Ambra Zhang, Co-Founder Juniper

 

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Per la puntata di oggi abbiamo intervistato una giovane imprenditrice che con la sua startup ha la missione di innovare il settore assicurativo. Parliamo di Ambra Zhang, Co-Founder di Juniper. 

Fondata nel 2023 insieme a Sam Pratt, Juniper nasce per offrire un'assicurazione per il sistema riproduttivo che spesso non è coperto dalle assicurazioni tradizionali. La chiamano “assicurazione per i genitali” per essere memorabili e si vogliono distinguere da tanti competitor offrendo una copertura a 360 gradi che comprende test per malattie sessualmente trasmissibili, endometriosi, disfunzione erettile, cancro degli organi riproduttivi ma anche disforia di genere, il congelamento degli ovociti e la menopausa.

Ovviamente lanciare un prodotto assicurativo e’ un'enorme sfida, Ambra ci racconterà i vari passi che stanno cercando di compiere per lanciare Juniper sul mercato grazie anche alla raccolta pre-seed di 1.7 milioni guidata da Insurtech Gateway e con la partecipazione di 2100 Ventures ed Exceptional Ventures che hanno appena chiuso. 

L’ambizione imprenditoriale è sempre stato un tratto distintivo nella famiglia di Ambra. Nata da genitori cinesi emigrati in Italia negli anni 90, Ambra è cresciuta a Cremona tra i tavoli del ristorante di famiglia, un vero punto di riferimento in città. Quando Ambra aveva 6 anni, i genitori hanno fondato una società per vendere nei supermercati cibo cinese confezionato. Forse ne avete già sentito parlare: si chiama Mulan Group, e oggi è portata avanti da una delle sorelle di Ambra, Giada Zhang. 

Ma Ambra ha voluto trovare la sua missione e la sua strada che siamo state felici di ripercorrere insieme a lei.


TAKE AWAYS

L'infanzia a Cremona (00:00:00) Ambra parla della sua infanzia a Cremona, la diversità culturale e l'accettazione da parte dei suoi amici.

L'attività imprenditoriale dei genitori (00:02:14)  Dall'apertura di un ristorante cinese a Cremona alla nascita di Mulan Group.

L’ambizione di diventare imprenditrice (00:05:05) Ambra riflette sull'influenza familiare e culturale nella sua aspirazione imprenditoriale e la mentalità imprenditoriale cinese.

I primi progetti imprenditoriali (00:07:34) Le prime esperienze imprenditoriali, dalla vendita di mollette a progetti online durante la scuola elementare e media.

Il percorso accademico e professionale (00:10:10) Ambra parla del suo percorso accademico e professionale, dall'Università di Warwick al lavoro in investment banking a Londra.

L'educazione familiare (00:12:27) L'influenza educativa e culturale dei suoi genitori, che hanno favorito un'infanzia ricca di attività e un'alta performance accademica.

La decisione di diventare imprenditrice (00:13:41) Ambra spiega la sua decisione di abbandonare la carriera in finanza per seguire il suo desiderio di diventare imprenditrice.

Inizio del percorso imprenditoriale (00:13:47) Il motivo per cui ha deciso di lasciare il suo lavoro, come ha sviluppato l'idea imprenditoriale e come ha validato il problema che voleva risolvere.

Valutazione del problema e del mercato (00:16:01) Ambra spiega come ha valutato il problema che voleva risolvere e come ha analizzato il mercato per la sua idea imprenditoriale.

La creazione di Juniper (00:18:12) Cosa è Juniper? Un'assicurazione che copre diversi aspetti legati all'apparato riproduttivo, spiegando le categorie di copertura offerte.

Problemi di fertilità e altre sfide (00:20:17) Ambra affronta questioni legate alla fertilità, alla gender disforia e alla menopausa, spiegando come Juniper affronta queste sfide.

Co-founder di Juniper (00:22:56) Ambra racconta come ha conosciuto il co-fondatore di Juniper Sam Pratt e come hanno deciso di avviare insieme la startup.

Presentazione al fundraising (00:24:14) Ambra spiega come hanno presentato Juniper al fundraising, evidenziando l'importanza di avere un prodotto o un'idea ben strutturata e di come hanno affrontato i pushback e le critiche ricevute dagli investitori.

Dopo il fundraising (00:28:53) I passi successivi al fundraising e l'importanza di avere un team complementare e di fiducia.

Costruzione di Juniper (00:29:00) Discussione sulla complessità della costruzione di Juniper e l'ottenimento del capitale necessario per avviare il progetto.

Sviluppo del team (00:31:20) Esperienze personali e difficoltà nell'assunzione di personale, con particolare attenzione alla ricerca di un equilibrio nel team.

Affrontare l'insicurezza (00:33:19) Affrontare i momenti di dubbio e insicurezza nel percorso imprenditoriale, con un focus sull'accettazione e gestione delle incertezze.

Risorse e consigli (00:34:57) Consigli su risorse utili, come la biografia di Elon Musk, e l'importanza di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata.

Mentalità imprenditoriale (00:36:05) Discussione sulla mentalità imprenditoriale e l'importanza di trovare un equilibrio tra miglioramento personale e benessere.

Trova il mentore giusto (00:39:01) Esperienze personali riguardo al trovare un mentore e l'importanza di un rapporto organico e autentico.

Consigli per aspiranti imprenditori (00:39:59) Suggerimenti per chi vuole avviare una start-up, inclusa l'importanza di riflettere e definire il concetto di successo personale.

Influenza dell'italianità (00:41:27) Riflessioni sull'influenza dell'italianità nel percorso imprenditoriale, con un focus sull'apertura e la sfrontatezza come elementi di successo.

 

TRASCRIZIONE EPISODIO

Camilla Scassellati Sforzolini (00:00:00) - Ambra i tuoi genitori sono emigrati negli anni 90 dalla Cina e tu sei cresciuta a Cremona anche con tua sorella, quindi credo siete due figlie. Come hai vissuto? Ovviamente la diversità ai tempi della scuola, perché adesso non è più così impattante, ma sappiamo tutti che quando siamo bambini e ragazzi, magari città piccole italiane, non era proprio ovvio avere una compagna di classe cinese, che però ovviamente ti sentivi a tutti gli effetti italiana. Solo volevamo sapere se qualcosa che hai vissuto, che hai dovuto gestire, se sì, come l'hai gestito.

