Diego Piacentini, Chairman Vento e Founder View Different

 

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Per la prima volta invece di parlare a un microfono con ascoltatori immaginari oggi ho auto delle facce davanti a me. Abbiamo registrato la puntata durante l’Italian Tech Week intervistando Diego Piacentini.

Diego ha avuto una ricca carriera nel mondo tech. Ha lavorato per alcune delle società più iconiche dei nostri tempi, tra cui Apple, Amazon, di cui parleremo e poi è stato chiamato da Matteo Renzi per entrare nel governo italiano, dove ha lavorato come commissario straordinario per l'Agenda digitale. Oggi è Chairman di Vento ed è anche founder del suo fondo di investimenti View different. E’ anche sul board di tante società quali DoorDash, the Economist e trova anche il tempo di fare da mentore a tanti imprenditori italiani.

TAKE AWAYS

Origini e Valori Familiari (00:02:06)

Diego racconta la sua infanzia a Milano e i valori trasmessi dalla sua famiglia.

Esperienza negli Stati Uniti (00:03:18)

Discussione sull'impatto del viaggio negli Stati Uniti a 16 anni e le differenze culturali.

Ritorno in Italia e Lavoro in Apple (00:06:55)

Diego parla del suo percorso professionale, dall'università alla carriera in Apple.

Lavoro con Steve Jobs (00:07:34)

Riflessioni sull'esperienza di lavoro con Steve Jobs e le lezioni apprese.

Colloquio con Jeff Bezos (00:12:49)

Ricordi del primo colloquio di Diego con Jeff Bezos e la creazione di Amazon in Europa.

Decisione di trasferirsi a Seattle (00:15:19)
Diego racconta la difficile decisione di trasferirsi a Seattle con la famiglia nel 2000.

Rischi di Amazon nel 2000 (00:15:39)
Si discute del periodo difficile di Amazon, in piena bolla delle dotcom e non profittevole.

Metodo per decisioni difficili (00:16:11)
Diego condivide il suo metodo per prendere decisioni difficili, basato sulla visione di Jeff Bezos.

Futuro dell'e-commerce (00:16:55)
Riflessione sul potenziale futuro dell'e-commerce e il declino tecnologico in Europa.

Approccio al rimpianto (00:18:22)
Diego spiega il "regret minimization approach" per prendere decisioni senza rimpianti.

Riflessioni su carriera e opportunità (00:19:32)
Discussione su come affrontare cambiamenti di carriera e opportunità professionali.

Principi di leadership di Amazon (00:20:29)
Diego parla dei principi di leadership di Amazon e della loro importanza per i fondatori.

Proposta di Matteo Renzi (00:26:02)
Discussione sulla proposta di Renzi di digitalizzare l'Italia e le incertezze iniziali.

Cercare talenti per il governo (00:27:48)
Strategie di Diego per trovare talenti adatti durante il suo mandato governativo.

Digitalizzazione dell'Italia (00:29:15)
Descrizione delle sfide e dei progetti per digitalizzare i servizi pubblici in Italia.

Lezioni Apprese nel Governo (00:30:38)
Diego condivide le lezioni positive e le esperienze di negoziazione nel settore pubblico.

Rimanere in Italia come Investitore (00:31:57)
Riflessione su come Diego ha deciso di investire in startup italiane pur vivendo all'estero.

Ambizione dei Founder Italiani (00:34:12)
Diego parla dell'ambizione crescente tra i fondatori di startup in Italia e dei suoi consigli.

Valore degli Sviluppatori Software (00:36:51)
Critica al sistema italiano riguardo la sottovalutazione del valore degli sviluppatori software.

Futuro delle Startup in Italia (00:37:27)
Diego prevede che l'Italia avrà un grande successo imprenditoriale nei prossimi tre anni.

Momento Difficile nella Carriera (00:38:12)
Racconto di una scelta difficile riguardo un'offerta di lavoro in Olivetti durante un momento critico in Apple.

Influenza dell'Italianità sul Successo (00:40:43)
Diego discute come la sua italianità ha influito sulla sua carriera e sulle sue capacità di adattamento.

 

TRASCRIZIONE EPISODIO

Camilla Scassellati (00:01:17) La tradizione di MadeIT è di iniziare sempre dagli inizi e scoprire le storie dei nostri ospiti anche già dall'infanzia, che secondo me è un modo un po forse di togliere il velo di mistero che è intorno alle persone di successo, perché alla fine partiamo tutti da posti anche molto diversi, ma simili in tanti modi. Quindi ti volevo chiedere se ci puoi parlare un po di dove sei cresciuto, della tua famiglia e dei valori che ti hanno trasmesso, che forse ti porti ancora adesso.

Diego Piacentini (00:02:06) Certo, allora io sono innanzitutto buongiorno a tutti e io sono cresciuto a Milano, a Lambrate, specificatamente per quelli che sanno dove a Milano ho fatto il liceo scientifico.

Sono cresciuto in una famiglia che, emigrata dalla bassa bresciana alla fine degli anni 50, ho fatto la Bocconi a suo tempo. Direi che i momenti più interessanti di quel periodo sono che a 16 anni sono andato a fare un anno all'estero, negli Stati Uniti, in questi programmi di scambio, in questo caso Intercultura, cosa che fortunatamente adesso è abbastanza diffusa, allora eravamo veramente in pochi gatti. La cosa interessante in tutto questo è che sono capitato in una famiglia che mi ha ospitato. Non potevi scegliere la famiglia, non potevi scegliere. Sapevo che andava negli Stati Uniti, nello stato di Washington, a 50 miglia a sud di Seattle e 22 anni dopo Amazon che a Seattle mi ha assunto

Camilla Scassellati (00:03:18) Sei tornato Poi da dove sei arrivato. Infatti ti volevo chiedere di questo viaggio negli Stati Uniti a 17 anni, perché come hai detto tu stesso, erano gli anni 70, quindi adesso, come dici, è molto più comune fare questo tipo di di viaggio, ma immagino che all'epoca non lo fosse.

