Alessio Fanelli, Partner Decibel

 

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Questa settimana ripercorriamo lo straordinario percorso di Alessio Fanelli che da Tor Pignattara lo porterà in Silicon Valley.

Grandissimo appassionato di tecnologia e programmazione, Alessio non ha seguito un percorso tradizionale e non ha mai avuto paura di lanciarsi in nuove sfide.

Dopo un inizio da programmatore freelance, lancia la sua startup di domotica, Smart Torvy, e collabora con tante altre startup, anche in USA come Welcome Tech.

Quando risponde ad un tweet di 645 Ventures, un fondo VC di New York che cerca un informatico, avviene la svolta nella carriera di Alessio. Le sue competenze tecniche lo rendono un ottimo investitore e così inizia la sua seconda vita che lo porterà nella Silicon Valley.

Alessio è ora partner di Decibel, fondo di venture capital che gestisce oltre mezzo miliardo di dollari, specializzato in startup che sviluppano intelligenza artificiale (AI) e cybersecurity.

Anche da investitore, Alessio continua a coltivare il suo amore per la programmazione grazie al suo podcast, Latent Space, dove intervista sviluppatori e ricercatori nel settore dell'intelligenza artificiale.Dalla storia di Alessio impariamo che non bastano le competenze tecniche per raggiungere una carriera di successo. Ci vuole infatti tanta empatia, apertura mentale e la faccia tosta di provarci.

 

TRASCRIZIONE EPISODIO

Inès Makula (00:00:03) - Alessio sei nato e cresciuto a Torpignattara che per chi non conosce è un quartiere popolare di Roma. Come descriveresti la tua infanzia?

 

Alessio Fanelli (00:01:47) - Abbastanza molto legato alla mia famiglia. È sempre vivo in una casa abbastanza piccola con una camera da letto, ma avevamo un piccolo giardino nel retro del palazzo e quindi spesso avevamo feste, cene, aperitivi e la parte dove vivevamo dava sul retro del padre. Quindi tutte le persone che vivevano nel palazzo si affacciavano sul giardino di casa nostra. Quindi anche quando giocavo da bambina c'era sempre la signora dal balcone che parlava che mandava giù un dolcetto tramite un cestello. Quindi va da una infanzia tranquilla diciamo non non avevamo molto a livello di soldi e cose, ma c'era molto amore. Quando sei quando sei piccolo diciamo l'affetto la cosa che conta conta di più perché non capisci molto. Del resto non mi posso ma non mi posso lamentare, no?

 

Inès Makula (00:02:48) - Anche perché poi c'è quella cosa che bella che è l'amore conta più di tutto perché la testa di mio tanto ingrandisce, ingigantisce tutto. Quindi un piccolo albero di Natale può sembrare una metà alto tre metri nella testa di un bambino. E sei più impressionabile, più quando cresci che ti rendi conto, magari ci sono più diversità tra le persone o ti manca qualcosa rispetto a quando sei forse piccolo?

 

Alessio Fanelli (00:03:09) - E poi quando tutti diciamo quando tutti sono allo stesso livello di amore, non sai neanche che cosa ti manca. Nei pomeriggi, quando andavo con il monopattino agli archi e gli archi di travertino che stanno dietro Torpignattara, tutti avevano lo stesso monopattino, tutti facevano le stesse cose, quindi non c'era mai una sensazione di mancanza.

 

Inès Makula (00:03:33) - E che cosa dobbiamo sapere un po’ del tuo, del contesto in cui sei nato per capire la persona che sei oggi?

 

Alessio Fanelli (00:03:40) - Diciamo che la cosa più importante ho imparato dai miei genitori e comunque dalla mia famiglia, è sapere che niente ti è mai dovuto.

 

Alessio Fanelli (00:03:51) - Mio padre non è neanche andato alla scuola superiore, ha iniziato a lavorare dopo la scuola media, è cresciuto alle case popolari al Trullo e mia madre anche ha iniziato a lavorare subito dopo la scuola superiore. Quindi niente. Io quando sono cresciuti i miei lavoravano. Hanno sempre lavorato tutti, lavorato sei giorni a settimana tutte le settimane, iniziando alle quattro di mattina fino all'una del pomeriggio quindi ha avuto sempre un buon esempio di lavoro che è qualunque cosa diciamo potevi dovevi ottenerla questo.

 

Inès Makula (00:04:25) - Podcast infatti quello che dicono spesso anche gli ospiti che sono venuti è un po una cosa tipo una seduta terapeutica di rivedere un po’ il passato e capire un po’ a cosa, a quali, quali eventi o quali cose sono successe, che hanno avuto un impatto, no. Poi magari venti 30 anni dopo. Ed è bello vedere quanto con questi genitori sono stati di grande ispirazione per te, vedere anche quanto la loro fatica, il loro duro lavoro ti ha comunque formato a livello educativo erano dei genitori comunque non hanno, non hanno, non hanno finito non hanno fatto la maturità quindi non hanno neanche fatto l'università, Ti hanno comunque spinto negli studi era qualcosa che loro ci tenevano.

 

Inès Makula (00:04:59) - Che tu seguissi quel percorso e lo finissi o non era una cosa potevi fare quello che quello che volevi.