Ambra Zhang (00:00:33) - Volevo un attimo correggerti perché siamo tre sorelle, se no la piccolina poi si offende. Quando io la chiamo piccolina, non è più piccolina, ha una ventina d'anni ormai, però abbiamo sei anni di differenza. Io con Giada abbiamo due anni di differenza, siamo tre sorelle in una famiglia cinese che è molto raro in realtà, perché ai tempi una famiglia cinese aveva sempre bisogno di un primogenito maschio. Comunque il maschio è molto importante quindi c'è uno che è questo elemento. Poi il secondo elemento ovviamente un viso cinese in questa cittadina Cremona 70.000 abitanti come Provincia ma 30.000 in città e io mi ricordo ancora quando ero piccola a tre anni sono andata alla scuola materna, non capivo niente mi ero resa conto che c'era un'altra lingua e ho ancora questa memoria stranissima.

Ambra Zhang (00:01:13) - Però la cosa bella dell'infanzia è che quando siamo piccoli noi non vediamo etnie, siamo tutti umani e è una cosa bellissima perché ci rendiamo conto che iniziamo ad avere queste opinioni su persone alla fine delle elementari, alla scuola media e poi al liceo, e quindi io sono cresciuta con questi amici dell'infanzia a Cremona che non mi hanno mai giudicata e che hanno fatto sentire parte di loro. E adesso è un percorso bellissimo e forse una delle cose più belle di Cremona perché è una città piccola, mentre invece vedevo che i miei genitori invece facevano un po fatica perché loro sono venuti con una trentina d'anni non conoscendo l'italiano e poi l'hanno imparato e quindi io li aiutavo spesso, non capivano certe lettere che arrivavano e questo devo dire che mi ha fatto crescere molto perché quando si è piccoli non capiamo cosa vuol dire essere adulti. Tutte le responsabilità degli adulti mentre spesso noi dovevamo essere più coinvolte nella vita dei nostri genitori ma io lo vedo con come un grandissimo regalo che ci hanno fatto in realtà.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:02:14) - I tuoi genitori avevano un ristorante cinese a Cremona se non sbaglio, il primo ristorante cinese a Cremona, forse me lo dirai, e volevamo sapere anche quanto eri coinvolta con l'attività imprenditoriale dei tuoi genitori. Lavoravate nel ristorante, come dicevi, visto che comunque gli aiutavate con altre cose, li aiutavate anche con il lavoro?

Ambra Zhang (00:02:33) - I miei genitori avevano aperto questo ristorante in questa piazza, che si chiama Paolo Sarpi e tutti adesso quando vedono i miei genitori per strada a Cremona dicono sempre Ah sì, vent'anni fa, trent'anni fa, c'era ristorante, Mi ricordo ancora, ero cliente e mi riconoscono ancora. Io ero piccolissima ai tempi e mi ricordo. Ho dei ricordi di quando avevo tre, quattro, cinque anni che andavo a mangiare al ristorante doposcuola con mia sorella. Abbiamo fatto anche il compleanno lì, al ristorante con i nostri amici e poi giocavo, magari prima dell'apertura. Volevo per forza far parte di questo ristorante perché quando si è piccoli si vuole giocare. Quindi prendevo le bacchette e le sistemavo sui tavoli e mia mamma mi diceva no, guarda, devi chiudere davanti, chiudere dietro, non essere perfetti, devono essere allineati e ovviamente si è un pochino più scoordinati quando si è piccolini e questo è stato il primo la prima esperienza poi dopo sono cresciuta ovviamente i miei genitori hanno chiuso il ristorante quando avevo sei anni. Si sono resi conto che non c'era modo di crescere il ristorante più di quello che facevano. C'era Elisa che stava per nascere. Quindi i miei genitori sono resi conto che c’erano tre figli Adesso sarà difficile a livello finanziario bisogna per forza trovare un modo per crescere e i miei genitori a quel punto hanno deciso di iniziare a vendere delle vaschette di riso cantonese o altre cose nei grandi ipermercati. Ed è così che è nato un po Mulan Group, proprio nella cucina del ristorante, e da lì hanno chiuso il ristorante per aprire una venture che oggi è è ovunque nei grandi ipermercati d'Italia e non solo. E lì con le scuole medie, lì ci sono. Aiutare i miei genitori e che sia qualsiasi cosa di back office o anche la strategia marketing a un certo punto hanno fatto tutto un rebranding tanti altri progetti di questo tipo. Abbiamo fatto anche tanti viaggi insieme bellissimi. Dove andavamo ad Amsterdam ho visto Wok to Walk, abbiamo studiato cosa voleva, com'era questo business model perché funzionava, cosa piaceva. Le nostre discussioni alla tavola la sera erano sempre di business ed era bellissimo. Mi piaceva tantissimo, era sempre anche un case study, quasi tutte le sere, case study per noi tre.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:04:42) - E infatti poi tua sorella Giada, se non sbaglio è andata a lavorare con i tuoi genitori e ora anche lei lavora su Mulan Group e quindi ti volevo chiedere se secondo te l'imprenditoria è un tratto di famiglia, perché adesso anche tu hai un business model molto diverso, però anche tu hai fondato la tua azienda, quindi pensi che questa vostra infanzia a stretto contatto con l'imprenditoria vi abbiamo dato quella voglia di provarci anche voi?

Ambra Zhang (00:05:05) - Assolutamente. Infatti parlo anche con Elisa che è più piccola. Lei mi dice Io un giorno voglio essere come mamma, papà, voglio essere come voi. Forse viene anche dall'origine dei miei genitori. Loro vengono da una città in Cina che è molto imprenditoriale e quando conosciamo altri cinesi e viene fuori che noi veniamo da Wenzhou tutti ci guardano come si loro Ovvio che sono imprenditrici ed è una cosa bellissima. C'è da dire anche che in Cina forse c'è questa cultura che è meglio essere il tuo il capo di te stesso anziché lavorare per una grande azienda, avere una posizione manageriale. Ed è per questo che tanti cinesi vogliono fare la propria venture, che sia grande o piccola che sia, anche il bar e o il benzinaio, è molto importante avere il tuo business.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:05:53) -Effettivamente, anche se penso all'immigrazione cinese in Italia, per esempio, spesso, spesso gli immigrati cinesi sono imprenditori di negozi, comunque piccole e medie imprese. Quindi effettivamente ora che lo dici è vero che è una cosa che vediamo anche poi con l'immigrazione. ti vogliamo fare questa domanda di cui ci ha parlato per la prima volta Matilde Giglio che è la founder di Even un'altra società assicurativa tra l'altro in India e ci ha raccontato che la sua domanda preferita per capire veramente una persona soprattutto quando fa colloqui di assunzione, è chiedere hai fratelli e sorelle e come ti descriverebbero tua sorella, tuo fratello e quindi la vogliamo fare anche a te e dire come ti descriverebbero le tue sorelle se dovessero parlare di te?