Come hai deciso di andare? Perché a 17 anni, 16 anni, avevi già voglia di andare via da Milano, dove eri cresciuto? Se lo racconti adesso così immagino che ti abbia anche impattato molto quindi.

Diego Piacentini (00:03:46) Assolutamente. Guarda, io avevo già deciso a dodici anni a dodici anni avevo un cugino che che che aveva fatto a suo tempo un'esperienza del genere lui era stato il primo anno che era andato con l'aereo fino all'anno precedente andavano in nave per dirti la situazione. Era andato in un paesino del Texas mi raccontò delle sue avventure e dicevo “io quando avrò la sua età lo faccio” ma proprio nella maniera più più risoluta possibile, senza senza compromessi. E mi ricordo che ho fatto l'application da solo. Adesso ci sono i genitori che aiutano troppo i figli, la propria età, quell'età. Io sono tra i più colpevoli. E sono andato a fare questo colloquio in una specie di. C'è un test psicologico, un colloquio con 2 o 3 persone. Comunque è una cosa ben selettiva.

Camilla Scassellati (00:04:38) E ti ispirava. Io sono vivo a Los Angeles, sogno molto americano. Ho sempre avuto un po il pallino dell'America. Ti ispirava l'America o ti ispirava andare lontano da un contesto in cui eri cresciuto e fare un'esperienza Diciamo diversa da solo dove ti potevi?

Diego Piacentini (00:04:54) Il mito degli Stati Uniti allora era ben diverso da quello che c'è adesso. Tra l'altro la cosa interessante è che e mi fa sorridere tenendo il telefono in mano che la regola ovviamente non era era impossibile mantenerla rigorosamente però la regola, il grosso suggerimento che davano è che per immergerti completamente nella tua cultura dovevi colloquiare con i tuoi genitori solamente a Pasqua e Natale. Una telefonata solamente a Pasqua, Natale che io rigorosamente ho rispettato, anzi ho rimproverato mia madre che mi ha chiamato una volta in più e no, questo per dirti anche come come era più facile veramente staccarsi dalla tua legacy e e proiettarsi in un in una in una situazione completamente diversa sì quindi quindi l'idea di una cultura diversa l'idea comunque di una cultura allora per noi in Italia molto più aperta. Incontriamo un periodo poi anche da una parte che appena finita la guerra del Vietnam da noi c'erano le Brigate Rosse.

Era l'anno che avevano rapito Moro. Comunque erano momenti di sussulto sociale. Adesso chiaramente stiamo dicendo che tutto è polarizzato, tutto negativo. Però ogni tanto dobbiamo guardare che alla fine ci sono sempre stati cicli storici di quel tipo. Ed è stato per me un turning point, non solamente per il fatto di imparare la lingua che comunque conta. Allora non erano tanti bilingui in Italia, anzi non ce ne sono molti adesso allora ancora di meno. E questa apertura nei confronti di culture diverse ho imparato tanto per darvi un'idea sono stato esposto a religioni diverse. Cioè io non avevo mai avuto un compagno di classe che fosse ebreo un compagno di classe che fosse mussulmano protestante perché quindi c'è già. Parti da una monocultura quella italiana che mono religione abbastanza legata alla propria storia e va in un mondo completamente diverso. Come dire adesso le cose si sono un po appiattite, ma allora c'erano veramente diversità enormi.

Camilla Scassellati (00:06:55) Qua accellero un po, hai anticipato che è stato la Bocconi e poi sei arrivato da Apple, ci rimarrai dodici anni fino a diventare general manager e VP della divisione europea.

Ci puoi raccontare come sei, Faccio tre domande in uno perché voglio sapere come sei approdato da Apple? Che tipo di società era quando ci sei arrivato? Perché comunque di nuovo, non voglio datare troppo, però era erano altri tempi. E poi so che negli ultimi tuoi tre anni è tornato Steve Jobs da Apple che aveva lasciato, quindi ha avuto anche l'opportunità di lavorare direttamente con lui. Quindi ti volevo chiedere una lezione imparata da Steve Jobs o dal tuo lavoro.

Diego Piacentini (00:07:34) Allora io mi sono laureato in Bocconi nell'85 e sono entrato in Apple nell'87, quindi abbiamo togliamo subito prima delle date. Apple in Italia era partita due anni prima cioè quindi era veramente era veramente una una società nuova. Io tra l'altro vi faccio sorridere i primi 18 mesi ho lavorato in una società del gruppo FIAT società del gruppo FIAT. Da quale sono non esito a dirlo scappato a gambe levate e tutti mi dicevano che ero matto mi ricordo ancora il colloquio con l’HR della Fiat che mi ha detto si ricordi Piacentini se lei lascia la FIAT non ci ritorno. Va beh, io sono entrato in questa società, molti non sapevano cosa fosse la mela.

Sicuramente una continuazione della mia esperienza precedente il capire comunque che il mondo stesse cambiando in quella direzione. L'idea di entrare in società che allora aveva avuto 70 80 dipendenti in Italia, non di più, era di un'attrazione incredibile. Mi pagavano molto di più che in Fiat, ma quello è un altro discorso. Tutto questo mi ha portato a a decidere di fare questo passo dove tutti quelli intorno a me o quasi tutti c'è dicevano tu sei matto. Cioè la Fiat, il posto fisso. Come ti salta in mente una cosa? A partire dai miei genitori.