 

Alessio Fanelli (00:05:06) - Ma una bella domanda allora. Della mia famiglia mia zia Manuela l'unica che ha una laurea quindi tutti gli altri zii, nonni, bisnonni nessuno si era mai laureato inizialmente diciamo c'è sempre stata una tensione tra quello che io volevo fare a livello di studio e quello che la mia famiglia e i miei insegnanti pensavano dovessi fare. Quindi, per esempio al liceo io non volevo andare al liceo, volevo andare a fare l'istituto tecnico informatico perché a me piaceva l'informatica la tecnologia volevo fare quella. E la mia maestra di matematica alle medie parlava con mia madre lei non può mandare suo figlio a fare il tecnico lui deve andare a fare scientifico e poi deve andare in università a studiare a fare ricerca e quindi alla fine ho fatto il liceo scientifico ovviamente però ha.

 

Inès Makula (00:06:01) - Vinto la maestra.

 

Alessio Fanelli (00:06:02) - È esatta esatto E quando poi sono andato quando poi andavo in università c'era una cosa simile. Io all'inizio ho studiato fisica e non diverse da e da Buonanno diciamo visto un po' la strada che intraprendi e non ero interessato a una vita diciamo di ricerca in aboratorio e e quindi decisi di cambiare informatica e anche lì avevo una discussione con mia madre parlavamo e le diceva ma tanto a livello di programmazione comunque vai anche imparare da solo a casa invece una cosa così diciamo unica che.

 

Alessio Fanelli (00:06:39) - Pagherà le cambiali. Cambiali per sempre. E poi non finì neanche la mia laurea in informatica perché iniziai, lasciai l'università per fare una start up ma.

 

Inès Makula (00:06:50) - Arriveremo assolutamente a questo data non ti voglio fare dire troppo perché avevo una domanda per te legata proprio alla tecnologia perché ovviamente tutto il tuo percorso cioè la tecnologia il filo conduttore di tutta la tua vita. Però ci racconti come è nata questa passione cioè come ci si approccia a questo mondo avevi un computer a casa come hai scoperto questa tua passione?

 

Alessio Fanelli (00:07:11) - Io crescendo ho sempre avuto un interesse per cose più diciamo legate alla logica. Quindi da bambino facevo i puzzle quattro cinque anni, poi faccio sempre gli stessi dei quattro puzzle a casa ma non ce n'erano moltissimi a livello di tecnologia. Io in realtà da bambino la mia tecnologia che avevo era il vecchio gamepad di mia nonna e mia mamma, mia nonna e mia nonna facevano i bidelli alla mia scuola, quindi io di solito andavo a scuola, restavo lì con loro finché non mi riportavano a casa e viaggiavamo spesso in camper con loro, con mio fratello, quindi fino a credo otto, nove, dieci anni. Non avevo mai visto un computer o cose del genere, ho soltanto usato il bianco e nero, quindi neanche tutta questa tecnologia. Poi mia madre portò un computer a casa nel 2001. Nel 2002, quando avevo otto nove anni, che il suo ufficio stava buttando perché era vecchissimo e quindi iniziai un po’ a smanettare, diciamo come si suol dire, ma non avevamo questo era nella prima casa in cui avevamo non c'era neanche accesso a internet, quindi era una cosa abbastanza limitata ma mi è sempre piaciuta diciamo la nostra c'era qualcosa diciamo di unico di passare.

 

Inès Makula (00:08:35) - Bastava.

 

Alessio Fanelli (00:08:36) - Sì sì esatto. Poi me mi regalarono qualche anno dopo una mia PSP che ai tempi era diciamo una black station portatile che andava cosa che tutti i bambini volevano eh ma non avevamo ovviamente non potevamo comprare molti giochi visto il costo e allora su internet cercai come scaricare giochi PSP gratis. Niente come un bambino non sai, non sai cosa vuol dire. E così scoprii, diciamo tutto il mondo di programmazione e di modifica delle console. Ovviamente se qualcuno dalla Sony ascolta, non ho mai messo una.

 

Inès Makula (00:09:15) - Settimana a cercare a San Francisco a rubare per i tuoi delitti di vent'anni fa, di 15 anni fa.

 

Alessio Fanelli (00:09:22) - Così iniziai anche a trovarmi, diciamo in diversi forum online legati a queste cose. Parlare con con gente è anche come poi ho imparato l'inglese diciamo praticandolo in questo modo però per me la tecnologia è sempre stato un modo diciamo di modificare il mondo che avevo intorno per riuscire a fare quello che volevo.

 

Inès Makula (00:09:46) - Bello bellissimo cioè troppo chiedere questa domanda perché leggevo questo uno dei miei libri preferiti si chiama outliers. Non so se ne hai mai letto che però spiega come certe persone sono arrivate, tipo il fatto che Bill Gates e Bill Gates viveva vicino alla università di Washington, che era una delle poche unità che aveva un computer, quindi lui aveva accesso al computer per tutti. Tutti questi piccoli vantaggi, queste piccole cose che sono successe nell'infanzia, che hanno dato, che hanno dato, che hanno permesso di avere delle esperienze che magari gli altri non stavano avendo oppure dove scoprono passione per caso quindi ci puoi sempre chiedere. Poi adoro il fatto che i tuoi nonni giocavano con Game Boy, non proprio avanti i tuoi nonni.

 

Inès Makula (00:10:27) - Adoro questa cosa di raccontare del tuo percorso di studi, quindi hai cominciato a studiare fisica, poi sei passata a storia informatica, sta di Tor Vergata, sempre a Roma e ci raccontavi quando ci siamo parlati. Prima volta che durante l'università è anche cominciato a lavorare da remoto per aziende americane e questo fa vedere già un po’ che tipo di persona di persona eri. Ma come hai trovato queste opportunità e che tipo di lavori facevi?