Ambra Zhang (00:06:34) - Allora dipende. Dipende se è un contesto professionale o meno, se non è un contesto professionale. Tra amici direbbero che sono pazza perché mia sorella, quella più piccola, dice che sono proprio quasi fearless. E molto testarda, anche, e questo lo dice anche Giada, che è quella più grande, perché quando mi metto qualcosa in testa la faccio.

Ambra Zhang (00:06:58) - E potrebbe essere anche forse l'idea pazza più diversa dal pensiero comune. Io lo faccio. Comunque mi piacerebbe che dicessero che sono sweet smart. Oltre ad essere intelligente, si spera, però sweet smart è forse un tratto di famiglia anche.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:07:15) - Vogliamo anche che spesso vediamo questa cosa nella storia degli imprenditori che poi lanciano una vera e propria start up quando hanno insomma i mezzi e le capacità. Ma prima di Juniper avevi mai provato a lanciare, diciamo, un progetto imprenditoriale che può essere la bancarella in spiaggia o può essere qualsiasi tipo di di cosa che hai provato a fare prima?

Ambra Zhang (00:07:34) - Allora sì ho qualche storia ma non è non è un progetto grande alla scuola elementare c'è una bancarella tempio bisognava tirare su dei fondi per delle fondazioni e mi ricordo che ho iniziato a vendere le mollette e hanno fatto un fatturato, fatturato diciamo, di 250€ in quel pomeriggio che era quello più alto viste le bancarelle e io me lo ricordo tantissimo perché non avevo mai visto 250€ avevo dieci anni forse poi alla scuola media per quelli forse della mia generazione c'era questo sito che si chiamava Fanclub.it e tutti potevano creare un fan club di qualsiasi per qualsiasi idolo.

Ambra Zhang (00:08:12) - Io avevo creato per Marco Carta per Vanessa Hudgens tanti altri e in quel momento lì mi son chiesta ma perché non c'è un fan club di fan club, ovvero marketplace per tutti i fan club per trovarsi, per pubblicizzarsi? A quel punto l'avevamo creato. Adesso questo dominio non esiste più ed era diventato uno dei dei siti più trafficati di questo dominio. Io e la mia co-founder per la mia migliore amica dei tempi nella secondo anno della scuola media poi l'abbiamo lasciato a qualcun altro perché lei se n'è andata in un altro in un'altra città invece l'ultimo che forse mi sta molto a cuore e alla scuola superiore ho iniziato questo progetto che era chiuso a Cremona quindi per quelli che conoscono Humans of New York è un giornalista che va a New York, fa delle interviste. Io l'avevo iniziato a Cremona con dei miei amici e da lì è iniziato questo grandissimo progetto, anche non profit, dove ho iniziato a tirare su tanti fondi per una scuola in India e poi da lì i miei co-founder dei tempi hanno iniziato aprire questa non non profit per aprire scuole internazionali ovunque.

Inès Makula (00:09:17) - Sempre fare questa domanda perché in effetti tante persone che sono state poi qui sul podcast hanno avuto questi piccoli inizi già già da bambini anche io e Camilla avevamo il nostro business di collanine a tema Disney e e vari altri piccoli progetti.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:09:32) - Diciamo la verità copiate da Chiara Ferragni, quindi neanche originali.

Inès Makula (00:09:37) - Neanche. Esatto, però si fa così, ci sono i copy cat anche nel mondo del business. E quindi sempre carino scoprire un po queste prime esperienze dopo la maturità. Sei andata a studiare in Inghilterra alla Warwick University e dopo la laurea sei entrata subito in investment banking a Londra da prima da Goldman Sachs e poi state in private equity da Eurazeo. Un percorso super brillante, ambitissimo nel mondo della finanza. Il che dimostra la tua ambizione e anche la tua intelligenza, perché se no non saresti potuta entrare. Da dove viene la tua fame e la tua ambizione secondo te?

Ambra Zhang (00:10:10) - Sicuramente i miei genitori io li ho visti lavorare mattina e sera al ristorante come li ho visti, poi buttarsi in questa nuova avventura che era pazza. Se tu chiedi a un italiano venti anni fa, tu compreresti del cibo cinese al supermercato ready to go? Ti chiederebbero cosa scusa? E invece loro l'hanno fatto.

Ambra Zhang (00:10:32) - Hanno lavorato tantissimo e hanno anche raggiunto grandi traguardi. E per me una grandissima ispirazione. Allo stesso tempo, mi sono detta i miei genitori hanno sacrificato così tanto. Voglio fare lo stesso, voglio far vedere che sono degna di essere loro figlia, anche e per questo motivo, anche sapendo di voler costruire la mia azienda in futuro. Una volta laureata da Warwick, mi sono detto ok, io non voglio essere dipendente dai miei genitori in qualsiasi modo e quindi vado a trovarmi il lavoro meglio pagato e anche per dimostrarmi che valgo qualcosa e forse è una mentalità un po anche tossica. Ed è così che sono entrata da Goldman Sachs prima ha fatto anche un internship da JP Morgan e mi piaceva l'idea di imparare cose che non erano al di fuori dal normale. Io mi trovavo una mente molto più commerciale, mi ero detta ok, forse questi ruoli sono troppo facili per me, perché naturalmente posso essere brava. Queste cose fare sul modeling io non lo conosco per niente. Vado a farlo, vado a fare investment banking ed è quello un po il soft process perché sono arrivata agli investment banking.

Ambra Zhang (00:11:40) - Poi c'è stato un momento in cui ho fatto una pausa. Mi sono detta ma in realtà si guadagna così bene che quasi quasi rimango qui. Ed è così che sono entrata, in cui ti piaceva tantissimo. Mi è piaciuto anche vedere il lato investitore come che pensano le persone e devo dire che è stato uno dei lavori che non solo su carta ma anche in pratica sono sono davvero interessanti però l'idea di fare l'imprenditrice non mi non mi ha mai lasciata ed è per questo che alla fine ho deciso di lasciare il mio bellissimo team che ho rivisto recentemente, con cui sono super in contatto per poi iniziare Juniper da sola e poi affiancata dal mio co-founder.

Inès Makula (00:12:18) - Infatti adesso ti fra poco ti facciamo tutte le domande su come hai preso questa decisione, ma ti volevo chiedere a livello educativo come sono stati i tuoi genitori con te per trasmettere questo?