Camilla Scassellati (00:08:51) Tra l'altro spesso devo dire che questo è quello che accomuna un po tutte le storie, che poi diventano diverse, che c'è sempre il momento in cui qualcuno ti dà del matto. Anzi, ci sono più momenti dove qualcuno ti dà del matto perché immagino che ce ne saranno almeno altri due dei grandi passi che hai fatto

Diego Piacentini (00:09:07) E quindi sono partito. Scusate gli inglesismi e vivendo in America posso permettermi dieci anni. Torno a Steve Jobs. Quando sono entrato Steve Jobs era andato via da due anni e si è visto subito un'azienda che un paio d'anni ha tenuto. Poi appena Microsoft ha lanciato Windows Bang, La decadenza totale. Lo spiego in 1 minuto. Steve aveva portato a bordo John Scully per farsi una coppia, persona esperta operativa di marketing. E lui, Steve. Quando Steve è andato via questo qui è stato a gestire un'azienda tecnologica. Pensate voi una persona di marketing che gestisce un'azione, un'azienda tecnologica. Poi Steve è tornato. La storia la sapete. E sono stati tre anni eccezionali. Mi ricordo ancora il mio primo incontro dove tra l'altro io apparteneva alla Legacy, cioè lui sostanzialmente non sopportava nessuno di quelli che c'erano lì, ma giustamente. E io però già facevo parte automaticamente di quel gruppo. Primo incontro a Cupertino lui voleva conoscermi. Viceversa sono partito subito, aggredendo la cosa che penso nessuno abbia mai fatto con lui, dicendo senti, dimmi subito se sono il problema o ti posso aiutare nella soluzione. Lui mi guarda, mi fa Non lo so.

Perfetto. Da lì ci siamo capiti subito ed è andata avanti.

Camilla Scassellati (00:10:21) Perché so che aveva un bel caratteraccio, anche.

Diego Piacentini (00:10:24) Molto. Era molto diretto per natura. Sono molto diretto Anch'io, non mi voglio equiparare neanche sulla blasfemia. L'unica cosa che abbiamo in comune è quella. Però sai, vedi lui, come poi Jeff Bezos, che sono persone con caratteri molto Forti, diretti a volte, che potrebbero essere anche non eccessivamente piacevoli, hanno una virtù che hanno quasi sempre ragione, che un conto è essere arroganti e avere torto, quello è il peggiore individuo che ci possa essere. Però essere arroganti fino a un certo punto e avere ragione ci sta. Importante avere ragione.

Inès Makula (00:11:02) Facciamo una mini interruzione per parlarti dello sponsor che ha reso questo episodio possibile. Startup Geeks, il più grande incubatore online in Italia per aspiranti imprenditori e start up. Hai un'idea di business ma non sai da dove cominciare? Magari hai già sentito parlare di Pitch, MVP, Product Market Fit Business Plan Fundraising, ma non hai proprio idea di come approcciare tutte queste fasi.

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Camilla Scassellati (00:12:27) ti arriva l'opportunità di fare un colloquio per andare forse a lavorare da Amazon a Seattle. Quindi voleva dire anche trasferirsi di nuovo nello Stato di Washington. Però la prima domanda prima di parlare di Amazon un po più di dettaglio, volevo chiederti se ti ricordi il tuo primo colloquio o i primi colloqui con con Jeff Bezos, come sono andati.

Diego Piacentini (00:12:49) Ma tieni conto che anche lì serendipity un un un. Il capo delle advertising di Apple si era appena trasferito ad Amazon pensando 99 boom internet e quindi c'era la Internet mania. Amazon perdeva una valanga di soldi. Mi chiama questo mio ex collega e amico. Mi dice senti ti interesserebbe Amazon Europa ma non c'è Amazon in Europa? Sì sì non c'è. Però dobbiamo crearla. Jeff vuole lanciare internazionalmente, quella è la cosa. Gli ho detto guarda, no, non mi interessa. Anche io sto benissimo. Apple Stava cambiando. Aveva appena lanciato il color IMAX, si parlava già dell'iPod. Cioè ci sono parecchie cose in. In cucina però detto guarda a luglio questo era aprile tornerò negli Stati Uniti, a Seattle, perché porto i miei figli a visitare la mia famiglia che mi aveva ospitato. Se a luglio la posizione c'è ancora. Certo che due chiacchiere con Jeff le faccio volentieri. Ed è partita così con Jeff. Poi mi ricordo benissimo la prima domanda. Una delle prime domande che mi fece è questa. Poi è diventata una domanda classica e “quante finestre ci sono a Seattle?”

Camilla Scassellati (00:13:58) La classica domanda da consulente anche.

Diego Piacentini (00:14:02) E poi un'altra domanda che penso fosse. Poi mi ricordo le altre, quella poi abbastanza critica che era. Mi dicono che se lanci in Francia devo fare le cose diverse dall'Italia, dagli Stati Uniti dal Giappone. Ma perché io devo fare tutte queste cose diverse per lanciare Amazon? E ci ho pensato ho detto no guarda, di diverso non devi fare assolutamente nulla. Amazon è famosa per Big Selection, fast delivery, low price. Secondo me queste tre cose funzionano ovunque. Che nella sua banalità e semplicità di fatto è quello che molte aziende, quando si fanno internazionalmente, si focalizzano troppo sulle pochissime differenze che ci sono verso. Invece cercare di. Di portare la propria filosofia perché questa è la tua differenziazione.

Non devi cercare di copiare la cultura locale che poi spesso la cultura è intangibile non vuol dire assolutamente nulla.