 

Alessio Fanelli (00:10:52) - Ma tutti i lavori? In realtà non tutti i lavori di sviluppo del software. Scrivevo anche per un sito che spiegava il significato dei testi IP americani e fu il primo viaggio che feci in America per andare ai loro uffici a Beverly Hills e che io guarda, non vado a Beverly Hills perché c'è l'ufficio, c'è la casa di questo sito dove scrivo e mi pagano il volo e tutto quanto. E mia madre dice No, queste non sono persone vere.

 

Inès Makula (00:11:31) – È la cosa dei genitori che pensa che tipo c'è un pedofilo dietro che ti ucciderà.

 

Alessio Fanelli (00:11:35) - Hai detto no, no, ma guarda, è così.

 

Alessio Fanelli (00:11:37) - Questo è credito di mia madre che lei si preoccupa sempre. Brava alla fine è sempre, diciamo e ci supporta quando facciamo cose nuove. Andai a Beverly Hills Va beh, comunque quello era una delle cose di cui occupavo e scrivevo anche software come freelancer per diverse start up, principalmente in America, dove da quando sei più giovane è impossibile trovare un lavoro nella grande azienda. Per la tanto start up sono molto più, diciamo, soldi, quindi a loro non interessa quello che ha studiato, quello che hai fatto. Se tu riesci a fare il lavoro a loro va bene e quindi niente ha iniziato a fare un po’ di questi lavori e come li ha trovati diciamo non è io e io dico sempre che non è difficile se tu vai su internet ce ne stanno migliaia di persone, è che cercano sviluppatori e cercano persone che ti aiutano, quindi basta mandare mail, scrivi su Twitter in Twitter.

 

Inès Makula (00:12:41) - Esatto, anche su qualche portale c'è che tipo di qualcuno?

 

Alessio Fanelli (00:12:45) - Qualcuno ti risponde c'è, ci sarà gente che non ti risponde.

 

Alessio Fanelli (00:12:50) - Ci sarà gente che ti risponde, dice no, grazie e qualcuno gli risponde anche dicevo va beh, proviamo tanto allora non costa niente, non è che ti devono assumere a tempo indeterminato e niente provi e comunque della esperienza sia a livello di lavoro che a livello diciamo di interfacciarsi con persone.

 

Inès Makula (00:13:11) - Certo c'è questa cosa che blocca tanto le persone che si mettono delle barriere mentali e non ci provano neanche pensando non mi risponderà non succederà ma in realtà se uno ci prova più ci provi più un certo punto magari ti darà l'opportunità e ti darà quel sì. No, non è che la gente viene a bussare alla tua porta. Alessio A quanto pare, se un fenomeno noto, essendo per cercare delle opportunità.

 

Alessio Fanelli (00:13:32) - Da San Francisco fino a Roma.

 

Inès Makula (00:13:35) - Per cercare. Esatto. Infatti tramite il fatto che cerchiamo di far capire quanto le persone si mettono in situazioni di trovare le opportunità no e durante sempre tanta l'onestà un secondo prima però hai fatto una action hai partecipato hackathon e tu Andrea che era un tuo compagno di liceo quindi immagino anche migliore amico compagno, avete avuto questa idea di inventare un sistema per capire in quale aula mettere le persone e questo progetto poi si è trasformato nella start up Smart torvi di che cosa c'è di che cosa vi occupate come ti ha fatto capire questa esperienza da imprenditore che hai vissuto per qualche anno.

 

Alessio Fanelli (00:14:14) - C'era questa a Tor Vergata legato alla internet of Things e che era una diciamo dei trend maggiori al momento e quindi c'era diverse cose tipo Arduino diversi sensori e cose così e pensate a qualche idea su cui e su cui lavorare anche noi a Roma come tutti sanno d'estate fa molto caldo. E Tor Vergata non ha l'aria condizionata in tutte le aule o almeno ai tempi non ce l'aveva. Quindi fai l'esame di analisi due e fa 42 gradi nell'aula e già è difficile di suo diventa ancora più difficile e quindi abbiamo quest'idea per mettere dei sensori nelle diverse aule e ogni aula poi aveva delle informazioni statiche ovvero la dimensione dell'Aula cose del genere e aveva anche sensore di temperatura di ossigeno per capire se diciamo c'erano troppe persone o se magari era sottoutilizzata quindi questa fu un'idea che noi costruimmo in un giorno un prototipo dopo in realtà continuiamo a lavorarci e dopo una settimana decidemmo che non ci andava di convincere l'università a cambiare e a prendere queste cose. Quindi la trasformiamo in una cosa legata alla domotica. Quindi invece che pensare all'università e tenere traccia delle aule, utilizzare una tecnologia simile nelle case, quindi a temperatura del genere anche altre cose legate a sensori di movimento per l'allarme e tante. L'idea unica che avevamo era fare tutto open source quindi questa che in Italia era una delle prime compagnie a fare open source e quindi tu potevi prendere il codice e scaricarlo gratuitamente online. Anche tutto l'hardware che noi producevamo era tutto open hardware e quindi dopo devi copiare lo schema di e fartelo da solo. Ecco, l'idea era volgare. Va beh, tante persone non hanno né l'interesse nelle capacità di farlo e quelle sono le persone che poi comprano il prodotto già finito.

