coerenza nei contenuti che stai creando, cioè se i contenuti sono poi utili al tuo business. Ovviamente è diverso che se ti metti a pubblicare regolarmente di qualcosa che non c'entra nulla. Esempio non lo so, fai il food influencer quando stai facendo una startup che fa tutt'altro. Quindi ecco, far capire che ha un senso logico e che sta creando magari lead generation o diciamo sul tuo business, sta facendo scoprire l'azienda a potenziali investitori o consumatori.
Nicolò Santin
00:27:05
Ma poi guarda, ti porto il mio caso concreto dopo che ho ricevuto questo feedback che ho trovato estremamente sensato. Ho iniziato in ogni mio contenuto a inserire alla fine una CTA in cui dico se vuoi seguirmi, Nicolò e ogni giorno metto una roba diversa, tipo se vuoi crearti un videogioco per fare formazione in azienda segui. Se vuoi fare un boarding in modo nuovo seguila e quindi ogni contenuto che esce ogni giorno ha sempre la parola gaming dentro. E cavolo, sono milioni di impression all'anno che fintanto che non farà 50 milioni di fatturato, che raccoglierà 100 milioni, buttali via.
Inès Makula
00:27:46
Sì, uno deve sfruttare assolutamente tutte le piattaforme che ti possono dare visibilità gratuitamente, soprattutto se sei una startup con poco budget. E invece che benefit da esteri LinkedIn Top Voice ti è solo un mezzo vano. Rollandin ti paga qualcosa?
Nicolò Santin
00:28:01
Niente è l'opportunità di fare un post che fa tanti like. Basta! Cioè no, scherzi a parte, a quando siamo? Quando ho ricevuto il 1D si chiamava LinkedIn influencer con in molto creativa che era il logo di LinkedIn. C'era un. Un documento che ho ricevuto una quarantina di di slide in cui c'erano delle precise guideline in cui ti dicevano devi creare contenuti sulla lingua della dove sei top voice non puoi fare Ads sponsorizzando altri prodotti ma c'erano tutta una serie di di vincoli adesso invece penso che abbiano tolto questa cosa sia tutto molto più aperto lato economico non c'è assolutamente nessun beneficio penso che ti dia un bollino per avere un po di credibilità là fuori perché comunque c'è la redazione di LinkedIn che valuta chi sono le persone da appunto far rientrare in questa categoria. Sono tante cose che ti aiutano ad avere un po di credibilità, non ti svoltano la vita.
Inès Makula
00:29:04
Ultima domanda ti voglio chiedere, visto che comunque queste piattaforme sono sempre più saturate, secondo te c'è ancora spazio per crescere su LinkedIn? E che consiglio daresti a chi vuole investire un po del proprio tempo nel creare contenuti e investire un po sul personal branding?
Nicolò Santin
00:29:22
Allora il mio consiglio è quello di provare a capire qual è il o i temi che vi possono interessare da sperimentare e creare dei primi contenuti. Dove. LinkedIn ad oggi è sicuramente la miglior piattaforma, ma come giustamente dicevi te, si sta riempiendo sempre di più. Quindi guardarsi attorno perché arriverà qualcos'altro che sia estremamente professionale come LinkedIn, ma anche non necessariamente così. Perché guardavo un video della La fondatrice di Amabile, dove tramite Tik Tok ha creato un business grandissimo. Quindi dipende chi è il tuo target. Nel nostro caso sono medio grandi aziende e quindi LinkedIn presso il target B tu si può essere diciamo amabile da un lato e Luca Mastella dall'altro, dove invece il suo target ce l'ha su soprattutto su LinkedIn, ma non solo però. Quindi il mio consiglio è tenere gli occhi aperti su quello che c'è là fuori, non farsi troppi problemi e iniziare a creare dei contenuti e vedere un po come come gira basandoci su sui numeri, ma pensando che è una maratona, non non uno sprint se non si ha il tempo, la voglia o la o o come dire le idee per creare i propri contenuti, commentare quelli degli altri e iniziare a dedicare 15 15 minuti al giorno su su queste piattaforme per provare e vedere se qualcosa che piace o non piace fare.
Inès Makula
00:30:51
Nicolò grazie tantissimo per essere stato qui con noi e per aver condiviso tutte la tua esperienza su LinkedIn, i tuoi consigli che penso saranno molto utili per i nostri ascoltatori. Grazie a voi. Grazie mille di averci ascoltato.