Ambra Zhang (00:12:27) - Devo dire che l'influenza cinese è tanta qui, nel senso che io finivo a scuola, poi andavo a lezione di cinese, poi c'era nuoto, c'era danza, c'era pallavolo, c'era solfeggio e c'era pianoforte.

Ambra Zhang (00:12:39) - Quindi io dal lunedì a venerdì avevo almeno un'attività oggi pomeriggio oltre i compiti e questa è stata la cosa per i miei genitori il tempo libero era non era un concetto bisogna per forza fare qualcosa imparare qualcosa di nuovo. Se prendevo nove mia mamma mi guardava mi diceva brava però il dieci chi è che l'ha preso? E questo mi ha spinto tantissimo. Io mi ricordo la scuola media, ho preso nove quando sono uscita e mi ero detta no, devo fare di più. Al liceo sono uscita con un 100. Mi sono fatto davvero questo studio matto e disperatissimo, come diremmo in Italia, e loro mi hanno davvero spinto tanto, ma in modo quasi passivo, perché loro non erano presenti nei momenti di studio. Loro non capivano quello che studiavamo, però volevano che noi fossimo meglio di loro. Forse ai tempi lo odiavo, ma oggi li ringrazio tantissimo per questo.

Inès Makula (00:13:26) - Quindi ci hai raccontato dopo la tua carriera avevi quindi il pallino di diventare imprenditrice? E quindi cosa ti ha spinto a lasciare comunque una carriera super avviata? Un bellissimo stipendio per fare l'imprenditrice, come nasce tutto?

Ambra Zhang (00:13:41) - Io ho sempre voluto trovare il mio perché e l'anno scorso ho iniziato a pensarci tantissimo.

Ambra Zhang (00:13:47) - Perchè io ho l’ovaio policistico e mi sono resa conto che nonostante essere pagata così tanto in questa bellissima azienda, nonostante l'assicurazione di salute tutto, io non avevo i mezzi necessari per prendermi cura di me stessa e del mio ovaio policistico e a quel momento mi sono chiesta perché io posso andare dal dentista con la mia assicurazione per i denti e non posso andare dal ginecologo perché devo pagare da sola? Agli inizi, Ok, questo è semplicemente un problema mio. Va bene così e me lo pago da sola fino a quando anche altre persone nel superare questo problema del family planning, della egg freezing, ma anche menopausa e lato uomo non ne parliamo abbastanza. Ma ci sono tanti problemi di adesso, di livelli di testosterone e fertilità. Quel momento lì ho iniziato a dirmi forse questo è il mio perché voglio portare l'accessibilità a questi servizi a tutti attraverso un modello assicurativo, ovvero andiamo a coprire per davvero adesso i rischi che toccano l'apparato riproduttivo e lo vendiamo alle grandi aziende. E questo è stato un po il primo pensiero. Adesso puoi parlare con tantissime persone, ha fatto centinaia di call di chiamate con Advisor con dei potenziali clienti e anche delle persone che hanno lavorato in questo ambito per andare a validare queste idee. Da quel momento lì mi sono detta ok, ho trovato il mio perché lascio il mio lavoro. Mi ricordo ancora la faccia del mio capo quando gli ho detto Guarda, vado a costruire questa assicurazione, questa assicurazione per il sistema riproduttivo, ovvero per i genitali.

Inès Makula (00:15:23) - Lui scioccato. Tipo che stai dicendo?

Ambra Zhang (00:15:25) - Lui scioccato. E la cosa più divertente è che in realtà il mio ultimo deal che ho fatto da zero era un team di assicurazioni. E io in quel momento lì, quando lavoravo su questo mi ero detta Io non farò mai più assicurazioni. Però poi ho trovato il mio perché e ho trovato il problema che volevo risolvere. Era una questione di qual è la soluzione che vuoi costruire, ma quale problema vuoi risolvere, poi come lo risolvi? Non importa e raggiungere questo questa risoluzione del problema mentre spesso secondo me tanti imprenditori si ritrovano in questo momento in cui dicono ok mi sono innamorata di questa soluzione vado a costruirla ma non c'è mercato non c'è problema.

Ambra Zhang (00:16:01) - E ovviamente ci sono altri casi come Facebook che nasce senza davvero un problema. Però io non sono Mark Zuckerberg e purtroppo non lo sarò mai. Però per me avere questo obiettivo del problema è stato molto importante e mi ha svegliato tantissimo e mi ha sempre tenuto focalizzata sull'obiettivo finale.

Inès Makula (00:16:19) - Quindi a livello pratico come hai capito che il problema che volevi risolvere era abbastanza grande? A parte le chiamate che hai fatto, come hai quantificato questo problema? Ci puoi anche dare qualche numero, perché magari le persone che non soffrono di ovaio policistico oppure non hanno avuto nessun problema a riprodursi non ci pensano, non pensano che questa sia una cosa magari necessaria. Invece quando hai un problema quante persone hanno problemi? Sarebbe molto interessante anche capire.

Ambra Zhang (00:16:44) - Assolutamente. Allora una donna su tre ha bisogno di una visita ginecologica per qualche problema sul sistema riproduttivo. Un uomo su quattro ha livelli di testosterone bassi dopo 30 anni e quindi va a impattare molto più di quanto pensiamo io. Com'è che ho valutato questo problema? Eh attraverso un sacco di ricerca, ma sicuramente le cosa che aiuta tantissimo, ovvero parlare con persone al di fuori della mia cerchia per capire se forse era un problema di nicchia o no.

Ambra Zhang (00:17:14) - E poi ovviamente ho avuto mi sono messa il cappello da investigatrice, mi sono detta ok, ma se io fossi un investitore investirà in questa idea punto di domanda E quindi lì ho fatto market sizing ho iniziato a guardare quali erano gli altri competitor in questo spazio e ce ne sono tantissimi negli Stati Uniti. E poi mi sono anche chiesta ok quali sono i vari business model che mi vengono in mente per andare a risolvere questo problema? Cosa non funziona nei player di oggi? E mi piace o no? Perché se non mi piace ovviamente eh. Purtroppo io non sono focalizzata solo sul denaro, non sono money driven Sicuramente c'è un un lato di money driven, però il resto è anche mission driven, certo.

Inès Makula (00:17:56) - Quindi vuoi avere l'impatto più forte possibile, Qualcosa di cui si è appassionata, oltre ovviamente a guadagnarci, che è sempre aspetto positivo e definite Juniper  la startup che che hai creato l'assicurazione per i genitali. Ci puoi spiegare cosa vuol dire esattamente?

