Fabio Zecchini, Co-Founder Musement

 

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L’episodio di questa settimana racconta la storia di una startup di successo che in pochi anni ha rivoluzionato un settore molto tradizionale e che è stata protagonista dell’acquisizione più grande del settore travel in Italia. Abbiamo intervistato Fabio Zecchini, co-founder di Musement.

Musement è la piattaforma italiana per la prenotazione di mostre, eventi e tour in tutto il mondo, fondata nel 2012, che in soli 5 anni è passata dall’essere una startup ad avere uffici in tutto il mondo, 180 dipendenti, e €100 Milioni di fatturato annui. Nel 2018 Musement è stata poi acquisita dal gruppo tedesco Tui, arrivando ad un fatturato di €1.5 miliardi l’anno.

Nato in Veneto, Fabio è sempre stato molto appassionato di tennis e programmazione, due passioni, lo sport e l’informatica, che abbiamo ritrovato in tanti imprenditori di successo. Fabio dedica i primi anni di carriera allo studio di dati, prima in PWC e poi in una piccola azienda di data analitycs ma grazie all’incontro con i futuri co-founder decide di lanciarsi in una nuova avventura.

Claudio Bellinzona, Paolo Giulini, Alessandro Petazzi e Fabio Zecchini iniziano facendo ricerche di mercato con l’obiettivo di trovare un settore tutto Italiano che possa essere rivoluzionato. Approdano nel settore del travel, grande pilastro del nostro paese che però in quegli anni non si era ancora avvicinato al mondo del tech. 

Con Fabio abbiamo parlato di cosa significa fondare una startup con l’obiettivo di raggiungere una exit in pochi anni e dei retroscena della vendita e di tutto quello che comporta in termini di crescita e obiettivi. 


TAKE AWAYS

La passione per la tecnologia (00:05:39) Fabio racconta come ha sviluppato la sua passione per la tecnologia e come ha iniziato a programmare.

L'importanza dello sport (00:07:23) L'importanza dello sport nella sua vita e di come ha influenzato il suo mindset imprenditoriale.

Il primo salto imprenditoriale (00:11:25) Fabio racconta il suo passaggio da un grande brand come PwC a una piccola azienda di data analytics, il suo primo salto imprenditoriale.

La fondazione di Musement (00:13:42) Fabio e i suoi co-fondatori discutono della nascita di Musement e come hanno deciso di avviare una startup digitale.

La nascita di Musement (00:16:09) Discussione sulla nascita di Musement e le competenze dei soci fondatori.

Gestione delle vendite online (00:17:55) Descrizione delle attività di gestione delle vendite online e dei servizi offerti.

Scelta del settore turistico e valore dell'essere italiani (00:18:51) Motivazioni dietro la scelta del settore turistico e il valore dell'essere italiani.

Opportunità nel settore turistico (00:20:41) Identificazione dell'opportunità nel settore turistico e la competizione esistente.

Strategia di avvio part-time e validazione (00:22:29) Discussione sulla strategia di avvio part-time e la validazione del business.

Sfide nella convinzione degli investitori (00:28:23) Gestione delle conversazioni con gli investitori e le sfide nel convincerli.

Pianificazione della vendita di Musement (00:30:15) Discussione sulla pianificazione della vendita di Musement fin dall'inizio.

Relazioni e sacrifici (00:32:52) Discussione sulla rilevanza dei partner nella vita lavorativa, sacrifici e alti e bassi emotivi.

Momenti critici e ostacoli (00:33:49) Fabio parla dei momenti difficili e degli ostacoli affrontati durante la crescita di Musement.

Approcci di acquisizione e fundraising (00:36:01) Discorso sulle proposte di acquisizione ricevute e sulle sfide del fundraising.

Vendita a TUI e motivazioni (00:37:40) Spiegazione delle ragioni della vendita a TUI e dei motivi del fallimento delle precedenti proposte di acquisizione.

Emozioni e cambiamenti post-exit (00:40:42) Fabio condivide le emozioni legate all'exit e i cambiamenti successivi nella vita e nell'azienda.

Orgoglio nel team e ruolo attuale (00:44:27) Discussione sull'orgoglio nel team e sul ruolo attuale di Fabio come investitore e advisor.

Consigli agli imprenditori e focus tecnologico (00:46:28) Consigli agli imprenditori e focus sulla tecnologia e sull'importanza delle persone.

Italianità e successo (00:48:49) Riflessione sull'impatto dell'italianità nel percorso di successo di Fabio Zecchini.

Il tema della creatività (00:48:53) Fabio parla della creatività nel codice sviluppato e dell'importanza di farlo nel miglior modo possibile.

 

TRASCRIZIONE EPISODIO

Fabio Zecchini (00:00:00) - La cosa che mi ricordo di più è il fatto che per lui nulla era impossibile, cioè qualsiasi cosa poteva trovare una soluzione, poteva essere applicata, poteva essere sistemata e quindi questo me lo sono sempre ritrovato su di me, cioè non ho mai avuto una paura o una difficoltà nel pensare questa cosa, non riesco a farla. No, una soluzione la voglio trovare sempre.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:00:27) - Siamo in studio per la prima volta, siamo a Milano, finalmente siamo riuscite a portare prima Inès ed io nella stessa città e avere un ospite con noi qui in studio. Siamo molto emozionate per questo nuovo format. Siamo in studio con Fabio Zecchini che è il co-founder e CTO di Musement adesso uscito ufficialmente da Musement. Parla un attimo di Musement per chi non la conosce. Fondata nel 2012, è diventata la piattaforma italiana per la prenotazione di mostre e tour e tutto quello che riguarda il turismo in tutto il mondo. Avete avuto Avete aperto uffici in tutto il mondo, Avevate un team di 180 persone prima di essere acquisiti E la grande news che avete fatto, che Siete stati acquisiti da Tui Group nel 2018 ed è stata una delle più importante, se non la più importante exit nel settore tech italiano del turismo.

Fabio Zecchini (00:01:16) – Travel tech.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:01:17) - Travel tech italiano un fatturato di 100 milioni prima dell'acquisizione e dentro Tui siete arrivati a fatturare 1.5 miliardi di euro, quindi una crescita esponenziale anche dopo la exit. Tu sei rimasto nel team di Tui, a capo del team Tech che di nuovo sei passato a gestire 80 persone a 850 persone nel team tech, quindi hai visto anche tutta quella parte di crescita di cui parleremo adesso. Prima di iniziare con le domande a Fabio volevamo anche dire a tutti i nostri ascoltatori che abbiamo finalmente lanciato una newsletter. Si chiama Il digestivo. Potete trovarla, avremo link dappertutto sul nostro sito, sui nostri social, saremo su Substack e sarà scritta da Amy O'Brien che la conoscerete spero. È stata la giornalista, è la giornalista che scrive di tech italiano, ha lavorato tanti anni per Sifted e adesso è a scrivere alla nostra newsletter, quindi siamo molto contenti di aver lanciato il digestivo.

Inés Makula (00:02:08) - Ma benvenuto su MadeIT, siamo qui già, come diceva Camilla, emozionatissima. E quindi scusateci ci siamo emozionati in questa in questa intervista perché la nostra prima intervista live e come i nostri ascoltatori sanno ci piace sempre scoprire un po il percorso personale dei nostri ospiti, partire veramente dall'infanzia. So che sei nato e cresciuto a Verona, tua madre faceva la casalinga, tuo padre era idraulico, era uno di otto fratelli. Non ha potuto studiare, ma è una cosa che ha sempre, sempre percepito l'importanza dello studio. E ti volevamo chiedere cosa hai imparato dai tuoi genitori e come Come ha fatto tuo padre trasmetterti l'amore per lo studio, pur magari non avendolo fatto lui stesso?