Camilla Scassellati (00:14:57) Sì, una buona lezione che se hai un buon prodotto, un buon servizio, certo poi non ti devi.

Diego Piacentini (00:15:01) La cosa è situazionale, nel senso che non si applica per tutti i settori, non si applica per tutti i prodotti, ma in genere così. Cioè ma applica la stessa cosa cioè non è che c'è un iPod versione un po come un iPhone versione francese o la lingua però nient'altro.

Camilla Scassellati (00:15:19) E un'altra domanda ti volevo fare è hai preso appunto questa decisione poi ovviamente spoiler Alert partì per Seattle con tutta la tua famiglia, quindi hai preso la decisione difficile di andare e di nuovo per contestualizzare Era Era il 2000 vero? O il 99?

Diego Piacentini (00:15:34) 2000 Gennaio 2000 gennaio 2000.

Camilla Scassellati (00:15:39) Che per Amazon era stato anche un periodo difficile perché venivano un po entravano nella dot.com bubble, avevano perso molto in borsa. Non era.

Diego Piacentini (00:15:47) Il Brutto ancora doveva succedere. Tre mesi dopo è partito.

Camilla Scassellati (00:15:53) Non era la Amazon che conosciamo adesso, quindi è stata comunque un rischio che tu hai preso una decisione difficile. Hai un modo o un metodo per prendere le decisioni difficili? Una domanda che ti poni, che ti dà la risposta giusta. Perché so che tutti noi prendiamo decisioni tutto il tempo e non è facile.

Diego Piacentini (00:16:11) Certo, ce l'ho, ma è diverso da quello che ho usato allora. Ok, parto da quello che ho usato allora, che era una componente di situazioni, quindi non era una decisione, una era la conversazione con Jeff, cioè era veramente un qualcosa che non avevo mai sentito. Non voglio paragonare Jeff a Steve cose completamente diverse ma la sua visione sul futuro la focalizzazione su sulla creazione di un valore vero per il cliente tramite meccanismi, processi tecnologia. Il fatto di non ci interessa quello che dice Wall Street di noi vogliamo veramente fare quello che pensiamo e non ottimizziamo per lo short per il trimestre ottimizziamo per il lungo periodo cosa che adesso più o meno le dicono in molti anche poi le dico ma non le fanno.

Ma allora era veramente unica come cosa. Questo è uno il momento in cui mi è stato fatto chiudere gli occhi un attimo pensa che adesso il l'e commerce il commercio elettronico è lo 0,000 qualche cosa del retail chiudi gli occhi pensa tra vent'anni e vedi questa questo mercato l'abbiamo sentito anche ieri da Sam Altman cioè ogni ventennio capita qualche cosa quello era l'inizio di quel ventennio adesso c’è l’ai. Allora era internet e poi fattore esterno mi stavo rendendo conto che l'Europa dal punto di vista tecnologico stava veramente andando in declino. Allora c'era ancora una computer industry europea allora le telecomunicazioni di fatto erano più avanzate in Europa che negli Stati Uniti ma vedevi chiaramente che dal punto di vista di ciò che internet stava cambiando le cose quindi l'idea di vado negli Stati Uniti rischio poi se non funziona ritorno. Ecco questo è quel se non funziona ritorno che molti non hanno. Può sembrare un po arrogante e forse lo è anche un pochino, Però devi provarci, fare le cose non devi devi abbandonare la tua il tuo le tua zona di comfort e fare qualcosa di diverso, poi devi avere anche la fortuna che sei all'inizio, cioè non tutti hanno la fortuna di essere l'inizio di internet, magari ci arrivi dopo.

Camilla Scassellati (00:18:21) E il metodo che usi adesso.

Diego Piacentini (00:18:22) Invece il metodo che ho che ho usato per andare da Amazon a lavorare per il governo è stato un metodo che mi ha suggerito Jeff stesso, che era quello del regret minimization approach, cioè minimizzare. Non so come si dica in italiano.

Camilla Scassellati (00:18:40) Il rimpianto, quale è la cosa che rimpiangerò meno.

Diego Piacentini (00:18:42) Quindi tra due anni rimpiangerai di non aver provato a fare quello che volevi fare con il governo o rimpiangerai di aver lasciato Amazon e ci ho messo un secondo a decidere che ovviamente volevo provare una nuova sfida ed è quello che ho usato. Quindi questo quando non hai abbastanza dati siti puoi finire questo. Questa minimizzazione del rimpianto è secondo me un metodo molto molto utile.

Camilla Scassellati (00:19:07) Ho conosciuto anche Mary Osaka che credo fosse forse nel team con te per qualche anno, che era PR per Amazon e mi ha detto che anche lei ha deciso di andare da Amazon all'Accademia, quindi adesso lavora dagli USA e legge gli ha detto per convincerla ad andare lasciare Amazon che a volte la vita prende una civic root, quindi devi prendere tante curve e metterci tanto da arrivare dove vuoi.

A volte sei sul lato strada e gli ha detto Forse dopo essere stata sull'autostrada di Amazon è tempo di prendere la civic, quindi ci sono tanti.

Diego Piacentini (00:19:40) Lui con me è stato gentilissimo perché non mi ha fatto dimettere da Amazon. Mi ha detto prendi un congedo si absence di due anni e poi torni, così ho anche il paracadute. Poi ho fatto due anni che era il termine con il governo, però dice di non tornare.

Camilla Scassellati (00:19:58) E un'altra cosa su Amazon di cui volevo parlare, che è molto famosa per i suoi leadership Principles. Quindi i suoi principi di leadership che sono stati si sono moltiplicati negli anni codificati da Jeff e da altri che hanno lavorato da Amazon. E non so se te ne ricordi alcuni che secondo te possono essere utili anche a founders che stanno lavorando adesso a definire le loro idee, che stanno pensando a come, Come codificare odio questa parola la loro cultura aziendale perché sicuramente è una cosa difficile da fare all'inizio.