Ambra Zhang (00:18:12) - In realtà diciamo genitali un po come scherzo perché ci siamo resi conto che quando parliamo dell'apparato riproduttivo spesso le persone pensano alla donna e pensano a riproduzione e basta.

Ambra Zhang (00:18:24) - E quando diciamo genitali invece l'uomo pensa ai propri genitali anche e quindi l'abbiamo detto come scherzo all'inizio ci siamo resi conto che era molto efficace. Allora cos'è Juniper? Juniper è un'assicurazione che viene venduta alle grandi aziende in questo momento nel mondo anglosassone. Non siamo in Italia e andiamo a coprire un lato di prevenzione per il tuo apparato riproduttivo, un lato di trattamenti per qualsiasi problema che tu possa avere. L'ultima categoria è quella del family planning. Allora prevenzione perché? Perché tutti in realtà abbiamo bisogno di andare a capire un attimo il nostro corpo di andare a vedere il nostro ginecologo urologo fare dei test e soprattutto prevenzione per il cancro è molto importante e tutto ciò in realtà non viene coperto l'assicurazione sanitaria perché è molto reattiva, quindi solo se ha un problema può andare, altrimenti non è coperto. La seconda categoria è quella di trattamenti, perché spesso le grandi assicurazioni non coprono tutto ciò che è cronico, quindi l'ovaio policistico non dura due anni, dura molto di più e quindi dopo i due anni tu non puoi essere più coperto. Uguale endometriosi e tanti altri.

Ambra Zhang (00:19:32) - Tante malattie sessuali sono croniche e continuano a tornare. E poi parliamo la parte dell'uomo le visite prevenzione sono molto importanti ma poi parliamo anche di altre cose come trattamenti ormonali di cui si ha bisogno, cose come erectile dysfunction early ejaculation che spesso non viene trattato. La terza categoria invece è quella del family planning e questo è per quelli che vogliono una famiglia o anche no, nel senso che. Ma coprire tutti, non solo la donna ma anche l'uomo in quello che è. Fertility preservation, quindi egg, freezing, sperm, freezing, fino a cose come Assisted fertility IVF, ma anche adoption e surrogacy.

Inès Makula (00:20:17) - è l'utero in affitto che lo chiamano così in italiano. IVF mi sembra che sia fecondazione assistita o FIVET. Per chi non e qui tra l'altro non so se è quando ti iniettano mi sembra lo sperma per aiutare lo sperma andare un pochino più su e vicino a l'ovulo e quando te lo iniettano con una specie di una siringa diciamo. Quindi non solo per descrivere queste parole perché se uno non è inglese magari non sa cosa sono questi trattamenti ma sono ovviamente sicuramente molto diffusi soprattutto in questo momento anche perché la fertilità si sta abbassando tantissimo a quanto pare insomma i livelli di per esempio quantità di sperma adesso rispetto a 50 anni fa si è abbassata tantissimo anche la qualità quindi sempre più persone giovani hanno problemi di fertilità quindi è sicuramente un problema che sta crescendo di cui c'è si sentirà sempre di più parlare.

Ambra Zhang (00:21:08) - Poi vediamo anche cose come gender disforia spesso le assicurazioni lo coprono a metà queste.

Inès Makula (00:21:14) - Quando scusami quando le persone non si sentono del proprio genere con cui sono nati giusto?

Ambra Zhang (00:21:18) -  esatto sì adesso vediamo assicurazioni che coprono magari il trattamento ormonale, ma non la chirurgia o coprono la chirurgia per il petto ma non la parte invece intima. Quindi troviamo delle persone che stanno andando attraverso questo percorso e dal nulla vengono lasciati quindi è un grandissimo problema sicuramente non per la maggioranza della popolazione ma può succedere. E poi ovviamente la menopausa vediamo tante donne adesso in posizioni di leadership che è fantastico ma la menopausa non viene coperta l'assicurazione o l'uomo in realtà noi non ne parliamo ma in in un consiglio d'amministrazione dieci persone uomini 1 o 2 persone hanno ad avere un rischio la cancro la prostata e adesso iniziamo a sentire infatti tanti che vogliono integrare questo tipo di test nel nel loro nei loro benefits.

Inès Makula (00:22:14) - Comunque assurdo questa cosa che la prevenzione non viene coperta dalle assicurazioni perché se uno ci pensa più fai prevenzione meno rischio di avere una malattia grave oppure comunque prenderla a un momento molto diciamo poter fare qualcosa che costa molto meno che un trattamento di quando magari una malattia è già super avviata cioè io lo io comunque che sono una che ci non so se forse è il lato italiano perché noi italiani siamo gente che si controlla molto di più quando vedo quanto poco si controllano le persone nel Regno Unito generalmente rispetto a noi italiani hai avuto quest'idea tu però adesso hai un co-founder su Juniper e ti vogliamo chiedere come vi siete conosciuti e come hai capito che era la persona giusta per per avviare questa startup insieme.

Ambra Zhang (00:22:56) - Allora io ho conosciuto Sam su LinkedIn. Tra tutti i posti, tra tutte le call che stavo facendo per capire il mercato, avevo trovato Sam. Era il primo ingegnere, ma anche il top engineering di Gaya. Gaya è una startup insurtech che si specializza nel FIVET, quindi aiuta le coppie che stanno andando attraverso questo percorso nel nella probabilità di successo. Poi lui lasciato perché c'è stata una diversione nella visione con la start up e è andato da price Insurance che un'altra un'altra azienda assicurativa a Londra e poi gli ho scritto gli ho scritto ciao Sam, sto creando questo Insurtech nel nel mondo di nel sistema riproduttivo sto cercando adesso degli advisor ma anche il funding team ti va di parlare 2 ore dopo lui mi risponde mi fa ciao Sì assolutamente, vedo questo grandissimo gap del mercato e ho sempre pensato che dovesse dobbiamo coprire il sistema riproduttivo nel completo abbiamo fatto una call, poi un'altra call poi un'altra call, si è messo lavorare part time al di fuori del suo del suo lavoro e così è venuto a conoscerci. ci siamo testati tanto ha speso tanto tempo insieme fino al momento in cui mi ha detto ok andiamo a fare fundraising ci sentiamo come co-founder.