Fabio Zecchini (00:02:44) - Beh, allora i miei genitori si mi hanno dato, mi ha dato moltissimo. Considera che mia mamma quando sono nato io, lei ha deciso di dedicarsi completamente alla famiglia e mio padre, come dicevi, non ha potuto studiare, però è sempre stata una persona molto curiosa, quindi quello che mi ha trasmesso lui è sempre stata la la curiosità e la sete di conoscenza. Leggeva tantissimo studiava tantissimo cercava di approfondire delle tematiche direttamente tramite dei libri. Faccio l'esempio. Passavamo le estati in giardino a guardare le costellazioni perché lui aveva studiato tantissimo astronomia era avevamo il telescopio quindi andavamo a mi raccontava e mi insegnava effettivamente come come tutto questo funzionasse.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:03:26) - Mi hai anche raccontato che ha brevettato qualcosa.

Fabio Zecchini (00:03:29) - Esatto l'altro tema esatto essendo un artigiano era sempre molto creativo creativo nel cercare di trovare soluzioni a delle problematiche. Quindi dal come chiudere le imposte di una casa senza dover sporgersi aveva brevettato dei sistemi che effettivamente potevano potevano aiutare queste queste tematiche ma così come qualsiasi artigiano italiano secondo me il bello delle degli artigiani è il fatto che non fanno mai un lavoro replicabile e quindi ogni volta devono inventarsi e devono risolvere un problema nuove ogni singola situazione e quello penso che sia una cosa che mi sia stata trasmesso molto in questi soprattutto nei primi anni di infanzia. La cosa che mi ricordo di più è il fatto che per lui nulla era impossibile, cioè qualsiasi cosa poteva trovare una soluzione, poteva essere applicata, poteva essere sistemata e quindi questo me lo sono sempre ritrovato su di me, cioè non ho mai avuto un paura, una difficoltà nel pensare questa cosa non riesco a farla no una soluzione la voglio trovare sempre.

Inés Makula (00:04:30) - Che poi è una skill bellissima quella di poter risolvere problemi.

Inés Makula (00:04:34) - Capire di come piuttosto che chiamare subito qualcuno che magari il mio problema tipo non funziona qualcosa chiavi qualcuno cioè le persone ci sono le persone che cercano di capire cosa è successo e cercano di sistemare loro stessi.

Fabio Zecchini (00:04:44) - Io passavo tanto tempo nel suo magazzino a smontare cose, a capire come funzionassero le cose. Quindi ho passato i primi anni, soprattutto della mia infanzia delle elementari, cercando di capire come funzionano le cose dalle parti elettriche, meccaniche, qualsiasi, qualsiasi cosa. Infatti io mi definisco un po un artigiano digitale. Cioè, poi ho trasmutato questa cosa nel mondo digitale, ma faccio esattamente lo stesso processo logico.

Inés Makula (00:05:10) - Questo episodio è sponsorizzato da Turnover, l'agenzia che aiuta i brand a crescere su Amazon in un momento in cui marketplace sono diventate le piattaforme predilette dagli utenti per gli acquisti on line. Turnover arriva per supportare le aziende a districarsi in questo mondo in soli tre anni Turnover vanta già un importante pacchetto clienti di diverse categorie commerciali, da medie imprese europee a multinazionali per le quali gestisce a livello globale un volume d'affari di circa 70 milioni di euro. Vi parleremo di nuovo di turnover tra poco.

Inés Makula (00:05:39) - Come è nata questa tua passione per la tecnologia? Hai avuto un. Hai ricevuto un computer molto giovane, come alcuni dei nostri ospiti che sono stati sul podcast? Oppure è stato lavorando un po nel magazzino di tuo padre, vedendo un po come funzionano le cose, cioè come come è partito tutto?

Fabio Zecchini (00:05:54) - Sì, allora.

Fabio Zecchini (00:05:55) - Beh, sì, ho avuto un computer abbastanza giovane verso quando studiavamo alle medie sia io che mia sorella.

Inés Makula (00:06:03) - Erano anni in cui la gente aveva il computer a casa perché.

Fabio Zecchini (00:06:07) - Era una scuola particolare, quindi noi l'avevamo richiesto perché poi lo utilizzavamo anche. Quindi ci siamo approcciati per la prima volta a un computer. Poi, in verità, vista la mia sete, l'appetito vien mangiando e quindi ho subito abbastanza, come dire esaurito quello che potevo apprendere con quel con quel tool e più o meno le superiori quando ho chiesto un nuovo computer perché iniziavo già a programmare stavo già a fare delle cose e loro un po titubanti perché magari non era una cosa molto affine a quello che che era la loro la loro quotidianità. Mi hanno detto no, te lo devi guadagnare e infatti ho.

Inés Makula (00:06:42) - costavano carissime, non è che si poteva comprare a 400€.

Fabio Zecchini (00:06:46) -non Come adesso magari hanno come cellulari quindi effettivamente lo si teneva per tanti anni e allora ho fatto un'estate andando a lavorare come aiuto muratore quindi per poi alla fine a settembre finalmente comprarmi un computer alle superiori quindi lì poi è andato è nata un po più degli skill ho iniziato a approfondire la parte di programmazione, iniziava arrivare internet, quindi iniziavo a comunicare, a vedere, anche a scaricare quello che si poteva prendere tramite questi canali.

Fabio Zecchini (00:07:15) - Da lì, insomma, è partito un po la mia, la mia indole che però, devo dire, è venuta fuori più avanti, non subito. Ecco.

Inés Makula (00:07:23) - E un'altra cosa del tuo percorso che ci piace, di cui ci piace sempre parlare un po lo sport, perché hai giocato anche a tennis fino a 17 anni, che è uno sport anche molto individuale, quindi meno di squadra. Che cosa? Che cosa ti ha dato il tennis secondo te nel tuo mindset? Poi da imprenditore o hai appreso delle cose che ti sei poi riportato nella vita professionale?

Fabio Zecchini (00:07:42) - Ma assolutamente, secondo me lo sport è una delle cose che anche anch'io adesso come genitore cerco di trasmettere ai miei figli, ai miei figlie, perché credo vengano trasmessi dei valori che sono assolutamente unici, sia dal punto di vista della socialità, ma poi soprattutto anche dal punto di vista del gioco della regolarità di come andare a ad allenarsi alla metodologia. Quello che mi ha dato penso sia la la facilità di adattarsi al cambiamento molto velocemente. Il tennis come dici è uno sport molto individuale, devi giocare da solo anche per lunghi periodi, magari una partita può durare due o 3 ore.

Fabio Zecchini (00:08:22) - Sei da solo in campo contro un avversario, contro gli eventi atmosferici, con in superficie il bello e il brutto del tennis, che è uno sport dove per vince il migliore vince chi ha tutta una serie di variabili che funzionano in quello specifico momento tecnica, preparazione fisica, mentale, mentale.

Inés Makula (00:08:42) - Tra l'altro quanto è importante il mentale ti fai, basta che lo vedi nella serie Breaking Point si vede un po, perdi un attimo.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:08:50) - La concentrazione, pensi perdi la mentalità dal vincitore.

Inés Makula (00:08:58) - Come gestire la partita che eri tu che stavi vincendo. Poi niente.