 

Inès Makula (00:16:22) - E qual era l'interazione delle persone scusami utilizzare della vostra tecnologia.

 

Alessio Fanelli (00:16:26) - Ma ai tempi era nessuno aveva cose di domotica era comunque una cosa nuova quindi era puro interesse di capire a Wow posso usare la vostra app sul telefono. Accendere le luci bloccate, il traffico sono facili e quindi niente la presenta male. Per un paio d'anni feci anche un'intervista radio con Massimo Banzi, il fondatore di Arduino, ma poi diciamo come due studenti i soldi per fare una start up hardware se ne servono abbastanza e quindi alla fine decidemmo comunque di abbandonare l'idea e io andai poi a lavorare full time per una start up a Los Angeles a dare modo a però quello che cavi anche da quell'esperienza e che provai diciamo la mancanza di una vera community come abbiamo qui in Silicon Valley Se tu sei una persona che fa l'imprenditore o il founder in tecnologia.

 

Alessio Fanelli (00:17:25) - Specialmente a Roma ma anche in Italia comunque ci sono poche persone ad alto livello e tante di quelle che ci sono dicono di voler fare le start up per i fondatori, ma in realtà è più diciamo volerlo dire che volerlo fare. E quindi quello mi spinse un po’ a inserirmi di più nella community americana sia a livello di social media a seguire su Twitter le persone diciamo migliori nel campo sia a lavorare con start up quindi qui in America per capire un po'come qual era la differenza.

 

Inès Makula (00:18:00) - Si sicuramente negli ultimi anni si stanno migliorando tanto le cose devo dire quando siamo partiti noi col podcast e vivendo a Londra e a Los Angeles eravamo convinti che non c'era neanche l'ecosistema in Italia e non avevamo lanciato l'idea di intervistare start up all'inizio però poi siamo rimasti anche noi sorprese che le cose stanno cambiando. Siamo ovviamente ancora molto indietro rispetto ad altri Convalle non compare mai, però devo dire, si sta creando sempre più un ecosistema, soprattutto forse a Milano. Principalmente però le cose stanno andando nella direzione giusta prima di arrivare al momento in cui poi si va a lavorare per le aziende americane hai lasciato università come hai fatto drop out che tanti founder tecnici ragazzi che studiano materie tecniche lo fanno.

 

Inès Makula (00:18:45) - Bill Gates, Steve Jobs sono persone famosissime. Che cosa ti ha fatto prendere questa decisione di mollare? E se tornassi indietro adesso lo rifaresti?

 

Alessio Fanelli (00:18:53) - Io negli ultimi dieci dodici anni ho sempre cercato di studiare. E il mio. Il mio vecchio Gab di sempre. I grandi studiano i grandi, quindi per cercare di essere una persona importante devi un po a capire come le persone ci sono arrivate fino ad oggi. Fatte di Steve Jobs, di Walter Isaacson Drive di di Bill Gates ha filmato il fondatore di Amazon Jeff Bezos a questa idea diciamo in inglese chiama regret minimis action framework che in italiano sarebbe come ridurre to rimpianti e quello che lui fa l'esempio di quando ha fondato Amazon e al tempo lavorava con Goldman Sachs come con investment banking a New York dove guadagnava un sacco di soldi. E la sua idea è quando ci avrò 80 anni rimpiangerò di non aver guadagnato quegli 80.000$ a vent'anni o rimpiangerò di non aver provato a fare la mia start up ai tempi E ovviamente tutti i soldi che ha fatto con Amazon. Rimpiange sicuramente e quindi quella è una cosa che cerco sempre di utilizzare sia a livello di fare cambiamenti orizzontali come andare a fare il mio padre a fare l'investitore sia nella stessa industria quindi rifarei quello un'altra un altro framework diciamo mentale invece di Di Luca che parla di real thing quindi quando pensi a una decisione pensi e il processo che ti ci ha portato pensi al risultato e poi decidi in base al risultato se la decisione era giusta quindi ovviamente devi dire di sì perché ora.

 

Inès Makula (00:20:42) - Sta arrivando qua.

 

Alessio Fanelli (00:20:43) - Esatta quindi perché.

 

Inès Makula (00:20:45) - Perché no va bene.

 

Alessio Fanelli (00:20:47) - Però per me è sempre importante diciamo ricostruire il processo che ha portato alla decisione più che la decisione stessa e quindi sì lo rifarei sicuramente.

 

Inès Makula (00:20:57) - Una delle cose che mi piace di più in assoluto del tuo percorso è che non ti sei mai imposto dei limiti. Infatti un giorno entri su Twitter per caso vedi questo annuncio di Ventures che è un fondo di visti a New York, che cercava un ingegnere informatico per costruire una piattaforma e decidi di candidarti. Che cosa ti ha spinto a fare questo passo e andare a lavorare per loro, cioè a provare a candidarti?

 

Alessio Fanelli (00:21:20) - Insomma questa è una cosa che mia moglie a mia moglie americana e parla italiano anche e sempre quando diciamo a mia madre mio padre di una ditta di qualcosa la dice perché no e mia se la ridono perché la dice in modo diciamo come un bambino dice perché no. È uguale? La mia risposta è la stessa perché no? Quando vedi una cosa che pensi che sia interessante, che comunque non hai mai fatto prima la cosa peggiore che succede? Dico no, no, è la cosa migliore che succede è che dicono sì.