Diego Piacentini (00:20:29) Premessa li abbiamo scritti in tre giorni i Leadership Principles non li abbiamo inventati erano sostanzialmente traduciamo in parole scritte quello che già facciamo quindi che questo è il fondamento di base non è che ti metti. Cioè voglio dire con tutto il rispetto sono una banca una grossa banca tutto d'un colpo si si mette a scrivere leadership principale da dopodomani tutti le seguono cioè no non funziona così devi viverli devono essere parte della tua cultura, devono rappresentare quello che il founder rappresenta. Tra l'altro non solo, ma per dirti, non gli abbiamo affidati a dei traduttori, cioè i capi di ogni paese personalmente col loro team li traducevano perché comunque molto più complesso che la singola traduzione. Guarda, sono innamorato di quasi tutti, direi. Dal punto di vista operativo ce n'è uno che mi piace tantissimo, quello operativo, che è degree and commit. Cioè alla fine devi dibattere tante opinioni diverse, devi chiudere a un certo punto e chi è in disaccordo però deve impegnarsi a seguire la decisione, cosa che in due anni di governo ti posso dire che ovviamente la cosa è la cosa più aliena che ci possa essere. Ma anche nelle grosse aziende ma anche nelle piccole aziende perciò questo concetto di arrivare a un accordo alla fine poi non tutti vogliono esprimere le loro opinioni diverse e comunque divisi, ma tanto io non lo faccio.

Lo vedrete ovunque e portare in azienda questo concetto del disagio e renderlo vero. Poi poi dibattere la conversazione un anno dopo poi dire ho nuovi elementi possiamo cambiare idea ma questo è veramente secondo me fondamentale perché comunque va contro la natura umana che pone il proprio ego davanti all'obiettivo dei tanti. Questo secondo me è veramente molto importante poi ce ne sono tantissime la customer centric i siti che uno Focalizzati sul cliente. Ovviamente non hai mai sentito nessuna azienda che dice ah, io non mi focalizzo sul cliente, però quasi nessuno lo fa. In tutte queste decisioni la creazione del software dei processi partivano dall ottimizzazione del rapporto col cliente.

Camilla Scassellati (00:22:32)Volevo chiedere invece di un aneddoto che ti ho sentito raccontare. Un piano, immagino, per lanciare Amazon in un nuovo paese. Adesso non mi ricordo esattamente, però il punto è che l'hai presentato davanti a Jeff, che anche molto famoso per avere giudizi abbastanza forti quando risponde alcune proposte e ti ha detto duramente davanti a tutto il tuo team che il piano era banale banale, che forse non è esattamente quello che ti volevo sentire dire. Immagino che sia stato anche un forte colpo al tuo ego, perché lì davanti al tuo team non è facile sentirsi dire che le cose che uno fa non sono quelle giuste o non sono interessanti. Quindi ti volevo chiedere un po appunto se ci racconti meglio questo aneddoto e un po le lezioni che hai che hai imparato da questo tipo di confronto.

Diego Piacentini (00:23:24) Non era per il lancio di un paese, ma con quella cosa fosse non importa, era comunque visto anche il contesto. Cioè tenete conto che Amazon bolla undici di settembre. Fino al 2004 le cose erano durissime. Noi siamo in quel periodo, mancava la crescita, come Jeff la pensava e effettivamente ho presentato un piano che era banale. Questa è la conclusione. Arrogante. Ma aveva ragione. Tornato a casa ho pensato perfino di dimettermi. Credetemi, con una con una con un giudizio del genere il mio team è stato veramente molto molto solidale nei miei confronti ho ricevuto molto anche quello che mi ha fatto mi ha aiutato a non fare quello che pensavo emotivamente di fare E e poi ne parlavo a mia moglie che mi ha detto ma nel contesto nella situazione aveva ragione o no.

Anche lì la risposta è sì. Quindi il giorno dopo poi il problema mio in quello specifico caso che secondo me è un'altra lezione che per la crescita di Amazon per le cose che dovevamo fare alcuni componenti del mio team non erano adatti. Però soprattutto quando ci sono le situazioni di crisi, all'inizio sviluppi un rapporto di quasi amicizia con le persone, perché comunque sono tutte brave persone e separarti dalle persone comunque brave con un buon cuore, ma che non sono adatte. E la cosa più difficile che ci sia. Lì mi sono rimboccato le mani e da lì per i prossimi due, per i successivi due anni ho speso 40% del mio tempo a trovare talenti, ma letteralmente ci ho speso il 40% del mio tempo a interviste per nove persone così e nel giro di due anni ho rimodellato il team.

Camilla Scassellati (00:25:08) E questa cosa che dici del team e di avere buoni rapporti ma poi doversi separare è una cosa che per esempio ho sentito. Ho letto la biografia di Elon Musk e uno dei suoi Principles è Non puoi essere amico di nessuno con cui lavori, perché l'amicizia porta a cattive decisioni, perché poi sei troppo empatico e vuoi proteggere qualcuno che ti sta simpatico invece di the decision which is the right. Nel senso, non è un modello di empatia, però è interessante che a volte bisogna giocare un po sulla coesione, ma anche avere la freddezza di prendere decisioni.

Diego Piacentini (00:25:47) Puoi farlo anche con con con Grace, con con grazia, perché alla fine tu devi sempre metterti. Io mi sono sempre messo nelle scarpe di chi era dall'altra parte nel perciò questo tipo di comunicazione.