Ambra Zhang (00:24:12) - Ed è così che ho iniziato.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:24:14) - Una curiosità su come si costruisce un prodotto del genere, perché ovviamente un prodotto assicurativo è molto complicato e di solito si arriva al fundraising. Voi avete fatto un fundraising, quindi in realtà si può arrivare semplicemente con un'idea, ma volevamo appunto chiederti siete arrivate semplicemente con un deck o avevate un pilot? Un MVP? Non so, non so neanche realmente come si possa testare l'idea. Quindi questa è la domanda se uno vuole lanciarsi in questi tipi di di business, cosa si può fare prima di presentarsi al fundraising?

Ambra Zhang (00:24:43) - Allora noi ci siamo presentati con un poco più di un'idea, ovvero l'idea delle slide bellissime e quindi siamo preparati forse un pochino più rispetto alla startup normale perché essendo insurtech senza pilota come dici tu Camilla dovevamo. Vedere che hanno fatto tanti compiti che eravamo preparati. Quindi nella vita room cosa c'era? C'erano tutti tutte le call che abbiamo fatto per far vedere proprio che abbiamo testato che quello che dicevano gli altri. Abbiamo fatto un investor effect di una ventina di domande dove parlavamo di chi siamo cosa facciamo in molto in più dettaglio come funziona il business model andando a spiegare anche le basi di cosa vuol dire assicurazione per magari quel l'investitore che non conosce il mondo insurtech.

Ambra Zhang (00:25:28) - Abbiamo messo anche le nostre references di dei nostri dei posti in cui siamo stati prima e poi la cosa che forse ci aiuta tantissimo è che abbiamo delle aziende che hanno firmato una lettera con noi dicendo noi vogliamo provare prodotto quando esisterà lo proveremo. E in realtà queste lettere come sono venute sono arrivate da chiamate che avevano fatto solo sul mercato e nel momento in cui hanno detto noi vogliamo creare questa cosa. Abbiamo avuto un una reazione molto positiva in cui han detto guarda appena ce l'hai dimmelo. Ed è così che ci siamo detti ok dai facciamo firmare le lettere facciamo vedere che c'è market Traction e poi avevamo una parte del tech costruito e nel far vedere che avevamo avevamo già le competenze per farlo. Io ho un pochino di esperienza nel mondo assicurativo da investitrice. Sam ha costruito già prima delle soluzioni insurtech, quindi un pochino più in fretta forse.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:26:20) - E quindi avete come abbiamo detto recentemente chiuso il vostro round di Presidente da 1 a 7 milioni di euro da investitori sia italiani perché c'è 2100 che è un fondo italiano ma soprattutto fondi internazionali e volevamo chiederti sì come è andato il round di fundraising e soprattutto quali sono stati un po i push back.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:26:42) - Avete ricevuto quindi i punti magari di critiche che vi hanno fatto e come avete fatto ad affrontarli o comunque rispondere a ai dubbi che c'erano sul vostro business model.

Ambra Zhang (00:26:53) - Il fundraising di per sé è stato bellissimo, molto faticoso, ma bellissimo perché in realtà abbiamo visto tanti investitori, capivano il problema e forse oltre le chiamate hanno fatto prima ricerca sul mercato vedere che l'investitore capiva. È stata un'altra validazione del del problema per noi il fundraising è stato anche forse più facile perché io ho un background da investitrice e quindi sapere come muovermi nel pitch come funziona alcuni e cose varie hanno sicuramente aiutato. Sul punto di push back sicuramente c'è una domanda sul come il mercato ed è sempre una domanda che arriva al Presidente perché o il mercato c'è già è troppo tardi o è un mercato che non esiste ancora. E quindi come fai a valutarlo? E diventa un po un chicken egg. E per noi è stato da entrambe le parti. C'erano degli investitori che dicevano guarda, c'è già troppo in questo mercato e vediamo che altri player stanno facendo fatica. Altri investitori che dicevano io non lo capisco assolutamente.

Ambra Zhang (00:27:50) - Oppure in Italia, ad esempio, questo Juniper non potrebbe esistere oggi perché è un prodotto molto più anglosassone ma anche un pochino più avanti forse nella visione di di grandi aziende quello che vogliono offrire per i loro impiegati quindi quello forse sono stati i grandi punti di scontro poi il resto era una questione del ok andiamo a investire in questi founder o no quando si tratta di prestito non è questione di idea è quanti soldi mettiamo su questo founder perché alla fine potrebbe fare 50.000 pivot e crearsi non lo so un un marketplace di di mouse non lo so qualsiasi cosa. E lì invece siamo stati forse molto forti io Sam molto complementari tra gli altri investitori italiani c'è Paolo Pio di Exceptional Ventures che è più londinese ma lui super italiano e i ragazzi di 2100 Ventures sono fantastici ci hanno visto presto ci hanno trovato presto. Quando io ho appena fatto l'annuncio che andavo a costruivo qualcosa, ma non era ancora in modo in mood fundraising.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:28:53) - Parliamo un po di appunto quello che viene dopo il fundraising. Quindi come abbiamo detto non avevate siete arrivati ovviamente senza un prodotto con la vostra data room.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:29:00) - Quindi cosa state facendo adesso per costruire il prodotto? E soprattutto, come abbiamo detto in questo modello assicurativo ovviamente ci sono delle complessità anche a livello di aver bisogno di certi tipi di capitali ci sono delle normative molto stringenti anche su come si bilanciano rischi e capitali, quindi non è sicuramente la cosa più facile da costruire. Come vi state muovendo per rendere Juniper adesso un pilot una realtà?

Ambra Zhang (00:29:26) - Allora noi abbiamo tantissimi advisor lato assicurativo ed è molto importante perché c'è una ragione per la quale il mondo assicurazioni è così difficile così regolamentato così vecchio anche nel senso che proprio è un'industria che esiste da tantissimo tempo ci sono tante regole e noi giovani che arriviamo così pieni di energia non possiamo andare a cambiare tutte queste regole perché ci sono stati forse problemi che hanno portato a certe normative certe certi regolamenti noi quindi con. Questi advisor abbiamo una buona comprensione di quello che serve nel mondo assicurativo nel nel parlare con gli assicuratori come funziona la burocrazia in questo mondo e dall'altro lato abbiamo anche degli advisor un pochino più tech. Abbiamo avuto adesso la nostra licenza per operare come assicurazione che è stato un grandissimo mylestone perché finalmente possiamo dire che siamo assicurazione.