Fabio Zecchini (00:09:03) - Ma infatti adesso lo sport è molto cambiato. Adesso ci sono i mental coach che affiancano gli agonisti. Li facevamo, eravamo tutti un po improvvisati, quindi quello che secondo me mi ha dato tanto era la facilità di riuscire a gestire tutta una serie di cose, anche sotto pressione di emozioni, di variabili, di pensieri. Anche. Certe volte non puoi andare con a fare un volo pindarico mentre stai giocando, perché se no perdi un set senza neanche rendertene conto.

Fabio Zecchini (00:09:30) - E tutta questa cosa qua sono lì, in quel campo, in quel caso lo vai proprio a sperimentare sul campo vero e proprio. Ecco poi ovviamente anche tutta la parte di amicizie socialità evitare certi tipi di distrazioni quindi insomma io sono sempre stato molto grato ai miei genitori per avermi fatto fare quel percorso lì anche in parallelo alla parte scolastica.

Inés Makula (00:09:51) - Sì esatto perdi meno tempo diciamo a fare cazzeggiare con gli amici sei più lo sport a scuola e più focalizzato.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:09:59) - Non vai su brutte strade sbagliate che sei talmente concentrato sullo sport il sabato mattina ti svegli alle otto.

Fabio Zecchini (00:10:06) – si giocava cinque sei giorni a settimana. Cioè quindi puoi immaginare.

Fabio Zecchini (00:10:11) - Finivo il liceo, andavo direttamente al circolo, mangiavo, li allenavo, andavo a casa e magari in 1 ora facevi tutti i compiti per il giorno dopo. Era anche un modo per ottimizzare il tempo. Il lunedì, che era di solito l'unico giorno che non giocavo, ero a casa. Pomeriggio e facevo fatica a fare i compiti perché non ero concentrato, non ero focalizzato. Invece poi è una cosa che mi sono portato anche sul lavoro cercare di rimanere proprio focalizzato sull'obiettivo che che si vuole raggiungere.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:10:38) - Parliamo velocemente del tuo percorso professionale prima di Musement perché abbiamo tantissima strada da coprire ma hai iniziato lavorando per il gruppo Veronesi che era una grande azienda locale quindi immagino sì la Corporate più vicina a casa che magari ti ha ti ha ispirato ad andare lì. Poi sei andato a vivere a Milano, hai lavorato per PwC nel team Tech e poi durante il tuo periodo da PWC hai lavorato su un progetto per Musical Magic di Data Analytics e ti sei, diciamo un po innamorato dell'idea di data Analytics e hai deciso appunto di lasciare per andare in una piccola azienda di data analytics. Quindi il primo salto un po forse più rischioso, più imprenditoriale che hai fatto nel tuo percorso. Come hai deciso di fare questo salto e non hai avuto paura di lasciare il grande brand PwC per fare una cosa che magari non avrebbe avuto lo stesso risvolto professionale di carriera.

Fabio Zecchini (00:11:25) - Sicurezza? Sì, quello assolutamente. Cioè, qui sono entrato in un dipartimento che se vogliamo era ancora molto piccolo eravamo cinque sei persone Technology and data Services che però doveva costruire tutto quindi tutti i progetti di business Intelligence data Analytics eccetera così come anche soluzioni di di di tecnologia avanzata effettivamente che in quel momento iniziavano ad affacciarsi quindi consulenza non era più solo revisione era molto altro e uno di questi progetti era esattamente questo abbiamo eravamo il provider censuario di tutta la parte di Audiweb quindi l'analisi dei dati censuari dei siti web e quindi avevo visto che effettivamente c'era una quantità infinita di dati rispetto ai progetti che facevo ero abituato a fare progetti nel fashion nelle assicurazioni in banca però effettivamente la quantità di dati che c'erano nel mondo digitale era assolutamente incomparabile e quindi avevo capito che quella era un po la mia, la mia strada, la mia indole e mi sono mi sono licenziato.

Fabio Zecchini (00:12:35) - Quindi quando ho avuto l'offerta da questa società che avevo conosciuto ho deciso di seguire questa strada ma perché volevo fare? Cioè sicuramente lasciavo il posto fisso in consulenza con una carriera eravamo già una quarantina 45 50 persone quando sono uscito nel giro di un paio d'anni stavano crescendo tantissimo business che stava esplodendo però mi sentivo che dovevo fare assolutamente quella cosa lì quindi mi sono licenziato tra l'altro da un posto fisso sondato da un contratto a tempo indeterminato sono andato un contratto che non era neanche a tempo indeterminato però aveva volevo imparare quella cosa lì e quindi e c'era un rischio sì però ho detto se non lo faccio non lo facciamo.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:13:14) - Era 2012 prima 2009.

Fabio Zecchini (00:13:16) - Prima. Sì, sarà stato 2007, 2008, 2009.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:13:23) - Perché di nuovo Data analytics nel 2009? Ovviamente il mondo digitale era molto meno sviluppato, c'erano molti meno dati, c'era molto meno questa, si parlava molto meno di questi temi, quindi comunque erano cose di nicchia, rischiose che stavano nascendo.

Fabio Zecchini (00:13:38) - Big data non era ancora coniato come termine assolutamente.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:13:42) - E in quel periodo questa è una è una cosa che ci affascina quindi vogliamo scoprire tutti i dettagli di come vi siete conosciuti perché hai conosciuto mentre lavoravi in questo periodo a Milano i tuoi co-founder che saranno poi co-founder di Musement.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:13:55) - Vi siete conosciuti a una cena credo quindi tra amici di amici non in un ambito professionale quindi come avete come avete capito che questo gruppo di quattro poteva forse funzionare e come avete iniziato a parlare di start up perché di nuovo 2009 in Italia iniziavano le prime startup i primi fondi di venture capital. Però non è che incontravi una persona diciamo lancia una startup digitale insieme quindi sono curioso di sapere quali conversazioni avete avuto.

Fabio Zecchini (00:14:21) - Sì, in verità ci eravamo visti prima in ambito professionale, perché durante questa esperienza con questa piattaforma di analytics, in verità io avevo già iniziato lì posto la mia indole imprenditoriale, era già uscita fuori. Sì, perché lì avevo capito che lavoravo per una società di consulenza che lavorava per un cliente dove io provocava un un beneficio molto importante il mio stipendio non era commisurato e quindi effettivamente lì ho capito che dovevo accorciare la catena e quindi durante questa esperienza digital avevo già fondato non fondato avevo partecipato a delle start up di altre piattaforme di marketing di audience digitale e tramite un training di questa piattaforma avevo conosciuto i miei soci poi c'eravamo perché loro lavoravano nel mondo della IPTV in in Fastweb mi Mediaset piuttosto che le altre le altre big della televisione e poi in verità non ci siamo più visti, ci siamo rivisti a una cena tra amici e parlando effettivamente io.

Fabio Zecchini (00:15:24) - Avevo lasciato quel progetto lì, quindi nel frattempo avevo cambiato anche lavoro. Però l'indole imprenditoriale era sempre presente, l'avevo, l'avevo condivisa con Ale, con Alessandro, che poi è diventato il nostro CEO. Lui mi ha detto Guarda, anche noi stiamo pensando di spostarci dal mondo della consulenza IPTV perché effettivamente iniziava a essere già saturo e quindi ci siamo messi tra virgolette, un po a tavolino a cercare un'idea imprenditoriale dove il fatto di farla dall'Italia fosse comunque un qualcosa di difendibile. E quindi così è nato, è nato tutto. Inizialmente, se volete per un amalgama di competenze non perché ci trovassimo neanche tanto bene insieme cioè c'eravamo conosciuti veramente.