Camilla Scassellati (00:26:02) E invece passando avanti appunto l'abbiamo anticipato ti arriva la proposta in un in un meeting con Matteo Renzi ti propone di entrare a far parte del governo con una missione abbastanza vaga al tempo che era quella di digitalizzare il paese, quindi non sapeva esattamente cosa sarebbe stata la tua missione. Però, come hai detto, hai usato il tuo Regret Approach e hai deciso di andare perché era un'opportunità. Immagino di tornare in Italia, aiutare il tuo paese, fare qualcosa di diverso e di difficile perché sicuramente era una cosa difficile. Ci puoi un po raccontare come sono stati gli inizi e di nuovo ti sei molto concentrato su cercare i talenti giusti che ti potessero aiutare in questa missione.

Quindi che tipo di figure hai cercato? Come hai definito il tuo mandato, insomma?

Diego Piacentini (00:26:48) Allora innanzitutto questa conversazione accadde al Fairmont Hotel di San Francisco durante una visita di di Matteo Renzi alla Silicon Valley. La prima conversazione l'ho cassata. Poi ce n'è stata una seconda. E come? Come stavo dicendo, Blu era questo Great dream, poco specifico di digitalizzare l'Italia, che vuol dire tutto e niente, soprattutto niente. Però qualche idea di quello che doveva essere fatto ce l'avevo. Prima di dire di sì. Ho studiato quello che ha fatto UK con UK Digital Services. Ho guardato un po cosa ha fatto l'Estonia, che è un paese piccolissimo, però sono bravi e ho visto quali potevano essere i meccanismi per fare un po di cose. L'altra cosa che poi ho studiato perché lui all'inizio voleva farmi viceministro di qualche cosa non mi ricordo dove. Però il problema principale erano le risorse e quindi il vice ministro deve entrare nel nella root burocratica dei concorsi tutto quanto. Quindi avevo due anni di mandato figurati se avrei assunto la prima persona alla fine del mio mandato.

Descrivo questi dettagli perché si parla di route cause analysis cioè se qualche cosa non funziona perché e uno dei motivi sono i talenti perfetto al Governo come fai assumere talenti che è difficile devi crea trovare persone un po come te quindi avevo fatto poi un un post su medium allora medium era poco diffuso nel 2016 però ho letto detto le persone che voglio scrivere sono su Medium e infatti le ho trovate lì. Ho ricevuto 3000 application da italiani di tutto il mondo. Come riesco in due tre mesi a portarmi a bordo venti 30 persone. E ho scoperto, tramite un amico giurista che c'era questo ruolo di commissario straordinario che ha questi poteri di assunzione veloce e ho detto il viceministro cioè la medaglia non mi interessa niente, facciamo questa roba qua. Ho portato a bordo un sito designers queste persone ci siamo concentrati sulle piattaforme di base che bisogna digitalizzare l'anagrafe bisogna far decollare l'identità digitale i pagamenti con pago piace cose che non ho inventato io tra l'altro l'unica cosa che abbiamo inventato noi è stata la app io. E che esistevano come al solito in Italia per legge in Italia si fanno le leggi nessuno le attua e allora si fanno le leggi punitive perché sono in atto ma nessuno guarda qual è veramente il problema perché non succedevano.

e abbiamo lavorato su questi quattro, quindi da digitalizzare l'Italia. Sopra il soffitto siamo andati terra terra, abbiamo definito le quattro cose che dovevamo fare.

Camilla Scassellati (00:29:15) E quindi è stato un lavoro di effettivamente creare. Hai portato un'immagine un po le tue esperienze in tecnologia, ma creare delle app che potessero funzionare.

Diego Piacentini (00:29:27) non solo app ma addirittura siamo partiti dalle infrastrutture prima di arrivare alle application perché il problema erano proprio le tubature. Io ho fatto questo post sulle analogiche che noi eravamo degli idraulici perché proprio le tubature non funzionava, erano tutte bucate, erano, erano, non parlavano tra di loro, i tubi andavano da una parte dall'altra nessuno.

Camilla Scassellati (00:29:43) Varie persone avevano fatto piattaforme diverse linguaggi diversi.

Diego Piacentini (00:29:46) Quindi poi non è che poi ma tuttora ad esempio c'è SPID oppure l'anagrafe nazionale tuttora ci vogliono quanti anni per avere un passaporto quanti mesi c'è roba più banale del mondo perché perché il mare non si è attaccato alle api delle piattaforme. Tutto qua. Milano l'ha fatto io da da Seattle pago la Tari pago pago anche le multe tutte volte prendo sempre una multa per la ZTL.

Diego Piacentini (00:30:10) Quindi si tratta tu devi creare le piattaforme poi devi creare la cultura che permette alle migliaia di organizzazioni amministrazioni centrali locali ed altri di collegarsi a quello. I più evoluti l'hanno fatto quelli che non interessava oppure quelli che erano che sono ostaggio dei loro fornitori di tecnologie che hanno tutti i vantaggi a tenere l'accrocchio complicato e così possono avere accesso. Loro non l'hanno fatto nel giro di dieci anni ci arriveremo.

Camilla Scassellati (00:30:38) E ovviamente abbiamo parlato delle difficoltà hai parlato adesso di quelle tecniche di quelle burocratiche di questo ruolo. Invece le cose inaspettatamente positive o lezioni che hai imparato che ti hanno aiutato poi per la tua carriera adesso successiva in questo periodo di di lavoro nel Governo quali sono state.