Ambra Zhang (00:30:21) - Stiamo adesso facendo il pitch non solo non fatto solo ma adesso facciamo il pitch per trovare il capitale per per per avere il rischio quindi noi li chiamiamo carriers le compagnie assicurative ed è un po come il lavoro di fundraising e questo durerà nei prossimi mesi per poi dopo fare un pilota con le aziende con cui stiamo già parlando che hanno già firmato le lettere con noi per poi fare un un pilota di un centinaio forse 1000 persone e poi fare un lancio completo l'anno prossimo quindi sicuramente non funziona come una start up B2B dove costruisci un piccolo pilota inizia avere già qualche user e poi fai fundraising. Ed è per questo forse che ho dovuto fare così tanto heavy lifting sul lato di ricerca del mercato, capire come funziona assicurazioni e far vedere che non siamo solo dei giovani che non capiscono niente del mercato e hanno solo un'idea che per loro è rivoluzionaria, ma non lo è.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:31:20) - A livello di team. Ovviamente siete tu e Sam come co-founder, siete già riusciti a portare altre persone on board. Come vi state dividendo il lavoro? Come? Perché? Ovviamente la parte di team diciamo sempre la parte più difficile perché è la parte umana, quindi meno controllabile ma importantissima soprattutto nel team avere le persone giuste, motivate nel modo giusto, quindi non ci puoi parlare di quell'aspetto.

Ambra Zhang (00:31:43) - Per me è stato forse uno dei momenti più difficili perché io sono molto molto giovane. Ho 26 anni e non ho mai avuto un grande team sotto di me. Ho avuto degli analisti, ho avuto degli internet, quindi questa parte di risorse umane è completamente nuova per me e secondo me è importante dirlo, perché spesso come imprenditori non parliamo abbastanza alle nostre debolezze, ma è normale. Abbiamo adesso un operations che ha iniziato a gennaio con noi, ma in realtà nei tre mesi prima stava già facendo part time gratuitamente per aiutarci. E lui si chiama Max. Viene da un Health Series B. Diciamo che aiuta molto il nostro equilibrio nel team nel nel fare un po più cose. Abbiamo adesso una cifra staff che viene anche lei da da un altro dieci start up con già esperienza che ci fa staff e stiamo assumendo adesso gli ingegneri con cui ho già parlato Sam ha avuto sempre dei team molto molto fedeli a lui quindi ovunque lui vada ci sono gli ingegneri che lo vogliono seguire e questo in realtà ci ci risparmia tantissimo tempo, ma anche tantissimi soldi perché in realtà non parliamo abbastanza del fatto che si spendano tanti soldi in un'agenzia prima di tutto e poi tanto tempo tanti mesi per trovare la persona giusta e poi aspettare la il periodo di dimissioni che finisce e poi arrivano può aggiungere sei mesi quando sei una start up che hai che ha 18 mesi di vita prima del prossimo fundraiser è super importante trovare le persone giuste al momento giusto.

Inès Makula (00:33:19) - Hai mai affrontato invece momenti di dubbio, di insicurezza nel tuo percorso imprenditoriale? Cioè appena accennato che ovviamente sei molto giovane, quindi la parte del team è magari una di queste cose, ma c'è qualcos'altro. E magari come hai superato questi momenti.

Ambra Zhang (00:33:33) - Come hai detto l'insicurezza dell'essere giovane forse l'insicurezza anche di essere donna perché stiamo parlando anche del della giornata mondiale della donna cinquantun per 100 di questo mondo è donna e 2% di funded startups è fondato da donne. Questo mi fa arrabbiare tantissimo però quello è un altro un altro topic però accolgo tutte queste incertezze in modo molto positivo perché mi fanno crescere tantissimo e spesso mi sono ritrovata in un momento in cui accetto le certezze e anzi le le dirigo in modo positivo. Nel senso se io non capisco qualcosa chiedo, non mi importa se poi sembra una stupida, ma almeno la prossima volta non sarò più stupida. Io ho questa grandissima fortuna che ho un cognato fantastico che si chiama Davide Dattoli, founder di Talent Garden. Ai tempi, quando stavo parlando del mio progetto imprenditoriale mi metto. Per me l'imprenditore cazzuto deve essere cazzutissimo.

Ambra Zhang (00:34:30) - E una cosa che mi ripeto sempre e non mi importa di. Posso sembrare se faccio certe domande, se devo andare a risolve prima le mie insicurezze e capire per bene un prodotto, un problema e ma se non lo faccio poi dopo va a mio discapito quindi così che forse vado a accettare le incertezze e le mie insicurezze e anzi a cercarle perfino perché adesso mi mi dà tanta energia.

Inès Makula (00:34:57) - Invece c'è un magari un libro. Una risorsa che ti senti di consigliare ai nostri ascoltatori.

Ambra Zhang (00:35:02) - Allora sì, io ho letto la biografia di Elon Musk recentemente che mi ha cambiato la vita. Quello è davvero l'essere cazzuti in modo positivo o negativo e bisogna sicuramente capire il lato negativo. Però un'altra cosa che tengo sempre a mente è che non possiamo essere sempre al 100%, non possiamo sempre ascoltare il podcast o leggere il libro sulle sette abitudini. In realtà mi sono ritrovata in questo momento della mia vita in cui in realtà sto leggendo molto meno imprenditoriale. Sto ascoltando molto meno podcast perché tutta la mia vita già evolve intorno a quello. E invece adesso quello che leggo sono i libri di Ken Follett che mi riportano Medioevo e perché in realtà Work Life Balance è super importante.

Ambra Zhang (00:35:48) - Ho visto recentemente questo articolo di Sifted uscito sulla Mental Health di Founder per per gli ascoltatori. Va bene se non state leggendo un libro imprenditoriale e volete fare imprenditoria potete leggere quello che volete l'importante ascoltare made it, quello vi cambia la vita.