Fabio Zecchini (00:16:09) -  Ale più la parte se volete gestionale, i contatti con i fondi con gli investitori e la parte insomma da amministratore. Claudio l'altro socio che invece era più sulla parte contenuti quindi content e operation perché effettivamente aveva lavorato aveva lanciato delle tv aveva fatto media quindi insomma aveva quel tipo di competenze. E Paolo invece veniva più dal mondo degli eventi temporanei quindi mostre d'arte musei eccetera e quindi mettendo insieme tutte queste competenze abbiamo un po partorito quella che è stata l'idea di mio.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:16:43) - E all'epoca tu o voi guardavi a qualcuno un imprenditore una startup qualcosa che ti ispirava un modello non avevi.

Fabio Zecchini (00:16:52) - Allora avevamo come modello Yoox perché appunto se volete era era quella più vicina, cioè Venere era già troppo distante. Yoox era qualcosa di molto vicino a noi, perché poi insomma alcuni dei soci avevano conosciuto Marchetti quindi insomma lo conoscevamo bene lo vedevamo anche come come come uno stimolo. Non pensavamo di fare una cosa così ecco però effettivamente non c'erano tante realtà ecco c'erano sì dall'altra parte dell'oceano c'era Facebook iniziavano a esserci questo tipo di di start up ma non tanto nel mondo italiano.

Inés Makula (00:17:34) - Facciamo una piccola pausa per parlarvi di turnover. l'Agenzia nata all'inizio del 2021 che aiuta le aziende a muoversi nel complesso mondo delle vendite online, in particolare su Amazon. Se sei un imprenditore, un manager o semplicemente lavori in un'azienda e vuoi incrementare le tue vendite online, ascolta bene Turnover gestisce gli account Amazon dei propri clienti per aiutarli a vendere di più e meglio.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:17:55) - Per farlo, lavora su diversi ambiti come l'ottimizzazione, gestione dei prodotti, lo sviluppo di asset come foto e video ad hoc per questo canale, la creazione e coordinazione di campagna div.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:18:05) - L'analisi e lo studio dei dati per implementare le strategie di crescita. Turnover è parte del Service Provider Network di Amazon ed è un advanced partner di Amazon Advertising, il programma di intermediari certificati Amazon. Maggiori informazioni su WWW.DigitalTurnover.it.

Inés Makula (00:18:23) - Certi imprenditori pensano a un'idea o vedono un problema, identificano un problema, quindi lanciano la start up e poi coinvolgono un po le persone incontrandole in giro. Mentre voi mi sembra aver capito che avevate capito che potevate fare qualcosa insieme e poi cercare cosa fare, come, come? Quindi come avete deciso di focalizzarvi sul turismo? E un'altra domanda interessante perché volevate tutti rimanere in Italia, magari in un momento in cui era più facile andare fuori a fare qualcosa di tecnologico?

Fabio Zecchini (00:18:51) - Ma sì, in effetti ci siamo posti tanto il problema se fare rimanere in Italia o andare all'estero. In verità noi siamo sempre stati molto proud dell'essere italiani e quindi volevamo davvero, anche fosse per quel tema che dicevo prima, che non c'erano tante startup dall'Italia. Volevamo provare a dimostrare che si poteva fare qualcosa anche dall'Italia e quindi abbiamo cercato di trovare un qualcosa dove il fatto di essere italiani fosse un valore e non, come spesso magari veniva venduto, visto nella parte di startup Only technology è un deficit.

Fabio Zecchini (00:19:31) - Perché? Perché gli investimenti che vengono da Israele dall'America dalla Cina dall'Asia erano molto molto più alti e quindi ci siamo messi proprio se volete un po a tavolino a cercare quelli che erano i valori dell'essere italiani e sulla base di quello andare un po ad analizzare i dati trend di mercato per capire dove ci fosse un'opportunità da andare a cogliere. E così è stato. Abbiamo analizzato il mondo del food, ovviamente, però già lì esistevano start up o skill up molto, molto importanti. Abbiamo visto tutto il fashion, appunto. Yoox l'ho citato ma c'era già Zalando in Germania, quindi iniziavano già a essere molto, molto presidiate. Il turismo è ovviamente un altro valore dell'essere italiano e soprattutto noi siamo stati pionieri. Cioè ricordiamoci sempre che la prima camera di hotel venduta online è stata fatta da Venere, quindi non da Booking, non da un italiano, da un italiano. Assolutamente sì. Cioè. Quindi i quattro founder di Venere sono stati i primi a vendere una camera di albergo di hotel online, quindi avevamo anche un track record. Noi e soprattutto siamo la top destination per tutte, Enorme, enorme obiettivamente.

Fabio Zecchini (00:20:41) - E quindi abbiamo visto il travel nel travel appunto La parte trasporti accomodation era già presidiata, appunto, c'era già booking, c'era già Sky scanner iniziavano a esserci le grandi Airlines eccetera avevamo visto però un'opportunità molto molto importante che era quello che poi è stato chiamato il verticale delle destination activities cioè quindi quello quello che fai effettivamente quando arrivi a destinazione nessuno di noi viaggia per il gusto del volo o dell'hotel magari sì se vado in un resort una qualche volta ma se vado a Parigi non ci vado per l'hotel ci vado per L'esperienza.

Fabio Zecchini (00:21:16) - Vedere la Torre Eiffel, il Louvre, Bath Music, enogastronomia eccetera e quindi avevamo identificato un'opportunità lì. L'altra cosa era la competition perché effettivamente banalmente Uffizi.com era un sito di un americano non era il sito ufficiale degli Uffizi che invece aveva un era comunque un sito non ottimizzato non mobile solo in italiano e quindi effettivamente lì studiando avevamo visto che c'era un'opportunità proprio sulla parte incoming.

Inés Makula (00:21:48) - Bellissimo questa cosa chiediamo perché ovviamente la tag line il nostro podcast e storie italiane di successo quindi ci piace sempre quando anche se intervistiamo tanti italiani all'estero ci piace quando gli italiani provano e ce la fanno in Italia.

Inés Makula (00:22:00) - E quando avete cominciato però non eravate non vi siete buttati subito full time a lasciare i vostri i vostri lavori e anzi avete aspettato fino a chiudere il primo round di investimento che è una cosa che parlando adesso con molti manager, adesso nel 2024, tanti vogliono vedere che ti butti subito, che sei pronto, preparato. Secondo te è stata una buona strategia quella di cominciare, diciamo part time su. E poi aspettare? La validazione è una cosa che si può ancora fare.

Fabio Zecchini (00:22:29) - Sì, secondo me si può ancora fare.

Inés Makula (00:22:31) - Sì ovviamente perché sei tu però in in in termini di tempo in termini di raccolta capitali o tempo esatto.

Fabio Zecchini (00:22:37) - Ma noi dovevamo validare tante cose cioè in verità era anche un tema di di di execution cioè dovevamo fare tanti passaggi che avrebbero impiegato un sacco di tempo e quindi sapevamo che avevamo un anno di tempo per andare a sistemare tutta una serie di cose. E quello l'abbiamo speso per andare a sistemare e approvare sul campo che quello che dicevamo era veramente possibile perché il tema appunto mondo visti non era tanto preparato non c'era la track record non c'era tanta cronologia di di start up e quindi.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:23:10) - Sì non potevi con un PowerPoint dovevi far vedere che comunque c'era qualcosa già di.

Inés Makula (00:23:15) - Esatto business avviato un pochino.