Diego Piacentini (00:30:57) Ho sempre detto la mia è stata un'esperienza antropologica. Ho imparato a negoziare senza frustrazione con persone irrazionali e questo è. È una è una lezione di vita incredibile e ho imparato però già quello un po ce l'avevo che comunque non puoi andare in un sistema e cambiarlo con un crash perché vieni rigettato subito. C'è il rigetto immediato, quindi, al contrario dell'azienda arrogante, e aver ragione è assolutamente inutile. Poi ho imparato che all'interno la pubblica amministrazione ci sono veramente tanti civil servant, amministratori pubblici ben intenzionati e veri missionari. Non tantissimi però ce ne sono e quindi devi farti forza. Infatti un po di persone le ho prese anche da dentro, come persone che volevano, ci credevano a cambiare la pubblica amministrazione.

Camilla Scassellati (00:31:57) Invece passiamo alla tua vita da investitore. Quindi questo secondo, terzo, 4.º capitolo della tua carriera, come hai deciso di rimanere in Italia e applicarti più nel mondo degli investimenti, di seguire start up, imprenditori italiani? Come è andata quella decisione e come ti sei trovato da vento? Insomma, cosa? Cosa pensi adesso di quello che stai facendo?

Diego Piacentini (00:32:17) Tieni conto che fisicamente vivo ancora a Seattle quindi la città ci piace moltissimo. Siamo rimasti. Sono rimasto a Seattle anche perché comunque dal punto di vista tecnologico le cose succedono e credo molto nel valore della prossimità. E comunque, voglio dire, è una città bellissima, con un ambiente naturale intorno incredibile, però puoi fare tanto per l'Italia, non necessariamente stando in Italia, anzi, siccome sei anche un po più libero da vincoli, dal mio punto di vista quello che mancava, cioè non è dal mio punto di vista è oggettivo quello che manca è veramente un sistema di imprenditorialità di rischio e lo sappiamo questo tutte le ricette di soluzioni così via Fanno molta fatica a funzionare perché di nuovo non indirizzi le cose non indirizzi il problema principale che sono tanti convinto ci siamo abbiamo deciso di indirizzarne uno dei tanti problemi che quello della dell'accesso al capitale facile veloce e la cosa che ha fatto ormai combinato negli Stati Uniti cosa che ha fatto l'ha fatto su un terreno già fertilissimo ma che hanno fatto in Francia con il e tutte le attività del 2012 2013 supportate dal governo Macron.

Quindi anche lì senza parlare vagamente di l'Italia c'è la burocrazia vero però voglio dire non la sconfigge la burocrazia in Italia. Cioè non è che tutto d'un colpo TAC burocrazia scompare però altri fattori come il capitale di rischio si trovi un un un imprenditore una famiglia come è successo in Francia la stessa cosa che è disponibile a farlo anche per un ritorno sull'investimento è stato solamente di missione a scopi benefici deve esserci ritorno sull'investimento ed è quello che che stiamo facendo e mi auguro che ci siano altri diventa che non ne basta uno. Quindi questo è il motivo principale poi mi piace investire su startup italiane che ce ne sono di di ottime.

Camilla Scassellati (00:34:12) E parlando di founder vedi founder che sono abbastanza ambiziose in Italia quando ti approccia a loro quali sono diciamo i consigli principali che dai so che abbiamo in tutta questa Italia anche qui tanti hanno chiesto consigli a tanti ma te ne chiediamo un altro.

Diego Piacentini (00:34:27) Ma poi tra l'altro io tra i consigli consiglio anche di non ascoltare troppo gli esperti, quindi non ascoltate troppo i consigli comunque. Con questa premessa alla tua prima domanda la risposta è sì. Sta crescendo tantissimo l'ambizione da un denominatore bassissimo quindi ci vorrà tempo l'ambizione di rischiare di think big tra l'altro think big è uno degli leadership Principles che in Italia nel dopoguerra c'è stato il cambiamento ciclico. Incredibile. Paradossalmente allora c'è stato un boom apparente perché dovevi ricostruire da una situazione indescrivibile. Man mano nel tempo si è attutita per tanti motivi la maggior parte di studenti italiani a cui chiedi cosa vuoi fare. Studenti universitari molto meno che in altri paesi, ti dice Voglio creare la mia startup, molto di meno. Questo numero sta crescendo, torno a dire da un denominatore basso. Ho usato la parola università. C'è anche un grosso problema, cioè l'Italia, perdonatemi, è un paese ignorante. La gente che l'università è ancora un numero bassissimo è una cosa c'è se voi guardate le statistiche siamo al 27.º posto su 28. Di persone che iniziano e finiscono università. Chiusa parentesi e anche quello però però le eccellenze ci sono perché poi alla fine non è la media che crea il mondo imprenditoriale è l'eccellenza quindi le eccellenze ci sono e quindi questa sta cambiando.

L'altra cosa che è vergognosa per il sistema italiano è che le persone non vengono pagate per quello che fanno cioè è una roba veramente proprio non è una scelta morale nel senso che un sistema che ti permette di farlo in genere domanda e offerta dovrebbero bilanciarsi. Da noi stranamente non succede. Se però incominciamo a creare 100, 1000, 2000, 5000, 10.000 start up che si portano via gli ingegneri uno con l'altro, che gli sviluppatori software, il mondo si crea comunque cominci a dare una botta a quel sistema. Poi quando le banche si vedono che i loro sviluppatori software vanno nella start up, quando le società grosse incominciano a fare. Quando ero al governo mi hanno invitato a una. Ho ricevuto 12.000 inviti a conferenza, sono andato a quattro cinque della Confcommercio della Camera di Commercio lombarda parla di digitalizzazione questi imprenditori lumbard col tondino quella cosa lì. Ma Piacentini Vuoi digitalizzare? Wow, ma io non posso pagare 50.000€ uno sviluppatore software come faccio 50.000€ così? Cioè, proprio il concetto del non capire il valore di quello che stai acquisendo è generazionale. Non riesco ancora a spiegarmi perché in altri paesi sta succedendo molto più velocemente che da noi. Poi l'Italia ha bisogno anche di un. E ci sarai? Contate tre anni ci sarà di una Spotify di un di un caso clamoroso di successo italiano e poi il sistema vedrete che incomincia ad andare.