 

Alessio Fanelli (00:21:54) - Quindi a me di sentire qualcuno che mi dice no, no, non mi cambia niente. Quindi quando ci sono cose così ho sempre ho sempre provato a inserirmi e niente quindi poi era un lavoro diciamo da anche dare modo io infatti chiesi subito posso fare dare modo allora sì sì certo è che già ti fa capire su Twitter loro ti rispondono in tempo reale alle domande sul lavoro.

 

Inès Makula (00:22:19) - A quel proprio lì posso lavorare da remoto su Twitter.

 

Alessio Fanelli (00:22:23) - C'è la domanda sì sì e poi i fondatori di al tempo si aveva che da un anno erano un fondo abbastanza nuovo di fondatori Hamdi lui lavorava un fondo che si chiama in città che è una dei fondi di seguiti il più grande in America e lui ha ben quattro lauree Harvard quindi a differenza mia una che ha studiato erano invece l'altro fondatore lui ha studiato nel lavorava Goldman Sachs nella parte di quanta training e creava tecnologia lì e quindi la loro idea era possiamo creare un fondo legato che usa diciamo ai tempi di Big data e informazione pubblica online per trovare start up interessanti all'inizio e quindi ha detto boh sembra una cosa interessante e quindi ha mandato una mail e poi niente ha lavorato quasi cinque sei anni da una mail diciamo da un tweet a caso poi è nata una un lavoro diciamo che è durato.

 

Inès Makula (00:23:29) - Sì tra l'altro è anche cambiata molto la tua carriera perché sei entrato come un ingegnere hai lavorato qualche anno come ingegnere ma poi è passato nel team degli investimenti infatti come cioè come mai fatto questo succeda certo gli ingegneri non vanno poi a lavorare a fare a fare gli investitori nei visti quindi come mai hai di cambiare ruolo e come.

 

Alessio Fanelli (00:23:52) - Diciamo che è stato è stato più legato a alla mia performance che al mio interesse quindi creando una piattaforma che trova start up il mio lavoro in parte costruendo approvarono e allora vedevo diverse start up che erano interessanti e dicevo a me li scrivo ci parlo perché al tempo sul web non c'era nessuno un background diciamo tecnico e che poteva quindi incontrare queste start up quindi diceva bella incontrò io tanto non lo incontrerebbe comunque nessuno così iniziai a fare qualche bene qualche investimento in queste compagnie la il fondo abbastanza orizzontale diciamo a livello di gerarchia quindi anche se tu comunque lavori nella parte di in informatica per portare a un possibile investimento quindi niente investi mi avvio investimento in una compagnia che si chiama pantere Labs che è una compagnia di sicurezza informatica e investi nel seed da una valutazione sotto ai 20 milioni e lo il calo d'azione A1000000000E4 credo non.

 

Inès Makula (00:25:02) - Male.

 

Alessio Fanelli (00:25:03) - Investire AIM uguale in altre compagnie qui investì presto e poi fecero altri fondi e importanti e così iniziai anche comunque a conoscere investitori di altri fondi che poi perché la parte più bella diciamo del Venture capital che ogni round lo fa un'altra persona e quindi inizia a lavorare abbastanza da vicino con gli altri e quindi inizia a capire un po’ diverse parti della del mestiere e e poi niente dissero c'è boh se companies una bomba forse l'investitore.

 

Inès Makula (00:25:49) - Esatto.

 

Alessio Fanelli (00:25:50) - Sviluppatore.

 

Inès Makula (00:25:51) - Perché è andata così allora non è che tu eri curioso avevi già cominciato un pochino un pochino a fare e secondo te erano era tipo fortuna da principiante o così o cosà. Immagino di no, però comunque se ancora sei ancora qua hai fatto crescere tanto il fondo, sei un altro, sei un altro fondo. Quindi se facciamo ancora l'investitore, ma cosa? Cosa rende di te un buon investitore? Cioè cosa guardi quando valuti una start up? Cosa cerchi?

 

Alessio Fanelli (00:26:14) - Diciamo che ci sono diversi modi di investire. Il mio modo è sempre stato guardare vedere start up e comunque fondatori che lavorano con diciamo innovazione a livello tecnico la maggior parte degli investitori non hanno un background da ingegnere informatico e quindi molte cose è difficile per loro.

 

Alessio Fanelli (00:26:39) - Capire qual è la differenza a capire qual è l’innovazione. Per esempio, quando Intel, il loro competitore maggiore AMD che spalanca la compagnia quotata in borsa che vale 30 40 miliardi. Ai tempi faceva avrei visto la stessa cosa e quindi molti investitori dicevano c'è già esiste non capisco la differenza. E invece loro avevano diverse diciamo innovazioni tecniche che la gente ora capisce.

 

Inès Makula (00:27:09) - Certo capiscono che sta dicendo che ci vuole qualcuno che capisca quali problemi stanno risolvendo e anche le Anche se il cambiamento è piccolo nella testa degli altri tu non riesce a capire in che ce lo riesce a vedere quanto è grande. In realtà non mi viene la traduzione della parola Staro magari costoro c'è in inglese che è un piccolo aneddoto però è una cosa gigantesca che può veramente fare la differenza tu la riesci a vedere perché riesce veramente a capire. Infatti il fondo passato da un fondo che all'inizio era di 7 milioni di dollari mi dicevi a 550 milioni quindi sicuramente hai partecipato a questa a questa grossa crescita però nel 2022 hai deciso di dire ciao ciao la il Scholes e sei nato a San Francisco come mai hai voluto prende questa decisione cambiare.