Fabio Zecchini (00:23:18) - Tutto c'era anche un'esigenza da parte del cliente finale.

Fabio Zecchini (00:23:23) - Del mercato e soprattutto che i clienti avrebbero comprato online queste cose che finora non erano state comprate. Abbiamo dovuto fare anche tanta education verso i supplier perché quando Andavamo a Parlare con il museo di Anna Frank ad Amsterdam che ci diceva ragazzi, io non voglio vendere on line, io voglio che fuori dalla mia porta ci sia la coda, perché quello è uno strumento di marketing, come le discoteche.

Fabio Zecchini (00:23:52) - In verità pian piano siamo riusciti a scardinare anche un po queste queste barriere. Però ci abbiamo messo del tempo.

Inés Makula (00:24:00) - È stato più quindi più difficile convincere i supplier, convincere i consumatori, acquistare tramite news.

Fabio Zecchini (00:24:05) - Allora convincere i consumatori devo dire è stato abbastanza straightforward cioè una cosa interessante appunto abbiamo lanciato la piattaforma siamo stati ospiti al Tech Crunch di New York siamo andati io e Ale a presentare.

Fabio Zecchini (00:24:19) - Ci sono ancora dei video su YouTube interessanti perché avevano scambiato il nostro logo che aveva il cuore per una per un'app di dating però avevamo lanciato questa questa piattaforma e in automatico iniziavano arrivare le vendite ma senza fare neanche tanto marketing semplicemente per il fatto il primo biglietto venduto lo abbiamo venduto tramite pay in in modalità organica quindi tramite una ricerca SEO, semplicemente perché questa cliente cercava un biglietto di una mostra d'arte di Manet a Venezia e il sito ufficiale della mostra era solo italiano, mentre noi avevamo anche la pagina in inglese, quindi aveva comprato da noi un biglietto semplicemente perché eravamo gli unici che vendevamo in inglese. Quindi e per per tanti è stata veramente abbastanza abbastanza..

Camilla Scassellati Sforzolini (00:25:05) - Che è quello che in Gergo uno chiama product market nel senso che c'era bisogno di comprare i biglietti on line e non c'era semplicemente un modo di farlo e quindi effettivamente è stato relativamente facile la.

Fabio Zecchini (00:25:13) - Nostra tesi era l'americano che viene in Italia che fa quel viaggio una volta nella vita spende 3.000€ di volo per arrivare in Italia, probabilmente si fa Milano, Firenze, Roma, magari ci mette anche Venezia e non può non entrare gli Uffizi, non può non vedere i vaticani, non può non vedere il Cenacolo e quindi è disposto a prenotare, anzi è obbligato a prenotare in anticipo questi biglietti per avere la certezza di un ingresso.

Inés Makula (00:25:45) - E poi sono già erano già più digitalizzati loro, quindi magari già lo cercavano.

Fabio Zecchini (00:25:49) - Infatti l'esempio dicevo prima di un fisico vendevano solo i biglietti agli Uffizi agli americani ed è un signore che di Miami che ha fatto ha fatto un successo incredibile prima che arrivassero poi le piattaforme.

Inés Makula (00:26:00) - Ha anticipato anticipato e invece cioè quando hai pensato che era momento giusto quindi per licenziarti cioè c'è stato un momento a parte la raccolta ho dato un momento che a quel punto voi potete pagare di più.

Fabio Zecchini (00:26:15) - Allora ecco un altro tema interessante quando ci siamo autofinanziati quando abbiamo iniziato a metterci i soldi tutti ci siamo comitati molto di più no perché i primi mesi abbiamo iniziato sì PowerPoint meeting ogni tanto però la sera arrivavi stanco diceva sì devo fare questo quando tutti hanno detto ok adesso bonifici unifichiamo perché dobbiamo iniziare a pagare gli sviluppatori per fare la piattaforma lì c'è stato proprio lo switch di commitment da parte da parte di tutti dopo il lancio l'abbiamo fatto in maniera proprio strategica il lancio a New York TechCrunch perché c'è stata una copertura mediatica su questa su questo lancio quando siamo tornati i fondi ci hanno chiamato quindi non siamo andati noi dei fondi ma sono stati loro a chiamarci per andare ad approfondire determinate tematiche e poi quindi a settembre avevamo di quell'anno 2013 sì abbiamo chiuso il round subject però licenziarsi e lavorare full time quindi c'è stato un attimo di di.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:27:09) - Emotivamente come l'hai vissuta il licenziamento.

Fabio Zecchini (00:27:12) - Non è stato semplice perché comunque l'ho già fatto in passato no però che passare da un Contratto.

Fabio Zecchini (00:27:20) - Fisso da un'azienda un'azienda su un trend che vedevo anche sicuro è stato più semplice lì era un salto nel vuoto. Quello che mi sono detto è stato o lo apprendo adesso e poi altrimenti smetto di cercare la carriera imprenditoriale. Non lo voglio più fare perché già il fatto abbiamo fatto il primo round che era 1.000.000 quindi già il fatto di trovare comunque dei fondi che ti dessero così Preside perché alla fine era il primo round 1.000.000 non era molto molto usuale al tempo quindi ho detto o lo faccio adesso o smetto di cercare questa strada e allora poi ho deciso di farlo anche perché avevo la consapevolezza diciamo che un un lavoro l'avrei trovato dopo in qualche maniera anche abbastanza velocemente insomma sempre questa consapevolezza di fondo.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:28:04) - E anche se come hai detto appunto c'erano pochi fondi visti in Italia però vi hanno cercato i pochi che c'erano vi hanno cercato quindi siete riusciti a chiudere quel round a 1.000.000 relativamente rapidamente ci hai detto che comunque c'erano un po di dubbi sul business plan.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:28:18) - Come li avete gestiti, come li avete convinti? Quali conversazioni avete dovuto? Gli investitori.

Fabio Zecchini (00:28:23) - Ma li è stato è stato particolare no perché effettivamente il mondo del Travel spaventa e spaventa tutt'oggi di tanti investitori l'Iran ancora un salto nel vuoto c'era un market fitta ancora da provare c'erano degli Economics che all'inizio erano veramente molto molto risicati quindi la solidità di quel business plan era spesso era spessa argomento di di di dibattito con i fondi diciamo che lì abbiamo iniziato il motivo per cui abbiamo iniziato prima era esattamente per quello cioè quando ci siamo presentati a agosto luglio avevamo già delle metriche abbiamo lanciato a maggio avevamo già qualche mese di metriche quindi si le vendite organiche poi abbiamo iniziato a fare un po di campagne marketing avevamo le prime metriche lì io essendo passato da dal mondo del delle media Agency avevo assunto i primi dipendenti che venivano dal mondo del mondo Agency Abbiamo strutturato un team interno per fare tutta la parte di di campagne ed effettivamente le metriche iniziavano iniziarono a girare anche se poi devo dire comunque il business plan che avevamo fatto l'abbiamo dovuto rivedere fermo restando che noi quando poi abbiamo venduto dopo cinque anni ogni anno avevamo beccato esattamente.

Inés Makula (00:29:43) - È raro perché sono un po inventati.

Fabio Zecchini (00:29:47) - Sempre beccato però come ci arrivate completamente in maniera offline tornavano i numeri cosa le le motivazioni che stavano sotto completamente diverse e anche il Prodotto.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:29:59) - anche pensare che siete partiti super ambiziosi perché comunque in cinque anni siete state una delle startup cresciute più velocemente in Italia. Non ti dico non solo all'epoca ma in generale comunque si è passati da startup a scale up azienda in cinque anni quindi avevate già ben presente che.