Camilla Scassellati (00:37:27) Vorrei commentare su questa risposta tre anni esatto perché è una una battaglia che che di cui parlo spesso anch'io però siamo più o meno verso la fine della nostra intervista quindi ti volevo fare una domanda un po per riportarla sul tuo percorso riflettere su tante delle cose di cui abbiamo parlato. Abbiamo parlato delle decisioni difficili che hai preso, insomma dei ruoli comunque complessi in cui ti sei trovato. Se dovessi ripensare al momento più difficile, la cosa più difficile che hai fatto nella tua carriera. Quale? Quale sarebbe che ti viene in mente.

Diego Piacentini (00:38:12)

Prima di rispondere Perché è una cosa che non è venuta fuori? Io mi considero una persona. So che poi c'è il rischio dell'understatement, però mi consiglio una persona veramente fortunata. Cioè io ho avuto dei momenti chiave in cui mi è andata veramente di fortuna. Scegliere una cosa piuttosto che un'altra.

Camilla Scassellati (00:38:32) Quindi questo è un fattore che non si deve svalutare.

Bisogna bisogna tenerlo in considerazione. Ho incontrato molte molte persone che siccome erano aziende di successo si consideravano più brave che fortunate o che parte del sistema. Quindi la awareness secondo me la capacità di sapere chi sei e dove sei sono cose fondamentali. Un momento particolarmente negativo dicevi o difficile anche a livello personale direi.

Diego Piacentini (00:39:00) Ce ne sono stati veramente tanti uno l'hai descritto tu prima, sicuramente. Ed ecco il fatto che io faccia fatica a rispondere conferma il fatto che ho avuto fortuna in parecchie situazioni, quindi questo è nel mio caso un caso abbastanza. È un caso abbastanza particolare ma direi ce n'è stata una che anche lì poi è andata bene. Io questo lo svelo qua nella Apple stava andando così male che nel 95 penso ho firmato l'assunzione per diventare direttore generale di Olivetti che sarebbe stata la decisione più disastrosa della mia vita ma proprio più disastrosa. Mia moglie, non convinta per niente che la colazione del giorno dopo si è presentata col cappellino della Apple. Però ecco, stava andando veramente male cioè pensate questa cosa qua e la persona non faccio nomi la persona che mi aveva assunto al quale ho detto ma lei ci crede veramente nella rinascita ero scettico tra l'altro ragazzi se avete qualcosa che dice che l'altra persona seguite quello che avete dentro. Dopo due settimane questa persona che dicevano Piacentini se n'era andata, quindi quella è stata la scelta più bella della mia vita. Ho stracciato immediatamente il contratto e sono rimasto in Apple quindi questa è una situazione che stava diventando tragici. Pensate ci fosse andato, in effetti. E invece è andata così.

Camilla Scassellati (00:40:21) Dai tuoi racconti sembra anche che tua moglie sei molto saggia.

Diego Piacentini (00:40:24) Sicuramente molto saggia.

Camilla Scassellati (00:40:27) Ti faccio l'ultima domanda di MadeIT che è sempre la stessa in tutte le nostre chiacchierate e a volte non è la domanda preferita degli ospiti. Ma se ripensi al tuo percorso, al tuo successo, secondo te in che modo la tua italianità, il tuo essere italiano ti ha aiutato?

Diego Piacentini (00:40:43) Stai parlando a una persona che odia lo stereotipo degli italiani creativi. Cioè. Anche io mi sento un Italiano un po diverso da questo creativo a modo mio.

Non è non è quello. Cioè sì. Che poi che l'Italia sia nota per il mondo del design ci sta benissimo quello secondo me questa italianità mi è diventato un po uno stereotipo nel corso del tempo e l'Italia ha una marea di di pregi di cose bellissime siamo qua voglio dire amiamo tutti questo Paese Direi che da un certo punto di vista la capacità di adattarsi è sicuramente una è la capacità di ridere di leggere le situazioni ambigue è sicuramente una cosa cui noi siamo allenati questo è poi che sia una dote che non lo so però riuscire a cambiare posizione che poi ha anche risvolti negativi se la usi male eh, però il leggere le situazioni è una cosa che secondo me ho visto in parecchi italiani più che altro. Poi ho visto anche molti italiani che usano questa ambiguità in maniera non precisamente positiva. Tra l'altro ti faccio sorridere che una delle la prima performance review che mi fece Jeff mi dice il tuo problema è questo Bene, bene, questo pensa che you can not deal with ambiguità.

Sono un italiano che è un po troppo blackandwhite E invece in una startup, quando cresci velocemente. Fissarsi solamente su un processo o fissarsi solamente su uno schema perché ti sembra giusto, quando invece la situazione che le è diversa. Essere flessibile, gestire le ambiguità ti permette di cambiare stable and vision fissato sulla visione, ma cambia spesso la strategia e l'esecuzione. Sono queste le cose. Ecco, quello potrebbe essere una delle doti italiane che però non apparteneva a me, quindi l'ho imparata nel tempo. L'ho imparata negli Stati Uniti, Penso a te.

Camilla Scassellati (00:42:42) Grazie mille Diego. Grazie a tutti per essere stati qua, è stato bellissimo essere qui live da Italian Tech Week e ci vediamo al prossimo episodio.

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