 

Alessio Fanelli (00:27:54) - Ai tempi davamo un ufficio a San Francisco The Perfect Five quindi diciamo chi va a San Francisco l'ufficio tutti nessuno alzava la mano nessuno perché poi erano Bellucci due bambini non è che prende se si trasferisce Hamdi anche tutta la sua famiglia nella costa e quindi ha detto beh tanto io qua non c'è nessuno siamo solo io e mia moglie siamo qua siamo a San Francisco sempre dove noi siamo e la detta beh vado io andiamo Gabriel ufficio e io va beh ovviamente sono andato a San Francisco tantissime volte per lavoro a Grammy degli anni e ai tempi comunque eravamo il secondo in comando alla al fondo all'età varietà degli alberi ufficio la fa niente un anno dopo non cambia niente lavoro però quella è stata diciamo la decisione iniziale di discostarsi.

 

Inès Makula (00:28:48) - Ok ok infatti poi hai fatto colloqui con Sequoia enorme però hai piazzato un'offerta invece dove sta adesso il fondo che in realtà è un fondo più piccolo magari meno conosciuto internazionalmente? Come mai? Di andare su un fondo magari più piccolo piuttosto che quelli che sono quelli più famosi al mondo quindi che in Italia ti conosciamo bene come hai preso questa decisione diciamo per me.

 

Alessio Fanelli (00:29:12) - Sempre parlando c'erano fondi come Sequoia Andersen Horowitz che sono di grande successo e sono amico di molte delle persone che ci lavorano il motivo per cui ho fatto i colloqui ma sono fondi che esistevano prima di me e esisteranno dopo di me ramo se vuoi esiste perché don Valentine era un grande investitore da Ghioni era un grande investitore Alfred un grande investitore. Andersen Ovest esiste perché Ben e Mark sono alcune delle persone più importanti nella storia della tecnologia e quindi anche il loro modus operandi era molto diverso. Sequoia, che gestisce 83 miliardi, Andreessen Horowitz e credo 40 e 50. La loro idea è come tu crei una strategia che parte dal seed dall'inizio fino a ha compagnia quotata in borsa. Quindi Sequoia per esempio ha un ETF nel loro fondo che è una cosa impensabile in venture. Invece da Siebel ora abbiamo chiuso il nostro secondo fondo che è 275 milioni e quindi ovviamente come io abbiamo 525 milioni rispetto al se voi andreste non avete niente però siamo comunque all'inizio di una di un nuovo fondo e la nostra idea di fare un fondo molto più specializzato perché è come se vuoi Andreessen Horowitz loro investono in tutto Homestead quindi quando pensi a come puoi aiutare i fondatori nel portfolio c'è uno è difficile trovare persone che sono esperta in tutto e due lì le incentivi diciamo sono legati alle compagnie, qua è messo più soldi quindi se fai un Sentry se fa una un round diciamo stage investe 150 milioni in una compagnia darà più risorse a quella compagnia che a quella in cui è investito 2 milioni come funziona la matematica e quindi il mio interesse era più entrare in un fondo più piccolo diciamo che poi non è perché se ci pensi noi abbiamo quattro siamo quattro i gol partners 275 milioni diciamo il numero giusto per la dimensione che siamo se no quel segreto Channel 400 500 investment quindi.

 

Alessio Fanelli (00:31:37) - È una cosa diversa come dimensione e noi siamo molto specializzati ancora nelle cose che io capisco quindi io non posso andare a fare l'investitore su tutto perché quando non hai un diciamo un Insight unico su un market non c'è modo di avere ritorni diciamo migliori degli altri e quindi niente. Io sono quasi quasi un anno e sembra un dieci anni è però soprattutto il boom dell'intelligenza artificiale è stato ottimi anni su cui ho lavorato ma se vuoi sapere la storia.

 

Inès Makula (00:32:15) - Grazie di averla usata anche di frequente se vuoi è Andrew Anderson. Ora che sono quasi le corporate del mondo, gli istituti nella start up diciamo una dove anche magari più beneficio di entrare all'inizio presto e costruire poi la tua carriera e fare crescere quindi il resto che sta lì da un anno che investimenti hai fatto cosa c'è una cosa di particolarmente interessante che qua investito.

 

Alessio Fanelli (00:32:41) - Molte sono al livello l'infrastruttura più bassa ma diciamo quella più magari che è facile da capire una piattaforma di agenti di ricerca autonoma. Quindi molti di questi modelli come c'è GPT fuori cose del genere sono molto bravi a fare training quindi dobbiamo chiedere guarda io devo fare ricerca su X cosa faresti te e dimmi è step by step tutte le cose che faresti.

 

Alessio Fanelli (00:33:10) - Vado a prendere ognuno di quegli step e chiedere di nuovo al modello di fare quello e poi riunirle tutte insieme. E questo ovviamente in maniera abbastanza grossolana. Spiegato bene e quindi è meglio investire in una piattaforma che aiuta fondi, hedge fund e investment banking, gruppi simili a mixare tanta della ricerca credo quello è uno dei trend maggiori che vedremo è l'intelligenza artificiale prodotti che sono un unico pivot diciamo delle persone, quindi non è rimuovere un lavoro che già esiste ma tu fai un lavoro e come tutti sanno tante cose che non vuoi fare nel tuo lavoro che se qualcuno facesse per te saresti molto contento. Quindi stiamo investendo in IT del genere.