Fabio Zecchini (00:30:15) - Una cosa interessante è che by design noi abbiamo fondato Musement con l'idea di venderla. Cioè lo sapevamo, abbiamo detto facciamo questa startup, la facciamo scalare, dobbiamo scalare velocemente cinque sei anni, la dobbiamo vendere. Quindi questo era proprio fin da Subito.

Fabio Zecchini (00:30:33) - ed è una cosa che io spesso oggi dico ma voi quando parlo con le startup ma state facendo questo con già l'ottica di vendita ti fa la crescita di far diventare il vostro lavoro del futuro perché cambia completamente l'approccio.

Inés Makula (00:30:45) - Totalmente e anche cambia secondo me molto cioè ci sono gli investitori che vogliono questo tipo di mindset ci sono quelli che invece non lo vogliono vogliono concentrano su l'exit quando non è neanche cominciato quindi è una di quelle subject che ha delle opinioni dei pareri molto diversi rispetto a come uno approccia.

Fabio Zecchini (00:31:04) - Sì esatto.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:31:05) - E abbiamo parlato un po del del della parte emotiva di fare start up del fatto che comunque licenziarti è stata una cosa complicata perché ovviamente ti lanci cioè inizia tutto un periodo di incertezza nella tua vita e però ti sei sposato appena iniziato Musement come hai deciso di sposarti in questo periodo di incertezza professionale ed è stata un'altra so come hai vissuto questa parte emotiva del tuo percorso che comunque importante.

Fabio Zecchini (00:31:33) - Sì no è stato interessante no perché effettivamente ci frequentavamo già da un paio d'anni non tantissimo quindi un paio d'anni anche lei l'avevo conosciuta sul lavoro ci eravamo trovati a Milano proprio a metà strada io sono di Verona, lei di Domodossola, Francesca quindi vivevamo già insieme lei mi ha supportato nella scelta anche di di fare Musement quindi effettivamente lei è stata una una colonna fondamentale del successo e nello spronarmi a fare quello che quello che poi ho fatto e quindi effettivamente è stato anche abbastanza naturale poi comunque dire va beh abbiamo fatto un passo facciamo anche assolutamente anche l'altro ma perché lo volevamo fare perché eravamo contenti volevamo anche creare una famiglia e allora gli dici ma aspetto non aspetto ma aspetto cosa cioè nel senso boh aspetto l'exit aspetto la stabilità non lo so facciamolo.

Fabio Zecchini (00:32:27) - E ci siamo sposati esattamente un anno dopo, quindi a settembre 2014. E però dopo e dopo siamo andate avanti. Mi ha sempre supportato. Ovviamente sono stati momenti anche difficili perché poi nella vita di una start up non è sempre tutto tutto oro anzi sono stati momenti anche molto difficili e quindi il fatto di avere una persona una stabilità familiare ha aiutato moltissimo.

Inés Makula (00:32:52) - Avere soprattutto quando in una relazione molto importante cioè se uno ha 21 anni magari è concentrato su se stesso non non ha altro nella vita che il lavoro quando sei sui magari 30 e hai un partner e quanto è importante anche Camilla magari per te adesso anche per me adesso che io lavoro da sola cioè se non ci fosse mio marito dietro che che mi aiutasse che credesse in me che soprattutto è anche disposto a a gestire i tuoi umori perché un giorno pensi di essere un top of the world il giorno dopo stai fallendo.

Inés Makula (00:33:31) - L'altra persona deve essere anche pronta e disposta a sacrifici.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:33:33) - magari lei sacrifici ottenere un lavoro stabile immagino per poter.

Fabio Zecchini (00:33:40) – un Mutuo. Non a caso.

Inés Makula (00:33:44) - Nel tuo caso che sia stato tua moglie magari.

Fabio Zecchini (00:33:46) -ci siamo Sposati assolutamente.

Inés Makula (00:33:49) - Anche sua moglie mi sembra che all'inizio abbia la moglie di Jeff Bezos. Era lei che pagava le bollette, infatti ha una grossa quota. E abbiamo parlato di questa crescita stratosferica. Cinque anni e avete raggiunto risultati incredibili. Però, come tutte le start up, non è che fila tutto liscio. Stavi dicendo Se dovessi identificare alcuni momenti più difficili degli ostacoli più difficili che avete attraversato, quali sono stati? Come ci riporti un po in quel momento in cui pensavate di chiudere, magari che era tutto finito. Ci sono stati.

Fabio Zecchini (00:34:21) - Quello no, Però ci sono stati momenti critici. Comunque secondo me i momenti critici sono spesso legati alle tempistiche. No, soprattutto quando devi fare fundraising. Spesso non coincide il momento del fundraising con poi magari le problematiche di business con delle tematiche che devono essere gestite.

Fabio Zecchini (00:34:41) - Quindi ci siamo trovati effettivamente in diverse situazioni dove anche banalmente noi come soci o come leadership team perché sono successe anche avanti quando proprio eravamo in dirittura d'arrivo verso l'exit dove non ci pagavamo lo stipendio perché perché effettivamente comunque eravamo già 175 180 persone avevamo le fatture di Google Facebook importanti da pagare quindi effettivamente dovevamo commisurare tutto tutti i vari i vari soldi e poi ci sono state anche tematiche comunque di team ecco. Ci sono stati dei momenti dove siamo passati dall'essere un'azienda di 15 persone a 32 in meno di un mese quindi abbiamo assunto tantissime persone più del doppio di quelle che eravamo nuove che non sapevano nulla di noi cercavamo sempre di prendere con determinati cultura aziendali valori eccetera però anche lì è stato molto molto difficile considerate che noi non abbiamo mai avuto ICAR se non fino alla vendita perché comunque tutte le persone abbiamo voluto vederle assumerle noi e anche le ricerche abbiamo preso dopo era più un people in calcio cioè era più che lavorava sulla parte di cultura aziendale valori eccetera non tanto sulla parte di assunzione perché per noi.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:35:58) - Tutte le i colloqui di tutti i team.

Inés Makula (00:36:01) - Poi oltre a poi dare la visione a far lavorare tutti.

Fabio Zecchini (00:36:04) - Sì perché noi ci eravamo dati fin dall'inizio l'obiettivo di cercare che poi secondo me è stato anche successo proprio di Musement non solo la parte di hard skills ma anche un approccio imprenditoriale di tutte le persone che andavamo ad assumere. E lo dico in totale trasparenza cioè tante delle cose che noi abbiamo fatto poi durante questi anni sono nate da persone che non eravamo noi come soci ma dal team, dal customer care, dal content da technology, perché ognuno sentiva davvero l'azienda come se fosse sua e l'approccio era davvero di imprenditori.

Inés Makula (00:36:38) - Già dopo mi sembra due anni avete cominciato a ricevere proposte di di acquisizione che non sono andate in porto perché poi avete venduto a TUI nel 2022 perché non sono andate in porto chi chi ha provato a acquisirli perché poi avete deciso effettivamente di vendere a tutti.

Fabio Zecchini (00:36:53) - Ma allora siamo stati fin dal secondo anno siamo stati subito approcciati per una ragione molto semplice come dicevo prima noi siamo i primi a vendere tramite una tecnologia nuova, cioè quindi tramite delle integrazioni tecnologiche con i vari provider.