Inès Makula (00:36:05) - Esatto questa risorsa non potete farne a meno per il resto potete tagliare. No, scherzo, però ne abbiamo fatto un episodio anche con Camilla dicendo che certe volte uno si mette in questo mood e io sono la più grande colpevole di questo genere di cose che mi dice sempre ascolti troppe storie, fai troppe cose tipo leggi troppi libri per cercare di diventare meglio, che poi ti vanno, ti mandano un po in tilt e quindi uno ha dei momenti, deve attraversare dei momenti, ma deve. Vabbè, va bene anche leggere un libro che non c'entri niente con nulla di quello che stai facendo nella vita e che ti rilassi solo la mente ti faccia, anzi aiuti la tua creatività. Quindi sono sicura che Camilla approva questo messaggio che sto dicendo e anche io ho smesso un po.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:36:45) - La mia dirty Secret, è che penso di aver letto tre libri di non-fiction nella mia vita e perché per me sì, per me leggere è scappare con la mia mente.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:36:57) - È una cosa sentimentale, emotiva. Non riesco proprio a interessarmi a quel tipo di contenuto, li consumo in altro modo. Però sì, io sono anche molto satura. Lo dicevamo appunto in questo episodio di tutti che ti dicono le cose si vive così. No, devi fare questo, non devi fare questo nelle tue relazioni ti devi comportare così nel lavoro devi fare questo devi. Ho letto recentemente qualcuno mi ha regalato un libro che era tutto su come vivere la tua tipo di Principles for your life ed erano tutti tipo You shouldn’t have friends. Devi essere più smart della prossima persona e se qualcuno deve prendere la colpa non sei tu, ma e l'altro che ovviamente ti porteranno più avanti nel lavoro e nella vita. Però tipo non voglio essere questa persona e non voglio essere sempre condizionata da quello che gli altri pensano che la vita debba essere. Quindi vabbè, piccolo aside su quanto contenuto dobbiamo anche in un certo senso togliere dalla nostra vita e non solo accogliere.

Inès Makula (00:37:53) - Poi penso che una una cosa che noi tre siamo tutti e tre in paesi anglosassoni dove questa mentalità è spinta.

Inès Makula (00:37:59) - Camilla è proprio nella patria di quello dove sono tutti dei guru di bio hacking di cambiare lei sarà anni luce avanti noi a Londra già così in Italia devo dire almeno quello cioè penso che magari gli ascoltatori italiani come di cosa stanno parlando queste persone perché c'è molto meno questa spinta ci sono meno autori che parlano di quello il caffè ti costa 1€ qua ti dicono di non bere il caffè perché ti costa 5€ quindi non risparmi più quindi sulle tue abitudini. Insomma diciamo che quando vivi in paesi tipo America e Regno Unito devi stare un po attento perché la gente va a 5000 all'ora ed è tutto sulle improvement e poco sul benessere, mentre secondo me l'Italia la cosa bella. Bisogna ritornare un po alle nostre radici italiane la dolcevita, godersi un po la vita. Le cose importanti sono un buon balance di tutte e due, bisogna spingere un po di più quelli che se la godono troppo.

Ambra Zhang (00:38:43) - Una cosa che in realtà mi ha davvero cambiato la vita e trovare il mentore giusto

Inès Makula (00:38:55) - E come lo hai trovato?

Ambra Zhang (00:39:01) - Io non sono mai stata brava a trovare il mentore giusto? Forse o non credo tantissimo nei mentorship in cui viene allocato una persona, perché deve essere in modo organico, Quella persona deve credere in te e viceversa. In realtà ho appena visto uno dei miei mentori stamattina e lei è fondatrice di questo Growth Fund in questo momento che viene da Eurazeo anche lei. Io mi ricordo che l'ho conosciuta il primo giorno in cui era venuto in ufficio e mi sono innamorata completamente. Però sapevo che era difficile trovarle, trovare del tempo e prendere a disparte. Un giorno sono andata nel suo ufficio detto Io voglio parlare con te non di lavoro, ma sono molto interessata al tuo percorso e mi piacerebbe tantissimo prenderci un caffè. Ok, abbiamo trovato un momento, siamo a prenderci un caffè e da lì abbiamo visto questo rapporto organico e conoscerci prima di fare un mentorship program non è neanche una cosa formale proprio. Ok, adesso ci vediamo le mi date consigli e basta. È un'amicizia, è bellissima però mi ha davvero porta tantissimo in questo percorso.

Inès Makula (00:39:54) - Cosa ti senti di dire invece a tutti i ragazzi che vogliono fare start up ma non sanno da dove cominciare?

Ambra Zhang (00:39:59) - In qualche modo nel senso di pensarci, magari di trovare anche qualcuno un amico con cui riflettere insieme.

Ambra Zhang (00:40:07) - E anche se poi non si va a fondare l'azienda insieme si è non si è più da soli perché il percorso imprenditoriale è davvero davvero pieno di solitudine. In realtà siamo immersi nelle domande da soli come funziona questo, come funziona quell'altro? Non abbiamo più colleghi, quindi per me trovare quella persona ai tempi è stato molto importante e in questo momento lei sta affondando anche lei la sua azienda e ci troviamo la mattina per pensare a quali sono i problemi che vogliamo risolvere in questo mondo. Secondo me l'altra cosa è sentirsela, perché alla fine il percorso imprenditoriale prende tanto dalla vita personale. Soprattutto. Quindi chiedersi davvero cosa? Cosa vuol dire per se stessi? E in realtà qual'è? Cosa vuol dire successo per se stessi? Perché quello va poi a va a settare il tipo di business che vuoi costruire e se vuoi costruire un business e non vuol dire che una persona che costruisce proprio business ha più successo di un altro. Assolutamente successo. A volte vuol dire anche far parte di un'azienda e arrivare a essere il direttore di quel dipartimento, o anche no, o anche fare molto bene il proprio ruolo e andare lì perché magari a me piace fare solo questo ruolo.

Ambra Zhang (00:41:12) - Quindi forse una domanda molto più profonda da capire prima di costruire qualcosa. E una volta che si è cazzuti, come dice Davide bisogna andare a 1000 all'ora e lanciarsi completamente e credere in se stessi.

Inès Makula (00:41:27) - Ambra, siamo arrivati alla fine della nostra intervista che concludiamo sempre con la solita nostra famosa domanda che ormai facciamo a tutti gli ospiti di MadeIT da quattro anni In che modo diresti che la tua italianità ti ha aiutato nel tuo percorso?

Ambra Zhang (00:41:39) - Sicuramente c'è un tocco di italianità e secondo me è il mio essere aperta e sfrontata, perché è quello che mi ha permesso di andare lontano, di mettermi in situazioni in cui forse non potrei mai essere capitata se non fosse per questo essere italiani, essere sempre a braccia aperte e parlare forse un po troppo.

Inès Makula (00:41:58) - Grazie mille, grazie. Sei stata qui con noi, averci raccontato la tua storia. Ti auguriamo un super successo con Juniper. So che siete solo all'inizio, quindi c'è tanto da costruire ancora, ma rimaniamo in contatto per vedere fino a dove arriverete. Speriamo molto lontano perché c'è un gran bisogno del vostro prodotto sul sul servizio diciamo sul mercato.

Inès Makula (00:42:17) - Quindi ti ringraziamo per tutti i consigli che hai dato e per averci raccontato la sua storia.

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