 

Inès Makula (00:33:59) - Molto interessante, tipo per i poveretti che lavorano 150 ore al giorno, magari li può aiutare tantissimo. E invece una persona che comunque sei passato da essere un programmatore informatico, poi a founder di una start up, poi di nuovo programmatore, adesso investitore tecnico, ma comunque tre ruoli molto diversi tra di loro che richiedono competenze diverse, ma anche una intelligenza emotiva molto diversa. Secondo te che cosa ti rende così adattabile? Cioè che cosa fai te che tu sei stato bravo più o meno a fare l'imprenditore? Forse non è durato tanto, però comunque se resta fai tutte queste tre le cose come cosa? Cosa ti rende così adattabile?

 

Alessio Fanelli (00:34:35) - È una bella domanda a cui non ho mai pensato e credo la fa tanto di quello è avere comunque molta empatia e abilità di ascoltare perché crescendo diciamo, sono state molte in molte situazioni poi quello era importante e molte situazioni in cui comunque tu hai rispetto per tutti no non c'è mai molte persone crescono in una certa situazione vedono tante persone come al di sotto di loro no come va beh come vacanze di Natale quando io no Haider Pigna che hanno preso Piazza del Popolo ora vengono a Cortina e quindi diciamo ci sono tanta gente non è predisposta ad ascoltare a tutti noi invece il nostro il nostro lavoro come investitori è spesso investire in gente che non è diciamo pubblica per noi non sono tutti allo stesso modo non hanno tutti lo stesso background.

 

Alessio Fanelli (00:35:34) - Se tu pensi a quale alcune delle persone che ha nominato Steve Jobs ricordo ancora una delle citazioni di Tina Sequoia che è che è stata una dei primi investitori in campagne dopo che ha cacciato Steve Jobs ed è trovata fa una doccia perché veramente puzzi stava a piedi scalzi cioè quindi Dio se tu comunque vieni da una situazione in cui dici certe persone del genere persone diverse che non sono da Harvard non sono da Stanford così non valgono la pena parlarci perderesti molte occasioni. A quale Bill Gates a Bill Gates quando ha fondato Microsoft aveva vent'anni.

 

Inès Makula (00:36:18) - Si doveva trovare un po'il diamante nella roccia che magari gli altri non hanno visto e quindi di avere queste molto intelligenze molto empatia e invece che consiglio daresti a start up italiane che si vogliono approcciare ad investitori americani abbiamo visto che c'è in novit a per esempio che porta start up italiane a fare pitch. Francisco, prima investitore in un fondo americano, cosa ti farebbe investire in una start up italiana?

 

Alessio Fanelli (00:36:47) - C'erano diverse cose. La prima è una cosa che cerco sempre più di non avere.

 

Alessio Fanelli (00:36:54) - La stai facendo una start up perché veramente ci credi all'unica cosa che puoi fare o stai facendo una start up perché è una cosa figa e così lo dice due amici. Quella, diciamo è la prima cosa da cui parte tutto. La seconda è un po’, diciamo la faccia tosta di provarci in Italia e te ne hai parlato all'inizio. Tanta gente pensa che alcune cose non sono non sono impossibili ma. E quindi fanno una start up con già diciamo pensano di voler fare qualcosa ma non troppo e invece qua la cosa che la cosa diversa in America è che tutti pensano di poter fare qualunque cosa negano qualunque compagnia. Io ci combatto ribatto perché sta start up con cui mi muovo più velocemente e spesso invece in Italia vedo persone dice no guarda io voglio raccogliere 500.000€ per l'anno prossimo voglio fare dei profitti e se vuoi fare dei profitti l'anno prossimo vai in banca e chiedi un prestito per un anno così che poi l'anno prossimo ai profitti invece se guarda il Venture capital tu da quattro anni cinque anni devi fare 100 milioni di ogni anno.

 

Alessio Fanelli (00:38:14) - Ma non serve non importano i profitti è una mentalità diciamo diversa non è non è evitare il fallimento ma è capire di avere successo. E poi non tutti hanno successo ma va beh però devi provarci diciamo al meglio delle tue abilità. Poi l'altro problema grande dell'Europa uno la deregulation e tutta la differenza nei mercati no quindi quando tu crei comunque un prodotto che magari soprattutto quando si parla di cose B2B legate al business le cose in Italia funzionano in modo a in Germania in un altro e in Francia in un altro quindi già nel tuo mercato sei ristretto e devi subito spostarti fuori. Mentre in America comunque abbiamo 320 milioni di persone quindi finché vendi a tutti gli americani già hai fatto abbastanza. Quindi il mio suggerimento è sempre iniziare con il mercato più grande possibile. Quindi se sei nato, se sei nato in Italia e vivi in Italia, non vuol dire che la startup deve vendere in Italia puoi anche avere come target company al di fuori. E infatti va beh. Poi ovviamente ci sono i successi in Italia di volo Satispay e ci sono anche successi italiani qui di booking che sono venuti a San Francisco da subito quindi niente quello la mentalità di volerci provare.