Fabio Zecchini (00:37:06) - Nel frattempo le altre start up in questo settore avevano sempre lavorato in modalità allotment, quindi per acquistare i biglietti li rivendevano con un'esposizione finanziaria molto importante. Noi avevamo avuto un approccio tecnologico diverso e quindi questa cosa piaceva tanto, Piaceva tanto ai player del travel perché avevano già visto quella cosa lì succedere nel mondo dei voli degli hotel eccetera e quindi sono stati approcciati da diverse realtà nel mondo del mondo Travel, TripAdvisor, Viator, Priceline, Booking che volevano approfondire le nostre tematiche anche perché erano i.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:37:40) - Player internazionali comunque che volevano acquisire.

Fabio Zecchini (00:37:43) - però principalmente internazionali perché nazionali era molto molto difficile hotel di quel. Insomma di quel di quel volume non ce n'erano tantissime e soprattutto vedevano una cosa che loro avevano già visto ed erano molto interessati in un verticale che stava nascendo completamente nuovo quindi lo loro vedevano come una nuova revenue Stream dove i margini dei voli degli hotel sempre di più si riducevano. Noi invece lavoravamo con dei margini che effettivamente erano molto interessanti e loro volevano portarseli a casa. Non sono andati a buon fine per un tema se vuoi di fit culturale a volte.

Fabio Zecchini (00:38:22) - Di Fit Tecnologico tante volte perché eravamo troppo piccoli magari volevano vedere se avete fatto bene, però dovete ancora fare tanto, dovete ancora crescere, magari scoprivamo solo l'Europa. A quel tempo dovevamo ancora fare America e Asia e quindi non eravamo effettivamente pronti a una vendita. Quando poi tu hai perché tu eravamo in verità non era nei nostri piani in quel momento lì noi avevamo aperto tramite un advisor francese Clipper. Con un aumento di capitale di 30.000.030 32 milioni con loro. Però loro avevano approcciato alcuni player industriali che gli avevano esposto la volontà magari di non fare un aumento di capitale, ma di fare un'operazione straordinaria di money. E quindi con loro abbiamo deciso di aprire un dual track fund raising ed e money e poi alla fine abbiamo deciso di chiudere con. Con Tui in verità ce n'erano altri player che si erano fatti avanti competitor piuttosto che anche altri player nel mondo del travel. Con Tui, devo dire, c'è stata un'affinità fin da subito, perché loro erano intanto il più grosso player travel tradizionale, quindi avevano le agenzie fisiche, avevano i voli, avevano gli hotel, le catene di hotel, avevano le navi da crociera.

Fabio Zecchini (00:39:38) - Digitalmente non erano mai stati molto esposti e quindi vedevano in noi sì l'apertura di un nuovo verticale come vedevano gli altri, ma anche portarsi in casa.

Inés Makula (00:39:49) - Competenze, competenze digitali, tecnica.

Fabio Zecchini (00:39:52) - Digitale che loro magari non avevano e quindi c'era un FIT molto molto importante soprattutto perché poi anche la tecnologia per loro era fondamentale non era un competitor che voleva semplicemente soppiantare no la tua piattaforma.

Inés Makula (00:40:06) - Certo che tante delle acquisizioni in realtà sono fatte spesso e volentieri tante acquisizioni sono fatte anche per la tecnologia o per gli skill set del team e portarlo poi anche nel resto del business no della Corporate che che che acquista e allora quando avete i numeri non sono stati di diciamo però al momento della vendita fatturava sui 100 milioni di euro poco.

Fabio Zecchini (00:40:28) - Meno di 100 milioni.

Inés Makula (00:40:30) - E come hai vissuto l'exit emotivamente cioè come ti è cambiata la vita. Chiaramente era una cosa che volevate fare quindi non era un bambino che tu pensavi di tenere tutta la vita e passare i tuoi figli però insomma, come come è stato è.

Fabio Zecchini (00:40:42) - Stato abbastanza traumatico comunque anche se lo avevamo deciso non è una decisione semplice anche perché sta andando in mano l'azienda ma soprattutto le persone no infatti quello che volevamo e l'avevamo messo proprio come come uno sui termite era il fatto che poi venisse preservato l'ufficio di Milano le persone gli investimento la crescita del team dell'azienda dove eravamo nati dove le persone stavano stavano lavorando e dove a loro piaceva lavorare e quindi quando loro quando abbiamo visto un'apertura da quel punto di vista lì insomma abbiamo iniziato a lavorare sui numeri abbiamo fatto un business plan sinergico e da lì è nato è nato tutto.

Fabio Zecchini (00:41:22) - Non c'è stata fatta disclosure, però effettivamente abbiamo lavorato tanto, soprattutto l'anno dopo. In verità la exit è arrivata, ma subito, il giorno dopo abbiamo iniziato a lavorare quasi in una nuova start up perché era un noi, in un environment diverso, molto diverso, in un campionato diverso. Andavamo a giocare in Champions League e dovevamo dimostrare tutta una serie di cose.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:41:44) - E come abbiamo detto, i numeri sono cambiati tantissimo, cioè da 100 milioni a 1.5 miliardi in due anni.

Fabio Zecchini (00:41:49) - in un anno in dodici mesi.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:41:51) - Solo team tech da 80 a 850. Quindi comunque, anzi quasi, l'accelerazione è stata esponenziale.

Fabio Zecchini (00:41:57) - siamo diventati unicorno post exit. Ma perché secondo me è stato non è stato semplice ma è stato molto ragionato come noi stavamo facendo questo ramo da 30 milioni avremmo fatto avremmo lavorato quindi questi 30 milioni avremmo spesi praticamente tanto in marketing stavamo diventando un po come è successo anche competitor anche lo stesso obiettivo ormai una digital Agency perché a quel punto piattaforma tecnologia ci sono supply c'è siamo arrivati a plafond.

Inés Makula (00:42:27) - Al massimo di quello che puoi fare con le tue risorse.

Fabio Zecchini (00:42:30) - A quel punto devi Devi solo fare boost marketing, quindi dovevamo solo fare quella cosa di 30 milioni poi dovevamo farne un altro da 100. Poi avevamo una una valutazione che non sarebbe stata più appetibile per un'operazione di Money quindi rimaneva solo ai più e quindi abbiamo detto no è il momento giusto tant'è che appunto dopo l'anno dopo invece di spendere 30 milioni in marketing performance prendendo quelli che erano i 25 milioni di clienti captive customer di di.

Inés Makula (00:42:58) - Tui che poi accedi alla loro customer base di milioni di utenti hanno il Volo e l'albergo e quindi.

Inés Makula (00:43:05) - Aggiungere il museo e aggiungere attività.

Fabio Zecchini (00:43:08) - Performance marketing lì sapevamo quanti erano se viaggiavano solo travel in coppia con i bambini, dove andavano, cosa avevano comprato in passato. Sapevamo tutto ed effettivamente mettevamo sul piatto d'argento quello che gli serviva. Poi uno.

Inés Makula (00:43:23) - Vado in vacanza, ho finito tutto, ma in realtà non funziona. Forse un po no, però.

Fabio Zecchini (00:43:27) - Dopo quattro anni qualcosina però anche lì è durato.

Inés Makula (00:43:30) - Devo provare, insomma anche provare che insomma, che il business vada hai delle metriche da raggiungere, devi insomma ci sono tutte cose che devi fare per poi portare l'azienda che.

Fabio Zecchini (00:43:40) - Poi non è mai che ciò che è soldi ok tanti saluti no lo fermi lì tutti avevamo un piano super challenging cioè in cinque mesi abbiamo riscritto tutte le piattaforme digitali di Tui quindi tutte le loro. Travel Agency in UK, in Germania hanno utilizzato il nostro software, così come la parte online B2C, così come la parte di hotel. Quindi effettivamente è stato molto, molto challenging, soprattutto i primi dodici mesi.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:44:10) - Abbiamo parlato di un po, forse non abbastanza di quanto è stato importante la piattaforma tech. Quindi in realtà quello che tu hai fatto per il successo di di Musement, ma riguardando in generale a tutto il percorso che avete fatto con Musement, cosa ti rende più orgoglioso di quello che avete costruito?

Fabio Zecchini (00:44:27) - Il team, cioè le persone che abbiamo portato dentro? Devo essere sincero ed è la cosa che mi manca di più anche cioè se vuoi sì lavorare sulla tecnologia e le sfide Channel però effettivamente è diventata una famiglia una seconda famiglia ma si era creato un bello un bel clima con le persone dove si cercava davvero tutti di lavorare al meglio trovare la nuova soluzione tra nuovo una nuova funzionalità per il cliente ossessionati dall'andare a servire il cliente nel migliore dei modi.

Fabio Zecchini (00:45:00) - E devo essere sincero, secondo me la cosa che siamo riusciti a fare meglio è la creazione del team, tant'è che adesso, appunto post exit, una piccola parte se n'è andata perché comunque voleva rimanere in una cultura start up. Altri stanno fondando delle loro aziende, altri Stati presi da Google, Skyscanner, Airbnb quindi insomma c'è anche un orgoglio da quel punto di vista lì di aver formato e creato delle risorse che oggi sono figure dirigenziali in in aziende anche molto importanti in tutto il mondo non solo Travel perché comunque dal Fintech fashion a qualsiasi cosa oggi sono un po disseminate.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:45:37) - Umano è sempre quello che ci rimane più.

Fabio Zecchini (00:45:41) - Al di là dei numeri dell'azienda e la piattaforma di tutto sono proprio quei momenti di no che che che viviamo insieme tutti i giorni.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:45:50) - E adesso non abbiamo parlato tanto del tuo ruolo ma cosa stai facendo adesso se lavorando come fai un po di investimenti in start up fa anche l'advisor per per alcune start up che segui imprenditore che segui collabori con P101, il fondo di venture capital, quindi sei un po in questa fase.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:46:07) - Give back advisor cosa cosa? Qual è la tua diciamo gol missione in questa fase e se c'è un consiglio che vorresti dare a tutti gli imprenditori che o che dai forse a tutti gli imprenditori che incontri quale questo consiglio? Non so se è un po generale però magari qualcosa che vedi nel mercato che vorresti un po dire onde record.

Fabio Zecchini (00:46:28) - Sì, adesso sono in una fase appunto give back, no? Quindi effettivamente un po come investimenti, un po con Operation Advisor di P101 aiutiamo le start up, le scale up del portfolio company, ma così, con altri fondi. Comunque collabora anche con fondi internazionali, dove spesso mi chiamano per due diligence tecnologiche o operazioni di money e mi interessa molto. Cioè sono molto positivo di quello che sta succedendo, quindi effettivamente sto guardando tante cose interessanti magari non tanto e cioè ripeto magari forse perché l'ho vissuto tanto in passato è chiaro che la tecnologia va applicata, ma magari non è la cosa più disruptive. Secondo me ci sono tante cose legate al mondo del hacking dei nostri corpi la misurazione sono molto appassionato di tutto quello che è.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:47:19) - Questa è la.

Fabio Zecchini (00:47:19) - Ringrazio esatto anch'io sono visto.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:47:24) - Come dormo tecnologicamente non vivo più la mia giornata.

Fabio Zecchini (00:47:28) - Sì però è effettivamente è un layer informativo che che che viene aggiunto e che ci permette poi di sbloccare nella.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:47:38) - Data Analytics immagino.

Fabio Zecchini (00:47:40) - No infatti io prima di tutti cioè.

Inés Makula (00:47:43) - Il migliore dicci.

Fabio Zecchini (00:47:44) - Ultra Human.

Inés Makula (00:47:45) - Ultra Human.

Fabio Zecchini (00:47:48) - Sono indiani e no come consigli secondo me effettivamente davvero cioè guardate tanto alle persone quello che dicevo cioè il successo va bene l'idea abbiamo trovato un'opportunità abbiamo fatto bene l'execution abbiamo messo in piedi una piattaforma che comunque funzionava ma in verità non saremmo riusciti a fare nulla se non ci fossero state le persone che poi hanno abbracciato e bordato il progetto fine a se stesso. Quindi effettivamente quella è il valore principale su cui secondo me bisogna subito concentrarsi, perché quello ti permette di fare il vero, il vero.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:48:22) - Robusto ed è una cosa che sentiamo molto quindi speriamo che piano piano le persone questo sia un consiglio che si stia depositando nella mente di tutti gli imprenditori in erba. E abbiamo un'ultima domanda facciamo sempre la stessa domanda alla fine appunto come dicevo in un post su questo tema delle storie italiane di successo siamo curiosi di sapere se hai mai riflettuto su come la tua italianità ti ha aiutato nel tuo percorso, ha contribuito al tuo successo.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:48:49) - C'è un aspetto che secondo te è molto italiano di quello che fai o che avete fatto?

Fabio Zecchini (00:48:53) - Sì, secondo me è un po toccata prima, però secondo me c'è tanto il tema della creatività. Cioè, io ho avuto la fortuna no in questi anni soprattutto i miei di essere spesso appunto in California Facebook, Google e quando mi incontravano mi chiedevano di vedere il mio codice di vedere il codice che io avevo sviluppato perché anche oltre oceano il Codice sviluppato italiano non è solo risolvo il problema ma lo faccio nel miglior modo possibile nella maniera anche che nessuno aveva pensato perché siamo creativi perché effettivamente non ci interessa semplicemente eseguire un task ma farlo nel miglior modo possibile con miglior calcolo minor calcolo computazionale eccetera eccetera quindi effettivamente questa cosa secondo me è una cosa di cui andare fieri e che dobbiamo puntare assolutamente in qualsiasi settore.

Inés Makula (00:49:49) - Grazie. Grazie Fabio per aver fatto è stato il nostro primo ospite live,

Camilla Scassellati Sforzolini (00:49:54) - spero che vi Sia piaciuto vederci in azione.

Inés Makula (00:49:56) - Fateci sapere cosa avete pensato di questo format. Se Camilla deve trasferirsi a Milano anche lei, se volete votare il suo rientro in Italia, perché così facciamo il rientro dei cervelli.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:50:07) - Parliamo di seguirci su Spotify se non ci seguite già, quindi iscrivetevi sul nostro Spotify e, se vi interessa di Subscribe al digestivo la nostra nuova newsletter. Di nuovo link dappertutto. Quindi cercate sul vino su Instagram e sono sicura che troverete il link.

Fabio Zecchini (00:50:22) - Grazie. Grazie a voi, Grazie.

Inés Makula (00:50:24) - Questo episodio è stato sponsorizzato da l'agenzia che aiuta le aziende a muoversi nel complesso mondo dei marketplace e in particolare su Amazon. Per le aziende gestire la propria reputazione e credibilità in questo mondo si fa quindi sempre più importante.

Camilla Scassellati Sforzolini (00:50:37) - Da qui nasce l'idea di turnover, di andare a supportare i venditori in questa nuova frontiera di gestione del business. Turnover risponde al meglio a questa esigenza e lo sta dimostrando con i risultati raggiunti dai suoi clienti.

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