 

Alessio Fanelli (00:39:41) - La faccia tosta io viene tanta gente nei nostri mi e io che sicurezza informatica noi vogliamo distruggere Palo Alto networks che è una compagnia che vale 200 miliardi di dollari e genera miliardi di revenue ogni anno dice impossibile però tanto se ci devi provare tanto vale la pena provare per fare una cosa grande che provare per fare una cosa piccola quindi quella la mentalità che ancora un po’ manca.

 

Inès Makula (00:40:12) - Sì, un po’ manca. È bisogno sognare più grande, non avere più, come dicevamo prima, non porsi questi limiti, queste barriere che magari ci poniamo più culturalmente mentali. E in Italia abbiamo una grande cultura cervelli sistema educativo abbiamo mezzi finanziari anche in Italia ci sono tantissime imprese molto molto grandi italiane che magari non sono startup con l'industria eccetera ma secondo te cosa manca perché diventi un buon posto per innovare e o avviare un'attività imprenditoriale? Cioè se avessi una bacchetta magica cosa? Dopo la sua esperienza all'estero italiano in America, cosa faresti? Cosa cambieresti?

 

Alessio Fanelli (00:40:50) - Credo la cosa maggiore che in Italia la critical mass non un una concentrazione di talento e di conoscenza che ovviamente no quindi se abbiamo la cioè fare il fondatore è un'esperienza molto molto solitaria perché è difficile per persone che non sono anche loro fondatori o che non sono stati fondatori di capire come che tipo di lavoro è il tipo comunque di pressione e di responsabilità hanno perché tante persone che lavorano per te che per te fai un errore perdono il lavoro quindi è una cosa diciamo che se hai fatto solo l'impiegato è difficile relazionarsi. Una delle cose che continua a rendere la San Francisco è la Silicon Valley il punto migliore per essere un fondatore a densità di questo network. Tu quando sei in Italia puoi avviare una start up leggi online Y Combinator Startup School e puoi fare benissimo. Poi arrivi a sei e magari fai cinque, sei, 7 milioni di birra e dici. Ma da qui a 50 come ci si arriva a quello on line non c'è scritto perché non è una. Molta gente non ci arriva mai quindi nessuno lo scrive. Però a livello di di supporto invece qui in Silicon Valley scrivi la maggior parte della gente ti risponde e dieci 15 minuti di tempo. È quindi quella un'altra cosa che purtroppo in Italia non c'è non si pone non si può replicare come non si può replicare in America e tante persone ci hanno provato tante città c'hanno provato come due anni fa dicevano Miami alla nuova città della tecnologia e poi a Ostia nella nuova città della tecnologia ma non c'è non è non è possibile New York un po’ diciamo la sorella nella discosta perché comunque la densità di un big customers quindi la gente che compra questi prodotti molti sono a New York e quindi sì creare un network lì ma comunque noi siamo tre quattro cinque volte più grandi e avendo molta meno superficie anche a San Francisco abbiamo soltanto 800.000 persone a New York e 7 milioni.

 

Inès Makula (00:43:27) - Siamo arrivati adesso alla fine del nostro episodio che concludiamo sempre con questa domanda in che modo pensi che la tua italianità ti abbia aiutato nel tuo percorso?

 

Alessio Fanelli (00:43:36) - Arrangiarsi, diciamo questa è una cosa che spesso io vedo quando torno in Italia che ai tempi magari neanche apprezzavo tanto una ma come? Tanta gente c'è, cerca, cerca di arrangiarsi con quello che c'è, non c'è tanto, ma in qualche modo la situazione la risolvi. Quindi per me quella è stata una cosa molto importante No non ho non ho avuto la laurea per entrare a lavoro non ho avuto quello però in qualche modo uno si arrangia fai lavori come freelancer prima ero così quello invece che la laurea oppure lavori in open source è così che puoi far vedere quello che hai fatto c'è sempre un modo per poter risolvere e quindi niente dobbiamo fare. Più che di quello.

 

Inès Makula (00:44:33) - Direi che ti sei arrangiato molto bene. In effetti è che hai una carriera pazzesca, stupenda come dicevo, Bello che non ti sei posto nessun limite. Chissà dove sei ancora giovanissimo, chissà dove, dove arriverà nei prossimi decenni. Ti ringrazio tantissimo per aver condiviso la tua storia con noi. Tra l'altro volevo anche dire a tutti gli ascoltatori che hai, per tutti quelli un pochino più tech diciamo stavi hai un podcast che si chiama Legend Spaces bisogno bisogna capirci qualcosa per capire di quello che parlate diciamo che è molto molto tecnico però per chiunque ci ascolti che abbia un po’ questa voglia di scoprire di più sul mondo e tutte queste cose vi invito ad ascoltarlo e e grazie mille per il tuo tempo Alessio.

 

Alessio Fanelli (00:45:16) - Grazie a te.

 

Vogliamo ringraziare BAIA, la Business Association Italy America, per la loro partnership.

BAIA è un'associazione non profit che opera nella San Francisco Bay Area dal 2006 e ci sta aiutando a promuovere questa serie con i loro membri. 

BAIA è gestita da un gruppo di professionisti italiani a San Francisco che crea opportunità di networking professionale all’interno della comunità italiana e italo-americana, facilitando lo scambio aperto di conoscenze tra l’Italia e gli Stati Uniti attraverso eventi per manager e imprenditori in Silicon Valley. Piu' informazioni sul sito baia-network.org e se siete in SIlicon Valley vi consigliamo anche di iscrivervi alla loro newsletter. 

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